A Caselle c’è ” Il …dolce. ..pizza…caffetteria”

0
2758

Alla fine del mese di giugno, appena è stato possibile utilizzare meglio la nostra libertà, passeggiando per via generale Guibert, mi aveva incuriosito un cartello sopra una saracinesca di un negozio che diceva così: “Prossima Apertura: Il dolce…pizza…caffetteria. Produzione propria prodotti da forno dolci e salati”.

Una caffetteria, pasticceria e pizzeria in Caselle così concepita non c’era prima di ora, e così più goloso che incuriosito, eccomi seduto ad un tavolino del bar. Era l’8 agosto , caso vuole che fosse il  “complimese” dell’apertura, Domenico e Silvia avevano inaugurato proprio l’8 luglio .

- Adv -

Domenico, con grande esperienza di panetteria e arte bianca, Silvia, con tante tante idee, hanno accettato una bella sfida, quella di inserirsi in un contesto casellese già ricco di bar, ma nessuno con le caratteristiche de “Il dolce…pizza…caffetteria”.

Fin dall’ingresso nel locale colpisce la sobrietà improntata alla tendenza del naturale.

Bancone di mescita in legno chiaro, lampadari letteralmente inventati da Silvia -semplici, funzionali, belli da vedere -, rivestimenti in legno arredano infine il piccolo, ma essenziale locale.

Al mio ingresso Domenico stava impastando i “frollini alla mela” coadiuvato da Silvia che a sua volta si alternava al bancone al servizio dei clienti.

E così fra un cliente e l’altro sono riuscito ad entusiasmarmi, tanta è vasta la loro produzione quanto amorevolmente la producono.

E la qualità non è un optional. Anzi Domenico e Silvia, tengono a precisare che la loro scelta sui prodotti e sulla materia prima è basilare: tutto “bio”, tutto di prima qualità, tutte farine macinate a pietra.

Io frattanto ordino, vista l’ora, un trancio di pizza “Margherita”, la cui cottura e fragranza bastavano da sole per dire quanto sia gustosa questa specialità.

Sempre per restare nel campo del salato, di pizze Domenico ne produce diverse , compresa quella al tegamino, particolarmente morbida.

Ma poi ancora la “pizza pala” che è una pizza a lunga lievitazione e cotta a 300 gradi.

Non manca infine la farinata, i salatini, la torta salata e, piatto forte, la “pizza croccantina”.

È questo un impasto pizza lasciato nella sua versione originale, ovvero senza ulteriori aggiunte, salvo una spolverata di rosmarino e olio extra-vergine.

Ma con tutte quelle attrazioni da sballo, specie per uno come me che viene facilmente “tirato con una corda di burro”, non potevo non assaggiare anche un cannolo di sfoglia alla crema, la cui bontà mi è difficile descrivere. E proprio mentre gustavo quei sapori, ricordavo una frase del celebre film Il Padrino, ” ‘a pistola lasciala, pigliami i cannoli”: me li sarei portati via tutti.

Ma non è finita qui: frollini, cannoli siciliani, tortine dai mille gusti,, tutto artigianale, tutto uscito dall’impasto di farine speciali bio e naturali con l’ausilio di latte rigorosamente biologico della nostra “Centrale del Latte”.

E per finire un ottimo caffè: Lavazza biologico Alteco.

È questa una altra punta di diamante che Domenico e Silvia hanno voluto per coccolare i clienti.

Il caffè Alteco è una speciale miscela, sapientemente tostata, dal gusto morbido e che nessun locale di Caselle dispone.

Insomma, bisogna provare per immergersi in un mondo di gusti e di sapori che sono atterrati a Caselle.

Il dolce non va mai nello stomaco, il dolce arriva dritto al cuore.

E per finire: novità per Settembre. Dalle 17 circa, “Aperitivo Party”, con degustazione di prodotti da forno caldi accompagnati da buona musica.

Le idee di Silvia prendono forma, il gusto del prodotto è garantito, non manca che la buona volontà dei casellesi di approssimarsi a via Guibert, 24, “Il dolce…pizza…caffetteria”.

Da provare in una serata in casa, iniziando con una pizza al taglio, per passare poi a farsi la bocca dolce con una delle leccornie al momento sfornate.

Gli auguri ed i complimenti non sono di rito, sono sinceri.

 

 

- Adv bottom -
Articolo precedenteDavvero chi non conosce il mestiere non può capire?
Articolo successivoGenova, uno sguardo dal ponte
Mauro Giordano
Sono nato a Torino il 23 settembre 1947, dove ho studiato e lavorato in tre aziende del settore servizi fino a tutto il 2005, quando, raggiunta l’età pensionabile ho potuto lasciare tutti i miei incarichi. Risiedo a Caselle dal 1970, anno in cui mi sposai trasferendomi da Torino nella nostra città. Fin dal 1970 ebbi l’onore di conoscere ed apprezzare il fondatore del mensile Cose Nostre, il dottor Silvio Passera, il quale fin dal primo numero mi propose di scrivere notizie relative alla Croce Verde, ente di cui facevo parte come milite a Torino e poi come milite della Sezione di Borgaro, poi divenuta Sezione di Borgaro-Caselle essendo stato il fondatore del sodalizio nel 1975. Una più corposa collaborazione con il giornale è avvenuta negli ultimi tempi e sotto la direzione di Elis Calegari, anche per effetto del maggiore tempo disponibile. Attualmente collaboro - con piacere e simpatia -anche alla stesura di notizie generali, ma sempre con matrice sociale. I miei hobby sono sempre stati permeati da una grande curiosità di tutto ciò che mi circonda: persone, fatti, lavoro, natura, buon umore e solidarietà. Ho avuto modo di conoscere tutta l’Italia, ed è questo il motivo che ora desidero dedicare tempo a “Cose Nostre”.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.