È vero che chi ha la maggioranza ha il diritto di decidere, è altrettanto vero che chi decide deve fare i conti con i malumori della popolazione per scelte sbagliate. Oneri ed onori viaggiano a braccetto.
È altrettanto vero che, soprattutto in momenti di emergenza, la maggioranza dovrebbe prendere in considerazione la voce di quella parte di popolazione che non ha votato per loro ma per quell’opposizione che, se unita, a percentuale, ricopre la maggior parte dei cittadini.
Invece capita che, viste le nostre proposte a favore dei cittadini e degli esercenti casellesi, questa maggioranza fa orecchie da mercante, bocciando ogni proposta e rispondendo al nostro sollecito per un ulteriore incontro chiarificatore con falsità e arroganza inaccettabili.
La scelta della maggioranza non potrebbe essere messa in discussione se avesse dato motivazioni “credibili” e “dimostrabili” alla domanda dei numerosi cittadini: “perché questa amministrazione ha scelto di affidarsi a onlus ed associazioni per distribuire sostentamento ai bisognosi?”
E soprattutto: “perché non sono stati emessi voucher da spendere in autonomia decisionale?”
La nostra proposta condivisa in pieno da tutta l’opposizione era fattibile e non avrebbe scontentano nessuno e per nessuno intendiamo le fasce deboli, quelle alle quali sarebbe stato destinato il voucher.
Quella dell’amministrazione azzera la libera scelta del destinatario degli aiuti, ovvero la possibilità di poter spendere in base alle esigenze di gusto e soprattutto le esigenze dettate da abitudini alimentari piuttosto che di approvvigionamento di beni di prima necessità.
Ci viene in mente la famiglia in difficoltà che non può ricaricare la sim del tablet per permettere ai figli di seguire le lezioni, oppure acquistare prodotti per neonati o per persone con patologie tipo il diabete, per fare solo alcuni esempi.
Ma la cosa ancor più grave è che alcuni organi di stampa accusano “certi partiti” di mancanza di sensibilità nell’inviare comunicati stampa inopportuni vista l’emergenza in atto.
“In momenti di difficoltà come questi occorre collaborare, non criticare”. Peccato che alcuni media non prendano in considerazione il verbo “ASCOLTARE”, forse sarebbe più opportuno.
La voce dei cittadini e delle opposizioni non sono state ascoltate, ci saranno risposte da dare in un futuro speriamo non troppo lontano, risposte da dare ai cittadini e all’ opposizione che, mai come in questo momento, si trovano unite per dire no a questa mancanza di democrazia.
E a chi crede che questa nostra presa di posizione possa essere ricondotta ad una forma di campagna elettorale, rispondiamo che non facciamo della politica una professione, ma un atto di dedizione per degli ideali condivisi, una forma di rispetto per chi ci ha votati.
Nessuna campagna elettorale quindi, si mettano il cuore in pace coloro che pensano o fanno allusioni scellerate. Noi saremo al fianco dei cittadini, sempre, nel bene e nel male. Fare opposizione non vuol dire andare in un consiglio comunale e votare contro alle decisioni della maggioranza. Fare opposizione vuol dire portare proposte richieste dai cittadini, vuol dire sollecitare la maggioranza a seguire con più attenzione le esigenze delle fasce deboli, sempre, con umiltà e rispetto, quel RISPETTO che oggi è mancato da parte della maggioranza nei confronti della cittadinanza e nei confronti delle opposizioni.