La sezione casellese dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) ha proposto al Consiglio Comunale di approvare un ordine del giorno da loro redatto per condannare il verificarsi, sempre più frequente, di episodi di manifestazioni pubbliche e provocazioni da parte di gruppi e partiti di chiara matrice neofascista lungo tutto il territorio nazionale.
Questo il testo approvato all’unanimità dal Consiglio casellese nel corso dell’ultima sessione del 21 dicembre scorso: “In presenza di una sempre più crescente e preoccupante manifestazione di organizzazioni di stampo neofascista e neonazista, è urgente che tutte le forze democratiche siano unite nel fare appello alle Istituzioni per porre massima attenzione e, che venga attivato un processo di fermo contrasto.
Organizzazioni di questo tipo, non essendo compatibili col nostro ordinamento costituzionale, sono da considerarsi illegittime e quindi di totale condanna.
L’Anpi sezione “Santina Gregoris” di Caselle Torinese a fronte di quanto avvenuto a livello nazionale e ai sempre più frequenti atti oltremodo deplorevoli e allarmanti chiede: che il Consiglio Comunale si impegni affinché sul proprio territorio, che ha avuto nobili uomini che hanno speso la loro vita per la Libertà, venga vietata qualsiasi azione e concessione di spazi pubblici a coloro che non rispettano i valori della Costituzione”.
La dichiarazione in merito del sindaco Luca Baracco: “Abbiamo aderito con convinzione alla proposta da parte dell’Anpi di portare in Consiglio Comunale un ordine del giorno per stigmatizzare gli episodi avvenuti sul territorio nazionale, in particolare a Como e Roma (in quanto ultimi in ordine di tempo).
Non si può non condannare questi episodi che non sono gesti scriteriati, ma manifestazioni preparate e ponderate. Bisogna tenere alta l’attenzione e non possiamo permetterci di abbassare la guardia: sono fatti che puntano a minare la libertà democratica”.
Il commento della presidentessa della sezione Anpi, Giusy Chieregatti: “Siamo molto soddisfatti di quest’approvazione all’unanimità”.
I fatti cui fa riferimento Baracco sono l’irruzione avvenuta, il 28 novembre a Como, durante una riunione di una rete di associazione di solidarietà ai rifugiati, da parte di un gruppo di skinheads veneti ed il blitz sotto la redazione romana del quotidiano “La Repubblica” da parte di un gruppo di iscritti di Forza Nuova.
Un segnale importante e forte quello del nostro Consiglio Comunale, perché in ogni realtà, anche la più piccola, bisogna tenere alto il livello di guardia contro gli attacchi alla nostra democrazia.