Il Centro Incontro Caselle, dopo la prolungata chiusura della propria sede presso il CEM di via Basilio Bona durante il periodo del lockdown, che aveva coinvolto tutti i centri d’incontro a livello nazionale, era ripartito lunedì 10 agosto. Con molte cautele, dopo aver condiviso la decisione con il sindaco Luca Baracco e l’assessora Angela Grimaldi. Una riapertura solo pomeridiana, con orario dalle 15 alle 18,30, poi diventato 14-17,30 da metà settembre. In questa prima riapertura si era puntato in particolare all’utilizzo dello spazio esterno e dei campi di bocce, ove l’attività ludica e sportiva poteva essere svolta in sicurezza senza le restrizioni che comporta invece l’utilizzo degli spazi chiusi. Ora però si avvicina la brutta stagione, meno propizia all’utilizzo degli spazi all’aperto. Siamo andati in via Basilio Bona per sapere come ci si sta attrezzando.
Ci accompagnano il presidente Ambrogio Martufi e il vice-presidente Flavio De Agostini. All’ingresso del circolo, la misurazione della temperatura corporea, la sanificazione delle mani e il tavolino per la registrazione delle presenze quotidiane: mediamente una trentina i soci presenti. Nella prima sala, quella più grossa, è ritornato il gioco delle carte, ma con alcune accortezze. Non più i tavolini singoli, ma ogni postazione di gioco ha due tavolini affiancati, con i quattro giocatori, disposti agli spigoli, per assicurare il distanziamento. Ovviamente tutti con le mascherine.
Nella saletta più piccola a fianco, sta lavorando un ozonizzatore, comprato in condominio con UNITRE. Al termine dell’orario di apertura, sarà man mano spostato negli altri locali.
“Tre settimane fa – ci spiega Martufi – noi con Unitre abbiamo avuto un incontro con l’Assessora Grimaldi qui sul posto. Abbiamo fatto richiesta di poter disporre in maniera continuativa del Salone del CEM, in maniera da avere la possibilità di accogliere più persone. Se il Comune ci conferma il benestare, con Unitre che deve effettuare i laboratori ci coordiniamo per gestire gli orari”.
“Attività esterne?” chiediamo. Martufi ci mostra, nostalgico, il grande tabellone con le foto delle tante gite degli anni passati. “Per il momento, niente. Domenica 11 ottobre c’è la manifestazione, a San Damiano d’Asti, per festeggiare i 30 anni del CIP (Centro Incontro Piemonte), di cui siamo soci fondatori. In altri momenti avremmo fatto il pullman. Adesso ci dobbiamo accontentare di mandare una rappresentanza di quattro persone”.