Pasqua casalinga. Passeggiate consentite ufficialmente solo fra le “quattro case”. Passo per Via Carlo Cravero, che prende sempre più forma nella sua eleganza finale; svolto a sinistra in via Circonvallazione diretto in piazza Falcone: qualche giovane ben distanziato (complimenti, non prendiamocela sempre con loro)che chiacchiera, nessuna coda al chiosco dell’acqua… mi disseto, ma vengo colpito da parecchie famigliole: bimbi in bicicletta, nonni che procedono verso Via Dante Alighieri.
Anche io, incuriosito, seguo quel flusso.
Nel procedere chiedo se sia successo qualche fatto funesto, perché si sa, la curiosità corre anche quando ne potrebbe farne a meno.
Una bimba, con la sua immensa gioia, mi guarda come per rimproverarmi e mi dice:”Andiamo a vedere lo zoo” e scappa via pedalando e cantando una canzoncina che dice più o meno così: “Lui ci parla con gli occhi e dice molto di più…”.
Così, seguo anch’io quelle persone e percorro tutta la via Dante Alighieri ed ecco la sorpresa: un piccolo zoo compare ai nostri occhi.
Un bel recinto, una capannina al centro e all’interno due asinelli, due pecore gonfie di lana e ….magica una zebra, elegante nel suo mantello bianco-nero.
Sarà il suo proprietario un tifoso della squadra che porta quei colori?
Che sia così o meno, è la gioia di quei bambini che in bicicletta mi avevano preceduto.
Mamme e papà, nonni con qualche borsa di erba fresca, qualche carota per gli asinelli…
Una Pasqua casalinga, senza le gite fuori porta, ma riscoprendo un po’ di Caselle e anche lo “zoo nostro”.
Grazie a chi anonimamente e gratuitamente ci offre queste pennellate di felicità, e grazie a quel papà e a quella mamma che hanno insegnato alla bimba quella frase: ”Lui ci parla con gli occhi e dice molto di più…”.
Tornato a casa mi collego ad internet per una ricerca sulle parole pronunciate dalla bimba e scopro che appartengono alla canzone “L’asinello Nunù” dello Zecchino d’oro.
Dietro quelle parole c’è tutto un mondo di sogni: coltiviamoli con quei bimbi, loro hanno molto da insegnarci.
Questo e tanto di più ci offre “il paese dalle ombre veloci”: cerchiamole per scacciarle e sorridiamo alla vita.