Le statistiche sui decessi per Covid non sono rese pubbliche a livello di singolo comune. Fa però veramente impressione il dato che andiamo a leggere su Cose Nostre di gennaio, nella pagina che riporta i dati dell’anagrafe casellese di dicembre: 35 i decessi, con i nomi e cognomi. Una vera e propria “strage”, rispetto alla media ante-Covid, che era di 10-12 morti al mese. Una stima indicativa delle morti da imputare (direttamente o indirettamente) al Covid, è quindi facile da fare. A dicembre un triplicamento dei decessi. Alla faccia dei negazionisti! Già il mese prima, novembre 2020, era stato pessimo, con 24 casi: il doppio del normale. La seconda ondata di Covid si sta dimostrando quindi molto più letale della prima, quando a Caselle avevamo avuto la punta di decessi ad aprile, con 19 eventi complessivi.
Per quanto riguarda il dato degli “attualmente positivi”, il valore con cui si inizia il 2021 è di 58 casi; la Protezione Civile di Caselle aggiorna quotidianamente il dato sulla sua pagina Facebook, ma quello non sembra aver più voglia di scendere: per tutto il mese di gennaio oscilliamo a Caselle fra 50 e 60. L’origine di questi contagi è spesso nell’ambito domestico, con più nomi nella stessa famiglia, come ci confermano in Protezione Civile, dove hanno la lista dei nominativi con cui tengono i contatti per far fronte a eventuali necessità di aiuto.
Sembra invece essersi risolto a Caselle il focolaio RSA: Il giorno dopo l’Epifania arriva infatti la buona notizia dal Nuovo Baulino che tutti gli ospiti si sono negativizzati. A inizio dicembre nella struttura si era arrivati a una novantina di casi negativi, con molti ricoveri e decessi. Alla Vigilia di Natale i positivi erano 18. “Ora siamo rientrati nella normalità, e possiamo prevedere anche qualche nuovo ingresso” dichiara ai media il titolare della RSA ing. Fiore Mazza.
“Noi ci siamo vaccinati, ora tocca a voi”. Con questo slogan il 15 gennaio il dottor Stefano Dinatale – medico di famiglia casellese – e una ventina di diversi suoi colleghi del territorio (fra cui a Caselle Anna Maria Campisi e Chiara Sanfilippo Ceraso, a Borgaro Stefania Pilati, Andrea Mascherpa e Damiano Degiorgio, a San Maurizio Francesca Schellino e Daniela Crusiglia , a Leinì Giulia Battistoni e Elisa Lomater) hanno avviato una campagna informativa sui social per rassicurare tutti i loro pazienti, indecisi sul fare o meno il vaccino contro il Covid-19, sulla bontà della scelta e sull’utilità del farmaco. Qualche giorno dopo, il 19 gennaio, giunge notizia della sottoscrizione, prima in Italia, di un accordo fra la Regione Piemonte e le rappresentanze sindacali dei medici di famiglia. Operativamente, i medici entreranno in azione non appena sarà disponibile il vaccino Astrazeneca, o altro con analoghe caratteristiche, che consenta modalità di conservazione in normali frigoriferi, compatibili con la somministrazione anche a domicilio, oltre che in ambulatorio. Come target degli assistiti da coinvolgere, in una prima fase si pensava alle persone in età avanzata, in primo luogo ultraottantenni, e alle persone non deambulanti già seguite presso il proprio domicilio. Ma poi arriva notizia della raccomandazione AIFA a utilizzare il vaccino Astrazeneca nella fascia di età 18-55 anni. Il piano delle vaccinazioni ripiomba nell’incertezza.
Per contrastare le conseguenze economiche della pandemia, l’amministrazione comunale il 14 gennaio delibera l’esenzione dal pagamento del canone di occupazione suolo pubblico per bar, ristoranti e mercatali per tutto il primo trimestre del 2021.
Continua, anche nel mese di gennaio, l’impatto della pandemia sugli eventi pubblici e di socialità: la festa di Sant’Antonio Abate, molto cara alla comunità agricola casellese, si svolge senza sfilata dei trattori, benedizione dei mezzi e degli animali e il successivo momento conviviale; si salva solo la benedizione dei labari nella messa delle 10,30 in Santa Maria, con Giovanni Verderone che legge la Preghiera dell’Agricoltore. Cerimonia contenuta e senza presenza di pubblico per la commemorazione annuale dell’uccisione dei cinque partigiani al Prato della Fiera: l’appuntamento si svolge sabato 6 febbraio davanti alla lapide di piazza Mensa con sindaco Baracco e la presidente della sezione casellese Giusy Chieregatti per l’ANPI. (continua)