La coda lunga della pandemia provocherà anche a Caselle, come in tante altre località, l’annullamento delle feste che tradizionalmente si tenevano a cavallo dell’estate: la festa della borgata Sant’Anna, a fine luglio, e quello della Madonnina, a inizio settembre.
Stefano Autretta, per il Comitato S.Anna: “Abbiamo visto che nei vari paesi che avevano le feste prima di noi, fra cui Villanova, hanno rinunciato. Niente serate danzanti e stand gastronomico per quest’anno. Faremo così anche noi. Confermata invece la Santa Messa, domenica 26 luglio alle 10,30: si terrà all’aperto davanti alla chiesetta, con i necessari distanziamenti”.
Sullo stesso orientamento Lino Crusiglia, del Comitato Madonnina, anche se lascia ancora qualche margine, avendo un mese in più per la decisione definitiva: “Al 90 % sarà no: troppi i paletti da rispettare, troppo forti i rischi di avere assembramenti difficili da gestire. Quindi per quest’anno mi sa che rinunceremo a montare i padiglioni della festa. Per la parte religiosa la competenza è del parroco, ci dobbiamo ancora sentire; penso che la Santa Messa sarà confermata, non so per la processione”.
La Madonnina
E per il Settembre Casellese, cosa si prospetta? Abbiamo interpellato il vicesindaco Paolo Gremo: “Capisco la decisione dei Comitati di Sant’Anna e della Madonnina, e la condivido. Già gli anni scorsi avevano dovuto fare salti mortali per la questione sicurezza, dopo i fatti di piazza San Carlo. Adesso si aggiunge l’emergenza sanitaria, che è tutt’altro che risolta. La situazione è diventata complicatissima. Le nostre feste di borgata sono da sempre un simbolo di aggregazione. Ma aggregazione vuol anche dire assembramento, e d’altra parte nel clima festaiolo è un attimo dimenticarsi delle precauzioni. Legittimo porsi poi la domanda se con gli accorgimenti da tenere è ancora una festa. Capisco quindi la decisione degli organizzatori, che dovrebbero altrimenti assumersi responsabilità veramente pesanti”.
Per quanto riguarda il Settembre Casellese, stessa scelta dell’annullamento? Gremo: “Fino al 31 luglio, intanto, permane ufficialmente l’emergenza sanitaria. Dopo, dobbiamo monitorare l’evoluzione della situazione e delle conseguenti regole. Potrebbero uscire nuovi DPCM. Io, comunque, mi sforzo di essere ottimista e di sperare che qualcosa si possa organizzare per la patronale, anche se in tono minore rispetto a quello che eravamo riusciti a fare in questi ultimi anni”.