Semaforo verde

Svincolo di Leinì sulla ex 460

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Il rifacimento previsto fra gli interventi connessi al COM di Caselle

Uno svincolo pericoloso. E’ nota la triste fama della ex statale 460, per l’alto tasso di gravi incidenti stradali che la caratterizza. Anche alcuni degli svincoli al suo servizio, nati già con criteri inadeguati senza prevedere rotonde, sono pericolosi. Fra questi si distingue in senso negativo lo svincolo verso la Provinciale 10 al confine fra Caselle e Leinì. Nelle ore del traffico si formano lunghe code, specie per l’immissione sulla Provinciale in uscita dalla 460; ogni tanto l’automobilista stufo di aspettare allo stop azzarda l’uscita e provoca l’incidente.

Il rifacimento inserito fra le opere a scomputo del COM di Caselle. Il progetto del Caselle Open Mall (questo il nome definitivo del Caselle Village) include numerose opere di adeguamento alla viabilità interessata dal nuovo insediamento. Non solo all’interno dei confini comunali. Una parte degli interventi previsti si allarga sui comuni adiacenti, San Maurizio in particolare, ma anche in misura minore Borgaro e Leinì. Il costo dell’intero pacchetto degli adeguamenti viabili è a carico della società titolare del progetto, la SATAC SIIQ SpA. Per quanto riguarda il territorio comunale di Leinì, l’intervento, inserito in tutti gli atti autorizzativi, riguarda il rifacimento integrale dello svincolo della ex 460 sulla S.P. 10. Il rifacimento è motivato dai prevedibili incrementi di traffico automobilistico verso il nuovo parco commerciale, specie di quello con provenienza dal canavese.

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Cosa prevede il progetto. Il nuovo svincolo, come disegnato dai progettisti Satac, ricalca le soluzioni normalmente adottate per le uscite autostradali, della tipologia “ad otto”. Su Strada Leinì (come la S.P. 10 è chiamata in territorio di Caselle, divenendo subito dopo Via Caselle in territorio comunale di Leinì) vengono inserite due nuove rotonde, come illustrato dalla fotografia aerea qui nella pagina (il circolo giallo in corrispondenza della posizione ipotizzata per il cantiere). Salvaguardato il cippo all’angolo con via Martiri del Cudine, ove ogni 25 aprile i sindaci delle due comunità confinanti si ritrovano per un momento di commemorazione.

A giugno firmata la convenzione da Satac e Comune di Leinì. Importanti passi avanti verso la realizzazione dell’intervento sono avvenuti nelle settimane scorse. Il 19 giugno la giunta del Comune di Leinì ha approvato lo schema di convenzione tra Comune di Leini, Città Metropolitana e Satac, che definisce modalità, termini e condizioni per la realizzazione dei lavori. Il 29 giugno la sindaca, dottoressa Gabriella Leone, ci ha confermato di avere ricevuto la convenzione firmata da Satac e di averla a sua volta sottoscritta, e poi girata alla Città Metropolitana. “Con la convenzione sottoscritta da tutti i soggetti coinvolti, possiamo ora procedere alla fase degli espropri. Non ci dovrebbero essere particolari problemi, perché parte delle aree interessate sono già di competenza della Città Metropolitana, con qualche marginale coinvolgimento di privati. Un ulteriore passo avanti, fondamentale, per arrivare alla conclusione di una vicenda che si trascina praticamente da quando la strada 460 era stata inaugurata, e che non era mai stata risolta” dichiara la dott.sa Leone, esprimendo inoltre soddisfazione perchè, tra tutti i vari interventi previsti come opere a scomputo nell’ambito della realizzazione dell’Open Mall sulle aree Ata, quello di Leinì sia il primo, esternamente a Caselle, a prendere il via.

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