Le stazioni GTT, proprio conciate male

A Caselle come a Borgaro

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Da alcuni mesi Caselle e Borgaro sono accomunati da uno stesso problema: lo stato delle rispettive stazioni ferroviarie GTT.

Le due stazioni non hanno nulla in comune, se non far parte della stessa linea ferroviaria, la Torino-Ceres, che tra l’altro ormai a Ceres arriva di quando in quando: ma quello è tutto un altro discorso.
Quella casellese è… relativamente nuova, mentre quella “vecchia” sembra giunta, finalmente, ad un punto di svolta per la riqualificazione e successiva restituzione alla cittadinanza: si aspettano ulteriori novità per l’autunno.
Quella borgarese è vetusta, “cugina” di quella dismessa a Caselle, e, soprattutto, decisamente periferica rispetto al centro paese. Ma il problema attuale non è il loro stile architettonico o la loro collocazione: è lo stato di conservazione e manutenzione degli edifici e dei loro dintorni.

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In questo le due stazioni si assomigliano molto: graffiti e atti vandalici ovunque (sull’edificio e al suo interno, nei sottopassaggi, nei dintorni); un esercizio commerciale abbandonato (era un bar-edicola) a Caselle ed erbacce ovunque a Borgaro, dove il bar è stato sostituito da qualche tempo da un centro prelievi.

Insomma, un senso di abbandono e degrado piuttosto diffuso di cui l’utenza si lamenta, e di cui è anche, sebbene in minima parte, responsabile, e che si aggiunge alle altre lamentele di più lungo corso: stato delle carrozze, costo degli abbonamenti, scarsità di corse, mancanza di collegamento con il centro di Torino.
Non si può ovviare almeno a queste lamentele che hanno una valenza più “comunale”?

Lo abbiamo chiesto alle due Amministrazioni comunali coinvolte.

Per quanto riguarda Caselle, il sindaco Luca Baracco e l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Isabella sono concordi: “Siamo a conoscenza della situazione, seppur concentrati sulla faccenda della stazione vecchia, giunta finalmente ad un punto di svolta.
Per quanto riguarda l’interno delle stazioni, la competenza della manutenzione è a carico della GTT e noi non possiamo intervenire quindi”.
Mentre Isabella aggiunge che “farò invece un ulteriore sopralluogo per quanto riguarda gli atti vandalici che ci segnalate all’esterno dell’edificio, fermo restando che abbiamo in mente, com’è già detto in alcune occasioni, di rivisitare e riqualificare tutta l’area compresa tra la stazione vecchia e la rotonda di via Circonvallazione-via Audello”.
Mentre per Borgaro, il sindaco Claudio Gambino è sulla stessa lunghezza d’onda: “Al di fuori della stazione la competenza è nostra, ed infatti abbiamo investito una discreta somma per rifare il manto stradale di via Diaz che non era in condizioni ottimali; ma della manutenzione della stazione se ne deve occupare GTT. E direi che non lo sta facendo quasi per nulla. Oltretutto non mi pare che dovrebbe investire grosse somme per tagliare l’erba e ritinteggiare”. Purtroppo GTT sembra però latitante.

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