Aria di festa nel cortile di Cascina Nuova a Borgaro presso la sede del C.I.S. – “Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali”.
Tanto improvvisa, quanto gradita, la notizia che dalle nove del mattino sarebbero iniziate le vaccinazioni degli assistiti da questo Centro che comprende anche il bacino casellese.
L’assistenza sanitaria non poteva mancare, prestata appositamente e con comodità logistica, dalla Croce Verde Torino Sezione di Borgaro-Caselle, che ha sede negli stessi locali dove si trova anche il C.I.S..
Un apposito equipaggio era dedicato in esclusiva e per tutto il tempo delle operazioni di inoculazione, pronto a supportare, qualora fosse stato necessario, i medici, gli infermieri e gli assistenti che con precisa cadenza si prodigavano perché la macchina organizzativa mantenesse i suoi ritmi. Ritmi mantenuti fino al termine delle circa ottanta dosi di vaccino: tutto regolare, nessuna difficoltà clinica segnalata, ma tanta serenità in più in questi pazienti più fragili e nei loro assistenti e famigliari.
Particolare significativo, la presenza di semplici cittadini borgaresi, che offrivano la colomba pasquale agli ospiti, in segno ben augurale.
Questo un gran bel segnale di un’Italia e di due città come Caselle e Borgaro che vogliono ripartire e lo vogliono fare giustamente privilegiando le fasce più fragili.
“Il C.I.S. proseguirà la sua opera di vaccinazione anche nei giorni successivi al 30, in tutte le zone dove sono presenti, fino ai Comuni più lontani della valle di Lanzo”, ci diceva un addetto al servizio di controllo, mentre la responsabile della Croce Verde locale affermava che “dove richiesto, si cercherà di garantire l’assistenza anche per altri punti vaccinali su Borgaro e Caselle”.