Lui è Giacu.
Giacu è stufo della città.
Giacu viene a vivere a Caselle per scappare dall’inquinamento.
Giacu vede forti contraddizioni ed è perplesso, si fa delle domande.
Sii come Giacu.
No. Non siamo impazziti, ma parafrasando il personaggio raccontato sui social network vogliamo raccontarvi la storia di Giacu, personaggio immaginario…ma non troppo.
Giacu ha vissuto molti anni in una grande città italiana, legato ad essa per via del lavoro, ma sogna di poter andare a vivere fuori, perché stanco dell’eccessivo inquinamento e del caos legato al traffico.
Sceglie Caselle, ridente cittadina che si trova ad una distanza non troppo eccessiva dalla città “grande”, perché legato dal lavoro, dalle occasioni di svago che solo la città offre, ma vuole la sera, i weekend ed ogni momento non lavorativo, scappare da quel pasticcio.
La sceglie perché, dopo aver fatto un sopralluogo, la vede come un giusto compromesso anche come servizi al cittadino, non eccessivamente affollata di centri commerciali, con un buon numero di esercizi commerciali di vicinato, ma soprattutto ampissimi spazi verdi relativamente vicini al centro storico, la vicinanza del fiume Stura che è un punto di svago e relax per passeggiate ed una vivibilità accettabile.
Sì, c’è l’aeroporto, ok, ma se l’amministrazione e il buon senso limitano allo stato attuale la cementificazione, l’inquinamento acustico ed atmosferico inevitabile, il risultato è ben compensato dalle enormi aree verdi che ne fanno da polmone per l’aria.
Giacu non è un acceso ambientalista, ma ha una spiccata sensibilità verso la protezione dell’ambiente, perché capisce che si sta tirando il collo a ‘sta benedetta terra, che le risorse non sono infinite, ma soprattutto che molte azioni non sono utili per l’uomo ma dannose. Serve tempo, lo sa, ma da qualche parte si deve iniziare, per cui mette in atto molte piccole grandi azioni, nel suo piccolo, per contribuire a non sprecare e non inquinare.
Un giorno passeggia lungo il Prato della Fiera, a Giacu piace perché il lungo viale alberato mette serenità e pace … e cosa vede?
Una manifestazione, si avvicina e scopre che si intitola “Puliamo il mondo”, bella idea pensa, poi ascolta l’amministrazione raccontare quanto sia importante, non sporcare, non inquinare, preservare l’ambiente, il verde e il nostro territorio, quindi si unisce al gruppo e inizia a pulire le aree circostanti.
Su una panchina scopre un giornale locale, Cose nostre, dimenticato da qualcuno. Lo apre e nelle paginone centrali legge di un centro commerciale multifunzionale, il più grande d’Europa che sorgerà vicinissimo alla cittadina e all’Aeroporto, al quale l’amministrazione, sì, quella sul palco, si è adoperata fattivamente ed alacremente per agevolare e velocizzare l’iter, e va in confusione …
Da una parte sente un grido in difesa del verde e dall’altra tifo e impegno per asfalto, smog, caos e cemento, tanto cemento …
Incrocia Pinot, casellese da un po’ più di tempo di lui e vede nei suoi occhi la stessa espressione.
Giacu torna a casa mesto, triste e perplesso, meditando sulle proprie e altrui scelte.
Morale della favola …Giacu è intelligente.
Giacu tiene all’ ambiente.
Giacu è perplesso, si informa e cerca di capirne di più.
Sii come Giacu …