Questo periodo, molto difficile, ha suggerito e fatto credere a qualcuno che l’attività politica sia da sospendere all’insegna del “volemose tutti bbene”. Noi non crediamo che questo sia giusto. Abbiamo dato il nostro contributo alla causa, abbiamo cercato di spiegare le nostre idee, ma purtroppo il Sindaco, uomo da pieni poteri, non ci ha ascoltato ed il risultato è evidente e non merita neanche più di essere affrontato. I Pacchi della spesa sono stati un fallimento totale.
Ciò detto vi sono due argomenti molto importanti da affrontare e che ci preoccupano.
L’ex Ospedale Baulino
Ma perché in un Paese dove manca tutto, dove le scuole fanno “acqua” dove non esistono divertimenti, dove il commercio locale rischia di chiudere per sempre, anche a causa della non pianificata convivenza con le aree ATA (se mai si faranno…), dove il verde non viene tagliato, dove si fà prima a dire quello che funziona da quello che invece è allo sfascio, il Sindaco e la sua Giunta decidono di spendere duemilioniquattrocentoottantacinquemila euro per farsi la sede e l’ufficio nuovo? Ma non sarebbe meglio utilizzare quegli spazi per un progetto di co-housing?
Il co-housing è un edificio che può affittare delle camere, dei mini appartamenti o dei veri e propri alloggi che condividono spazi comuni a prezzi che vengono adeguati al reddito di chi ci deve andare ad abitare. Del resto, l’ex Baulino è stato donato nel passato con lo scopo di essere un rifugio per le persone con delle difficoltà e modificarne l’uso crediamo che sia addirittura illegale.
Signor Sindaco, Signori Assessori, abbiamo tre sedi comunali, miglioriamole, adeguiamole, ma in un periodo storico dove probabilmente sarà sempre di più incentivato lo smart working, che senso avrebbe spendere tutti quei soldi? Noi non vogliamo pensare male, ma signor Sindaco ci spieghi infine com’è arrivato a questo punto, ci illustri quali sono state le gare di evidenza pubblica, e ci spieghi come mai Lei e la sua Giunta hanno dapprima dichiarato che realizzare la sede comunale nel Baulino non era un esigenza primaria con la delibera n. 33 del 21/03/2013 e poi per magia questo progetto è stato approvato con una procedura diversa ma con la stessa destinazione d’uso. Ripetiamo: non vorremmo pensare male e quindi attendiamo una risposta.
Metalchimica
Ma perché sig. Sindaco ha dato quella risposta alla nostra interrogazione? Perché ha scritto di non aver fatto nessuna prova di contaminazione sul terreno visto che, a suo dire, non era prevista nel progetto, quando in verità le prove erano eccome da fare ed erano ben specificate?
Leggiamo dai documenti in nostro possesso, che il sito è stato oggetto di gravi contaminazioni di amianto e di sversamenti di materiali oleosi contenenti idrocarburi e, nonostante il progetto lo prevedesse, lei non ha fatto fare dei prelievi e dei controlli sul terreno? Ma non sa che nel confine del fabbricato scorre un grande canale con il quale vengono irrigati i nostri campi coltivati e che la verdura che cresce ce la mangiamo anche noi?
Sig. Sindaco, solo lei sa cosa è stato fatto e cosa si sarebbe dovuto fare, ma la preghiamo di essere chiaro e di non “bamblinare”, abbiamo dei seri timori, ci chiarisca e ci spieghi che è tutto a posto e che è stato fatto tutto quello che serviva, ma lo faccia fornendoci dati certi e risposte puntuali. Non giochi a parlare senza dire niente. È fastidioso, ed in questo caso anche pericoloso.
Per chiudere vogliamo ringraziare il dottor Fontana per l’eccellente proposta di devolvere il nostro Compenso da Consiglieri Comunali per le persone con più difficoltà e chiedere alla maggioranza che faccia anch’essa la sua parte. I cittadini si aspettano fatti e non parole.