La nuova frontiera del retail punta sulla tecnologia biometrica, è l’ultima trovata di Amazon che ha ideato un nuovo sistema di pagamento senza carte o scambi di denaro; basta il palmo della mano per pagare un qualsiasi oggetto acquistato nei negozi di Amazon GO. È una notizia apparsa recentemente su tutti i giornali che non manca di suscitare stupore e sgomento e ci proietta in un attimo verso una nuova Era.
Se oggi siamo sommersi di carte, tessere e documenti – io personalmente ho un portafogli, un portadocumenti, un portatessere e un borsellino per la moneta, ogni transazione è tutto un cerca e rovista nella borsa: apri-chiudi il portafogli, ricorda il pin di quella o quell’altra carta, una tragedia! – a breve non avremo possibilità di sbagliare, tutta la nostra vita sarà rinchiusa in un palmo di mano.
Ad aprire le danze nel 2015 era stata Apple, con il sistema Touch ID (lettore di impronte digitali) che a partire dall’iPhone 6 ha sancito un legame indissolubile tra dispositivo e utente non solo per il riconoscimento e l’accesso al sistema, ma anche quando si tratta di autorizzare transazioni digitali. Oggi è Amazon che ci investe, ideando Amazon One, un sistema studiato per semplificare le attività quotidiane eliminando i passaggi di carte o di moneta e escludendo quindi, qualsiasi tipo di contatto. Un sistema nato quindi, con l’idea di velocizzare le operazioni di pagamento per il puro scopo di risparmiare tempo, che però, manco a farlo apposta, si presenta in un momento propizio, in cui per ovvi motivi sanitari siamo costretti a stare distanziati e ogni occasione di contatto crea inevitabilmente ansia e preoccupazione.
Ma vediamo come funziona il pagamento con il palmo della mano…
Come tutte le cose che funzionano se non sono troppo complicate, il sistema di Amazon One richiede solo pochi secondi per registrarsi ed è accessibile anche a chi non ha un account attivo. Ecco quali sono i passaggi da seguire
- inserire la propria carta di credito
- passare il palmo della mano sul dispositivo e seguire le istruzioni per associare quella carta all’esclusiva firma del palmo creata per l’utente tramite la tecnologia di intelligenza artificiale di Amazon
- decidere se registrare solo un palmo o entrambi
- Una volta che si è registrati, per utilizzare Amazon One per accedere ai negozi Amazon Go, bisognerà solamente passare il palmo della mano sopra il dispositivo Amazon One all’ingresso per circa un secondo.
Questa tecnologia che per il momento è disponibile solo nei due negozi di Seattle (sede dell’azienda americana) sarà presto disponibile in tutti i punti vendita Amazon GO sparsi per il mondo. Sembra inoltre che l’azienda “punti anche ad offrire il servizio anche a terze parti come rivenditori, stadi ed edifici per uffici in modo che più persone possano beneficiare di questa facilità e comodità in più luoghi”.
Potendo riconoscere la morfologia umana, l’applicazione delle tecnologie biometriche desta oggi ancora una certa preoccupazione, ponendo importanti interrogativi sulla tutela dati personali e privacy.
Ma Jeff Bezos assicura che il servizio è progettato per essere assolutamente sicuro, in quanto utilizza degli algoritmi e hardware personalizzati in grado creare una firma unica e inimitabile, ma soprattutto garantisce che è possibile cancellare automaticamente le immagini sul dispositivo di pagamento di Amazon One un attimo dopo la transazione.
Ma se PIN e password possono essere cambiate con la stessa semplicità con cui possono essere dimenticate, i connotati fisici (retina, impronte digitali, voce, battito cardiaco e lineamenti del viso) non possono essere alterati. Vi lascio immaginare cosa succederebbe nel momento in cui questi dati inalterabili finissero nelle mani sbagliate.
La tecnologia comunque sta facendo passi da gigante in questo campo e gli esperti assicurano che per eludere tutti questi problemi e dissolvere ogni dubbio la soluzione è rinchiusa nella logica del Blockchain. Tecnologia con un sistema di autorizzazione di accesso ai dati di tipo distribuito e con la creazione di identità decentralizzate grazie all’approccio multisignature, in questo modo vengono infatti meno tutti i problemi che affliggono e affliggeranno sempre lo storage tradizionale.
Enrica Munì