Questo fatto non deve stupire, infatti bisogna considerare che la “confusione” tra i crimini non fu un caso isolato: “all’inizio del XV secolo, per esempio, la setta eretica dei Valdesi fu sempre identificata con le streghe e le fattucchiere, mentre la Vauderie o Vaudoiserie era usata come sinonimo di sortilegio o stregoneria; così, l’assimilazione fra le nozioni di magia ed eresia era completata: nel complesso, opere magiche, anche se l’enfasi non veniva posta sulle pratiche malefiche in sé.
La Vauderye de Lyonois en brief, seleziona brani del 1460 circa, estratti dai processi e dagli interrogatori di alcuni valdesi, dimostra in che modo la propaganda contro gli eretici e la descrizione delle streghe al sabba si fossero amalgamate in un unico quadro” (P.G. Maxwell-Stuart, Storia delle streghe e della stregoneria, Roma 2003, pag. 57).
Se ci soffermiamo ad osservare gli aspetti etimologici legati al termine strega nell’area piemontese qui analizzata, tenendo conto delle sue innumerevoli varianti dialettali, constatiamo un legame abbastanza stretto, sul piano del significato, tra stregoneria ed eresia. Un esempio significativo è costituito dal fatto che in Piemonte il nome strega (e le sue derivazioni), usato come minimo di eretico, o di altri termini disprezzativi, era considerato un insulto particolarmente grave e chi lo pronunciava doveva spesso risponderne davanti alla Legge. Da un ricerca condotta sugli statuti medievali piemontesi, sui documenti delle castellanie sabaude e su atti giudiziari da Anna Maria Nada Patrone (Il messaggio dell’ingiuria nel Piemonte del tardo Medioevo, Cavallermaggiore 1993), è possibile isolare alcuni termini relativi alla stregoneria (e altri ristretti all’eresia) considerati insulti gravi:
- Afatureia, Affecturarix, Faytureria, Incantatrix (Significato: fattucchiera; anche come sinonimi di prostituta)
- Heretica, Vaideisa, Gazara (Gazeri, Gazeri era il termine indicante i Catari), Patarinus (Significato: sinonimo di strega (raro), maggiore invece l’utilizzo per indicare prostituta)
- Masca (Significato: strega; utilizzato anche come sinonimo dei termini al punto 1).
Questa piccola parentesi etimologica, si pone sulla scia delle puntualizzazioni di C. Martines, che ha sottolineato quanto sia importante “esaminare non tanto e non soltanto i grandi crimini, ma piuttosto i comportamenti più comuni e frequenti, quelli che coinvolsero nel loro vissuto di ogni giorno uomini anonimi, oscuri, nel contesto di semplici puntigli o di tensioni comunitari e delle conflittualità personali e politiche, tipiche di ogni insediamento urbano o rurale. Sono forse proprio questi comportamenti devianti di una società vista dal basso, quelli che meglio illuminano la realtà delle condizioni di vita dell’uomo e della donna del medioevo, comportamenti che diventano quindi straordinari documenti di una storia realmente vissuta, anche se spesso ignorata” (Violenza e disordine civile nelle città italiane,1972, pag. 9).
L’accostamento tra eretico, strega e prostituta, rinvenibile nei dialetti, costituisce una spia importante per porre in rilievo come, nella coscienza popolare, non vi fosse una grande differenza tra i termini.