Dopo alcuni mesi di silenzio, sul progetto del Caselle Open Mall torna a rilasciare dichiarazioni Giuseppe Roveda, amministratore delegato della società milanese Aedes, titolare delle autorizzazioni tramite la controllata SATAC. Queste dichiarazioni avvengono, non a caso, nei giorni di fine febbraio. Lunedì 22 febbraio, infatti, per la società, quotata alla Borsa di Milano, è partita una delicata operazione di aumento di capitale, con il periodo di sottoscrizione esteso fino all’11 marzo. Le dichiarazioni di Roveda sono quindi rivolte alla platea degli investitori, per rassicurarli sulla bontà del progetto, in un momento evidentemente critico per l’emergenza pandemica.
“Vogliamo rafforzare il patrimonio e recuperare risorse per avviare nuovi investimenti”, dichiara a Websim il 24 febbraio Roveda, “in questo modo andremo anche a dare una mano al conto economico, e punteremo sul completamento del Caselle Open Mall, progetto commerciale di ultima generazione prossimo all’aeroporto internazionale Sandro Pertini di Torino, che si prevede aprirà le sue porte al pubblico entro la fine del 2024”.
Prosegue poi Roveda, a proposito dei grandi parchi commerciali di qualità: “Con il denaro raccolto in aumento di capitale andremo a investire su questo settore, che secondo noi è bistrattato dal mercato. Inoltre, metteremo nuove risorse sullo sviluppo del centro commerciale di Caselle, che aveva avuto un’ottima risposta di commercializzazione prima del Covid. È un progetto che abbiamo tenuto in stand by per 12 mesi in attesa che la situazione migliorasse, ma adesso la nostra intenzione è riprendere con l’attività di commercializzazione”.
Gli stessi concetti sono ripresi, il 28 febbraio, in un articolo nella pagina dedicata all’economia del Corriere, che così titola l’intervista a Roveda: “Niente paura: negozi e outlet rendono ancora. Aedes pronta ad investire”. Anche il Corriere riporta, come data presunta per l’apertura al pubblico del Caselle Open Mall, la fine del 2024.
Veniamo a date più vicine, e quindi più controllabili. Mercoledì 31 marzo, quindi a brevissimo, scade il periodo di sospensione dei permessi a costruire già rilasciati. Tale periodo di sospensione era stato concordato, fra Aedes e Comune di Caselle, a giugno dello scorso anno, per consentire l’adeguamento del progetto del COM alla nuova situazione creata dalla crisi pandemica. Dal 31 marzo 2021, venendo meno la sospensione, ripartirebbero i termini per:
- l’inizio e la conclusione dei lavori;
- i pagamenti delle rate del contributo di concessione ancora pendenti (tre rate da 1,5 milioni circa cadauna).
Per concludere, l’osservazione di cosa succederà nelle prossime settimane, a valle del 31 marzo, sembrerebbe quindi fondamentale per capire il destino del COM. In particolare, la ripresa dei pagamenti al Comune degli oneri concessori e l’avvio effettivo dei cantieri saranno la cartina di tornasole per capire se alle intenzioni espresse dalla società milanese seguiranno i fatti.