In questa uscita di Piazze Amiche riprendiamo un pezzo che ci era stato richiesto, lo scorso anno, da Paese Mio, il giornale organo ufficiale di UNPLI Piemonte, l’associazione che coordina le attività delle circa 1000 Pro Loco presenti nella nostra regione. Di questo migliaio di Pro Loco, solo una piccola minoranza riesce ad essere editrice di un giornale. Vediamo quali sono.
Giornali di Pro Loco. Quali e dove in Piemonte
In tema di statistiche, un fenomeno curioso caratterizza il rapporto fra Piemonte e resto d’Italia. Il Piemonte è il 10% dell’Italia. Non dico sempre, ma spesso capita.
Nel caso particolare del tema di questo articolo, questa legge empirica del 10 % trova conferma. Una delle attività prese in carico da Gepli (acronimo per Giornali Editi da Pro Loco d’Italia) è il tenere aggiornata l’anagrafica di quelle testate, contraddistinte dal fatto di essere nate e cresciute nel grembo di una Pro Loco. Ebbene, a livello nazionale il totale di questi giornali si avvicina alla settantina. E neanche a farlo apposta, a sette si ferma l’elenco di quelli presenti, oggi, nella nostra regione. Presenti nel senso che escono con regolarità, con la periodicità che si sono scelti, e che va dal mensile al semestrale.
Scopriamoli uno per uno, partendo dai mensili, che sono due, Cose Nostre e Al Pais d’Lu. Nati fra l’altro a breve distanza temporale uno dall’altro, nel 1972 il primo, nel 1976 il secondo.
Cose Nostre è il fiore all’occhiello della Pro Loco di Caselle Torinese, che a settembre 2017 ha festeggiato l’uscita numero 500 del suo mensile. Stampato in 2.000 copie, in parte spedite ad affezionati abbonati, in parte vendute nelle edicole di Caselle e Mappano. 32 le pagine, a colori, con un formato che ricorda quello del quotidiano La Repubblica. Nel corso del 2017 all’edizione cartacea è stata affiancata quella on line.
Dalla cintura di Torino ci spostiamo sulle prime propaggini del Monferrato, a metà strada fra Casale ed Alessandria, per trovare il piccolo paese di Lu. Nato in ambito Pro Loco nel 1976, il mensile Al Pais d’Lu dal 1987 è gestito da un’associazione dedicata solo all’uscita del giornale, che nel corso della sua vita ha dovuto cercarsi un bacino d’utenza più largo: e così, “conquistando” un cocuzzolo dopo l’altro, dall’originaria Lu il giornale si è espanso a coprire con le pagine delle sue cronache anche le vicine Cuccaro, Fubine, Conzano e Camagna. 800 le copie stampate, distribuite alle famiglie abbonate. Il formato è stato oggetto, a inizio 2014, di un completo restyling: ora prima e ultima pagina sono a colori, il giornale è pinzato, le pagine sono 16, il formato dall’originario A3 è diventato un 25×35, concordato con la tipografia per ottimizzare i costi.
Spostandoci dal Monferrato, provincia di Alessandria, al Roero, provincia di Cuneo, vicende storiche molto simili al Pais d’Lu le ritroviamo per il bimestrale Il Paese: nascita a Magliano Alfieri, presso la Pro Loco del posto, nel 1976; poi negli anni successivi il giornale trova il suo equilibrio economico allargandosi a coprire altri sei comuni della sinistra Tanaro: Castagnitto, Guarene, Vezza D’Alba, Castellinaldo, Priocca e Govone. Dalle iniziali quattro pagine in bianco e nero, stampate in 300 copie, ora la tiratura è di 1900 copie, che raggiungono circa il 50% delle famiglie dei sette comuni. Una scelta particolare di questo giornale è stata quella di non accogliere pubblicità, tant’è che i costi sono coperti dalle sole quote degli abbonamenti.
Un altro giornale lo troviamo solo qualche collina più in là, a Corneliano d’Alba: edito dalla locale Pro Loco, il nome della testata è La Chiacchera. Nato nel lontano 1973, ha avuto periodi di sospensione. Riprese le pubblicazioni come bimestrale nel 2009, grazie a Beppe Giorello, che nel paese ha una bottega di tipografo e ne è lo stampatore e il coordinatore editoriale. 12 pagine formato 25×35, tiratura normale 300 copie distribuite ai soci Pro Loco, che salgono a 1000 per il numero natalizio, distribuito a tutte le famiglie di Corneliano.
Restiamo in provincia di Cuneo andando nel paese del nostro presidente regionale UNPLI (e vicepresidente nazionale) Giuliano Degiovanni: Rossana. Qui esce, dal 1997, Nost Pais, sottotitolo “fra Varaita e Maira”. Un notiziario su quattro pagine, che viene pubblicato con tre numeri all’anno.
Ci spostiamo nel Piemonte orientale per gli ultimi due giornali.
Nella (ex) provincia di Novara troviamo il trimestrale La nuova rusgia, prodotto, dal 2009, dalla Pro Loco di Cameri. Il giornale è a distribuzione gratuita, a tutte le famiglie della cittadina. La tiratura, è di tutto rispetto: 5000 copie a numero, con quattro uscite all’anno. Ben 40 le pagine. Qualche altro dettaglio dal presidente della Pro Loco, Battistino Paggi, che ha anche assunto da poco la direzione del giornale: la Nuova Rusgia prende il nome dal canale d’acqua, ora intubato, che attraversava tutto l’abitato di Cameri. “Nuova” per distinguere il nuovo formato del giornale, che già usciva precedentemente, dal 1999, in un formato tipo Repubblica.
Per l’ultimo giornale ci dobbiamo spostare nell’alta Val d’Ossola, a Montecrestese. Qui, a giugno 2016, l’ultimo nato, battezzato Il Lavatoio. Spiega il presidente della Pro Loco, Guido Tomà: “Montecrestese, come altri comuni di montagna, è fatta di tante frazioni; il lavatoio era il punto d’incontro e di aggregazione di ogni frazione, il luogo in cui si chiacchierava, ci si scambiavano informazioni e impressioni e si condividevano i problemi di tutti i giorni; una sorta di “social media” ante litteram, ma anche un luogo di lavoro”. 3.000 copie la tiratura, la periodicità al momento è semestrale.