Presso il Jet Hotel di Caselle si è svolto l’Incontro Annuale dei geometri liberi professionisti della Zona di Ciriè, Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone.
Un evento che quest’anno cade in sincronia con i 90 anni di questa categoria professionale. Novant’anni fa infatti, l’11 febbraio 1929, nasceva la professione del geometra, istituita dal Regio Decreto n. 274. Alla nuova categoria, che sostituiva quella del perito agrimensore, il legislatore assegnava molteplici competenze tecniche soprattutto in ambito edilizio, topografico ed estimativo, legittimandone sin da subito il ruolo di professionista poliedrico e dal sapere multidisciplinare.
La scelta di Caselle come sede dell’Incontro del 2019 è legata alla presenza, come priore in carica, del geometra Lorenzo Verderone, che in Caselle ha un avviato studio professionale, fondato dal padre Mario, che ancora collabora nell’attività. E sia Lorenzo che Mario erano nelle sale del Jet Hotel a dare il benvenuto a Caselle a colleghi ed ospiti. In una sede prestigiosa– ci tiene a precisare con orgoglio Lorenzo Verderone – e che ben conosciamo per avere seguito per diversi anni, assieme a papà, i lavori di ristrutturazione di queste sale. “Un complesso carico di storia quello che ci ospita – ha ricordato il sindaco di Caselle Luca Baracco, portando i saluti della Città – e che è stato in secoli lontani luogo di produzione di una carta filigranata di particolare pregio, commercializzata in tutta Europa.”
Ai saluti del sindaco Baracco si sono affiancati quelli della presidentessa del Collegio dei Geometri di Torino Luisa Roccia, che si è soffermata sull’importanza della formazione per la professionalità della categoria, e sulla necessità di non trascurare le occasioni di aggiornamento professionale gestite con il sistema dei crediti formativi.
La parte centrale del convegno è stata dedicata alla presentazione del progetto del Caselle Open Mall; questo il nome, abbreviato in COM, alla fine scelto per il colossale insediamento, commerciale e di intrattenimento, previsto sulle Aree ATA, in comune di Caselle, al confine con il comune di San Maurizio. Un insediamento che dovrebbe sfruttare le sinergie, in termini di accessibilità, della presenza, nelle immediate adiacenze, dell’aeroporto torinese e della ferrovia Torino-Ceres, rivitalizzata a seguito della connessione diretta con il Passante Ferroviario grazie ai lavori sotto corso Grosseto. “Un progetto con il nostro territorio protagonista; un volano che può rimettere in moto la nostra zona” secondo il sindaco Baracco, la cui amministrazione è da sempre schierata a favore di questo insediamento, per il quale sono disponibili al ritiro, da prima dell’estate, i primi permessi a costruire.
Sul fronte dei privati che controllano l’iniziativa, sono intervenuti a spiegare il progetto Paolo Roveda e Laura Orengo.
Paolo Roveda, geometra iscritto al Collegio di Alessandria, come ha tenuto a far sapere alla platea costituita da una sessantina di colleghi, ha parlato nella sua veste di amministratore della RP Engineering di Serravalle Scrivia. Uno studio professionale nato nel 1992, cresciuto grazie alla fortunata intuizione che ha portato ai successivi sviluppi, primi in Italia, dell’outlet di Serravalle, e che ora conta su 30 collaboratori, equamente divisi fra geometri, ingegneri ed architetti. Paolo Roveda spiega il ruolo che la sua società sta svolgendo per il progetto del COM di Caselle, con funzioni di coordinamento tecnico generale (BIM Coordinator) su una ventina di società e studi che stanno lavorando alle progettazioni esecutive e alla commercializzazione degli spazi. In tutto circa 100 persone, sparse per l’Italia, e anche qualcuna all’estero (come gli architetti della Design International di Londra). Paolo Roveda passa poi a spiegare gli importanti adeguamenti viari che caratterizzeranno la prima fase della cantierizzazione dell’opera; i relativi progetti definitivi con dichiarazione di pubblica utilità sono stati approvati, e la progettazione esecutiva che è ora in corso verrà certificata dal RINA di Genova.
L’architetto Laura Orengo, responsabile delle attività di sviluppo di AEDES s.i.i.q., si sofferma in particolare su alcune caratteristiche innovative del COM: non più grandi scatoloni chiusi, ma un villaggio con strutture aperte, coperte ma non climatizzate. Sulle coperture degli edifici, la novità degli orti sui tetti (la Sky Farm), con vista panoramica su Superga e sulle montagne. Fanno eccezione le coperture dei tre parcheggi multipiano, che ospiteranno campi fotovoltaici. Nei tre multipiano ci saranno il 90% degli 8000 posti auto disponibili per i visitatori, mentre solo il 10% saranno a raso.
Senz’altro un progetto innovativo e sfidante, ora alle prese con l’insidiosa sfida del reperimento di tutte le risorse economiche necessarie alla copertura dell’investimento, in un quadro congiunturale non certo favorevole.