Capitano a fagiolo alcune sentenze della Corte di Cassazione che sciolgono alcuni dubbi palesati dai nostri lettori e prontamente girati al nostro notaio, il dottor Gabriele Naddeo, che risponde attraverso la pubblicazione di atti entrati in vigore alla fine del 2019.
Cassazione, sentenza 7 novembre 2019, n. 28624, sez. III civile
Con questa sentenza, la corte di cassazione prosegue nel solco della pronuncia del marzo 2019 delle sezioni unite. Siamo in tema di edilizia ed urbanistica: l’atto avente ad oggetto il trasferimento di un immobile è valido, purché vi sia un effettivo titolo abilitativo della costruzione esistente, e questo titolo sia citato nell’atto. Il tutto, indipendentemente dalla circostanza che, in seguito alla realizzazione dell’immobile, siano stati compiuti degli abusi.
Cassazione, sentenza 12 dicembre 2019, n. 32694, sez. II civile
Nell’ambito di un contratto preliminare di compravendita, è opportuno evidenziare se la provenienza del bene promesso in vendita sia una donazione. In mancanza, infatti, pur essendo perfettamente valido di efficace il contratto preliminare, il promissario acquirente, stante l’incertezza del buon esito dell’acquisto definitivo, potrebbe rifiutare di procedere alla stipula dell’atto di compravendita.
Cassazione, sentenza 10 dicembre 2019, n. 32225, sez. III civile
Con questa ulteriore sentenza, la corte di cassazione affronta l’argomento del trasferimento dell’immobile abusivo a seguito di sentenza di esecuzione in forma specifica: queste sentenze vi sono ogni qualvolta non viene rispettato un obbligo di concludere un contratto, come ad esempio in materia di contratti preliminari (compromessi). La legge, infatti, permette al contraente in buona fede ed adempiente, di chiedere al giudice una sentenza che sostituisca gli effetti del contratto definitivo che le parti avrebbero dovuto concludere. La corte, trovatasi decidere in materia di contratto preliminare di compravendita immobiliare, stabilito che tale tipo di sentenza non può essere emesso se l’immobile è completamente abusivo, ossia realizzato senza licenza, oppure se – pur licenziato – sia totalmente difforme dal permesso di costruire. La stessa corte, al contrario, ammette che possa esservi sentenza di trasferimento quando si è in ambito di difformità parziale, così seguendo il filone interpretativo apertosi a marzo 2019.
Cassazione, ordinanza 22 novembre 2019, n. 30517, sez. III civile
Con questa ordinanza la corte di cassazione afferma un principio che, pur ben delineato nella legge, è molto importante avere chiaro. Trattiamo di fondo patrimoniale: quando i coniugi costituiscono un fondo patrimoniale, in caso di presenza di figli minori, ne è vietato lo scioglimento, a meno che non ci sia l’autorizzazione giudiziaria. Qualora i conti stabiliscano di sciogliere comunque il fondo, senza autorizzazione preventiva, l’atto è annullabile; tale invalidità, tuttavia, può essere fatta valere solo dei medesimi minori poiché la previsione dell’autorizzazione giudiziaria e sancita nel loro interesse. La cassazione dunque a stabilito che l’azione di annullamento non può essere esercitata da terzi soggetti, come ad esempio i creditori che non possono, pertanto, a dire la autorità giudiziaria con azione revocatoria.
Cassazione, ordinanza 19 novembre 2019, n. 29959, sez. VI – 3 civile
Siamo materia di rappresentanza. Quando viene Rilasciata una procura a contrarre, il procuratore può stipulare il contratto con se stesso, ove sia stato espressamente autorizzato. La corte di cassazione, sconfessando un’altra precedente pronuncia e ritornando sul solco tracciato in passato, afferma che non è sufficiente un’autorizzazione generica ma deve risultare, dalla procura, quell’insieme di elementi contrattuali minimi, utili a garantire e tutelare la posizione del rappresentato.