Rimanete a casa! Non è più un semplice invito!

Intervista all'Assessore Erica Santoro

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Il sindaco di Borgaro Gambino ha appena pubblicato in rete un suo nuovo video nel quale usa parole assai dure, che preannunciano una nuova ordinanza comunale assai restrittiva: chiusura del parco Chico Mendez, chiusura del cimitero, divieto di allontanarsi da casa per un raggio superiore ai 300 metri (anche con la scusa di portare gli amici a quattro zampe a passeggio…) e sullo schermo dello smartphone appare un messaggio dell’Assessore casellese Erica Santoro: “Vi anticipo che anche noi come Amministrazione stiamo valutando una restrizione.
Troppa gente che passeggia, corre….troppa. Capisco lo stress…ma non è il momento! Quando tutto sarà finito faremo una festa e ci andremo correndo! Ma non adesso!!!”

Raggiunta telefonicamente Erica Santoro è un fiume in piena: “Per favore, vi supplico,  aiutateci a dire alla gente che DEVE rimanere a casa. Non è più un semplice invito. Ma possibile che si continuino a vedere capannelli di ragazzi, gente che non si da pena di violare le norme relative a quanto da tempo stiamo chiedendo? Ce lo stanno dicendo i numeri che questa è una guerra e che possiamo vincerla solo se tutti, e dico tutti, rispetteremo le regole impartite.

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Capisco che non siano giornate facili, ma non è anteponendo l’interesse privato a quello collettivo che avremo chance di salvarci. Perché di questo si tratta.

Ripeto: non è più un invito “rimanete a casa”. Come Amministrazione stiamo valutando se e come appaiarci a quanto scelto dal sindaco di Borgaro.

Abbiamo mille fronti su cui siamo impegnati giornalmente e non possiamo perdere tempo, tenere impegnati vigili e carabinieri, perché in parecchi non hanno ancora capito che stanno mettendo a repentaglio la loro vita e quella degli altri.

Col mio assessorato stiamo lavorando e tanto sul fronte scolastico, per avviare al più presto modalità diverse che permettano comunque ai ragazzi, anche da casa, di seguire le lezioni curriculari e gli altri miei colleghi si stanno spendendo per far sì che questo periodo passi e nel migliore dei modi. A patto che tutti facciano la loro parte, che in questo momento, significa soprattutto una sola cosa: non muovetevi di casa! Solo così possiamo sperare di farcela”

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Elis Calegari
Elis Calegari è nato a Caselle Torinese il 24 dicembre del 1952. Ha contribuito a fondare " Cose Nostre", firmandolo sin dal suo primo numero, nel marzo del '72, e, coronando un sogno, diventandone direttore responsabile nel novembre del 2004. Iscritto all' Ordine dei Giornalisti dal 1989, scrive di tennis e sport da sempre. Nel corso della sua carriera giornalistica, dopo essere stato collaboratore di prestigiose testate quali “Match Ball” e “Il Tennis Italiano”, ha creato e diretto “Nuovo Tennis” e “ 0/15 Tennis Magazine”, seguendo per più di un ventennio i più importanti appuntamenti del massimo circuito tennistico mondiale: Wimbledon, Roland Garros, il torneo di Montecarlo, le ATP Finals a Francoforte, svariati match di Coppa Davis, e gli Internazionali d'Italia per molte edizioni. “ Nuovo Tennis” e la collaborazione con altra testate gli hanno offerto la possibilità di intervistare e conoscere in modo esclusivo molti dei più grandi tennisti della storia e parecchi campioni olimpionici azzurri. È tra gli autori di due fortunati libri: “ Un marciapiede per Torino” e “Il Tennis”.

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