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lunedì, Marzo 24, 2025

    Tanta musica… restando a casa!

    Ascolti classici in tempo di quarantena

    Anni addietro, in questa rubrica, avevo tracciato un quadro sulle modalità di fruizione della musica classica, e sui luoghi in cui la si può ascoltare: dal vivo (sale da concerto e teatri), a casa (sugli impianti hi-fi), e ovunque (grazie ai riproduttori portatili e ai nuovi media). La mia preferenza andava esplicitamente, e va tuttora, all’ascolto dal vivo, che unisce la migliore qualità sonora (non necessariamente, è ovvio, la migliore qualità musicale in senso assoluto: quella dipende dai musicisti coinvolti nell’esecuzione) all’esperienza umana e sociale di un’opera d’arte “ricreata” davanti ai nostri occhi; viceversa, manifestavo alcune perplessità sull’ascolto itinerante, spesso affrontato distrattamente e servendosi di file scadenti.
    Da allora, qualcosa è cambiato, ma nulla si è rivoluzionato: oggi, grazie alla miniaturizzazione degli spazi di archiviazione sonora e alla velocità di internet, anche sul web si possono reperire file di ottima qualità, ma per apprezzarli bisogna in ogni caso ricorrere a un ascolto attento, con riproduttori validi e in un luogo silenzioso; condizioni che difficilmente si hanno alla guida di un’auto o camminando nel traffico cittadino.

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    In questi giorni, sappiamo bene che le opportunità di ascoltare musica dal vivo non ci sono, e non si sa quando torneranno a esserci: è infatti verosimile che i teatri, insieme alle scuole e agli stadi, saranno gli ultimi luoghi a riaprire al pubblico quando l’epidemia che ci ha assaliti potrà dirsi completamente superata. Chi, quindi, non ha un vicino di casa musicista che omaggi qualche brano dal suo balcone, deve accontentarsi di ricorrere alla musica riprodotta. Sappiamo anche, però, che le uscite e gli spostamenti devono essere limitati all’indispensabile o ancor meglio evitati, e questo ci ha costretti a rinunciare a tante abitudini, impegni e piccole commissioni che affollavano le nostre giornate relegando gli ascolti ai ritagli di tempo. Costretti, quindi, a riscoprire la dimensione del vivere in casa, perché non cogliere l’occasione per riscoprire anche l’ascolto musicale domestico? Chi ha un impianto hi-fi e una collezione di CD, magari un po’ impolverati, potrebbe incominciare a riascoltarli, in ordine sparso, sulla base del desiderio del momento, oppure facendosi un preciso programma di audizioni che gli permetta di tracciare un percorso attraverso la storia della musica o attraverso la propria anima.

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    Fondazione Teatro La Fenice GIOACHINO ROSSINI, SEMIRAMIDE
    Direttore Riccardo Frizza Regia Cecilia Ligorio Scene Nicolas Bovey
    Photo©Michele Crosera

    Tutti, poi, possono ricorrere ai programmi televisivi (non particolarmente nutriti sul tema, ma Rai 5 prevede tutti i giorni diversi momenti riservati alla musica classica) e all’abbondanza di materiali che si possono reperire in rete. Sulla sezione dedicata di Raiplay (https://www.raiplay.it/musica-e-teatro/) sono disponibili in visualizzazione gratuita una serie di concerti, spettacoli d’opera e balletti (oltre a teatro di prosa e musica contemporanea) scelti tra le produzioni delle migliori istituzioni italiane, dal Teatro alla Scala all’Opera di Roma al Rossini Opera Festival, dall’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai all’Accademia di Santa Cecilia.
    In queste circostanze, inoltre, molti teatri d’opera, nell’impossibilità di dare spettacolo, hanno generosamente aperto i propri archivi audiovisivi, rendendo disponibili sul web alcune produzioni del recente passato. Alcuni si servono della summenzionata Raiplay o di altre piattaforme, altri proiettano i propri spettacoli a una determinata ora sui propri social, altri ancora lasciano a disposizione le registrazioni per un lungo periodo attraverso i propri siti. Cito, a titolo di esempio, il Regio di Torino (https://www.teatroregio.torino.it/), la Monnaie di Bruxelles (https://www.lamonnaie.be/fr/sections/388-mm-channel), l’Opéra Royal de Wallonie di Liegi (https://www.operaliege.be/spectacle/loperachezsoi/), il Liceu di Barcellona (https://www.liceubarcelona.cat/ca/elliceuacasa).
    Non dimentichiamo, poi, le risorse presenti, in qualsiasi momento, su Youtube. Anche se, in quest’ultimo caso, si trova davvero di tutto e di più, inclusi tanti file di qualità assai dubbia, e non sempre è facile, per l’ascoltatore meno esperto, raccapezzarsi per individuare ciò che è più meritevole d’essere ascoltato. Volete che mi sbilanci a darvi qualche consiglio? Se avete tante ore a disposizione, io ne approfitterei per sentire qualcuna di quelle opere lunghe che raramente, nella vita frenetica di ogni giorno, si potrebbero ascoltare in un’unica giornata.

    Les vepres siciliennes all’Opera di Roma

    Ad esempio le tre opere francesi di Verdi, proposte nelle edizioni originali e integrali dall’Opéra de Wallonie sul proprio sito (“Jérusalem” e “Don Carlos”) e dall’Opera di Roma su Raiplay (“Les vepres siciliennes”). Infine, su Yuotube consiglierei “Semiramide” di Rossini (https://www.youtube.com/watch?v=HrY6XHdvQ6I), nell’edizione andata in scena alla Fenice nel 2018: preparatevi, sono quattro ore di musica rossiniana!

    Tutto ciò che ho scritto non vale, ovviamente, solo per gli appassionati di concerti classici e di teatro d’opera. Anche chi per questi generi non ha mai nutrito particolare interesse, potrebbe cogliere l’occasione della “quarantena” per sperimentare qualcosa di nuovo, o approfondire conoscenze molto superficiali e magari frutto di pregiudizi. Il tempo lasciato libero dalle lezioni dell’Unitre, dalla palestra, dagli incontri con gli amici o dai corsi di cucina potrebbe essere dedicato a scoprire qualcosa di Mozart, Beethoven, Rossini e Verdi. Chissà che la musica non aiuti ad affrontare con maggiore serenità i momenti bui che stiamo vivendo! E chissà che, finita la quarantena, non rimanga il desiderio di continuare ad ascoltarla…

     

    QUESTO MESE AL BOTTEGHINO…VIRTUALE

    Considerato che le indicazioni attualmente divulgate dalle autorità competenti non consentono di stabilire in alcun modo quando si possa ipotizzare una riapertura delle sale da concerto e dei teatri, si invitano i lettori a far riferimento, per i programmi venturi, agli aggiornamenti via via pubblicati sui siti web delle varie istituzioni musicali.

    Unione Musicale: https://www.unionemusicale.it/

    Filarmonica: https://www.oft.it/it/

    Polincontri Classica: http://www.policlassica.polito.it/stagione

    Educatorio della Provvidenza: https://www.educatoriodellaprovvidenza.it/

    Orchestra Rai: http://www.orchestrasinfonica.rai.it/

    Concerti Lingotto: https://www.lingottomusica.it/

    Teatro Regio: https://www.teatroregio.torino.it/

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