Ciao, Luigi!

La scomparsa di Luigi Chiabotto, il nostro Mario Rigoni Stern

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2014
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Un altro amico ci ha lasciato. Nuovamente tempo di lacrime.
Luigi Chiabotto non è più. Da tempo era tormentato da malattie che mai avremmo voluto aggredissero un uomo buono, un galantuomo par suo.
Storico collaboratore di “Cose Nostre” – l’uomo del meteo che mese dopo mese ci inviava, dalla micro stazione del “suo” Gallo Grosso, la cascina dov’è sempre vissuto, le annotazioni relative a ciò che Giove Pluvio aveva voluto non voluto regalarci -, è stato colui che per decenni ha tenuto una rubrica fissa, rammentandoci statistiche e i cambi climatici dei quali aveva per primo vaticinato la pericolosità, corroborato dall’evidenza dei fatti dal lui studiati e ristudiati.
È stato un “hombre vertical”, che ha profondamente amato Caselle, la nostra Pro Loco come pochi hanno saputo fare.
Il suo amore più grande però è sempre stato la terra, e per questo speriamo che gli sia ora particolarmente lieve.
Sì, la terra, intesa in ogni sua declinazione: quella contadina; quella che più d’ogni altra cosa andava amata e rispettata; quella che gli rapivano cementificando sempre più.
Luigi, come amavo raccontarlo, era il mio, il nostro Mario Rigoni Stern. Al cospetto di Dio e degli uomini, tutto ciò che era amore per la natura gli apparteneva, capace di emozionarsi per i cristalli di galaverna, o per gli sciami di volpacchiotti che venivano a danzargli attorno al trattore in certe sere d’estate, quando l’aria sa di fieno, di grano e di meliga che sta crescendo, dove tutto è sereno e puro.
Ne ho conosciuti pochi come lui, fieri di essere nobilmente attaccati alle zolle, di appartenere alla terra e di farne di questa paradigma di un’esistenza intera.
Quand’era gagliardo e giovane, con Giovanni Verderone e tanti altri agricoltori nostrani e della penisola, fu protagonista partecipe dell’avventura del Club 3P, che aveva come slogan “Provare, Produrre, Progredire”, e questo è stato il mantra della sua vita, perché Luigi Chiabotto è stato un innovatore nella coltura/cultura dei nostri campi.
Consigliere Comunale, perché Caselle doveva essere amata anche attraverso l’impegno politico, Luigi nel corso della sua vita non ha mai smesso di essere lucido lettore di quanto gli stava capitando attorno. E non è che gli piacesse tanto come questo mondaccio stava involvendo, sfregiando il suo “ mondo piccolo”, infischiandosene del danno creato a clima e natura.
Dire che un po’ di Luigi sarà sempre con noi è riduttivo: lui sta a pieno titolo con le persone più care. Sarà duro riprendere le “cena della piegatura” del nostro amato giornale senza provare un brivido nel vedere la sua solita sedia irrimediabilmente vuota.
Addio Luigi, il fieno , la meliga in fiore quest’anno avranno un altro profumo, quello delle cose che con te abbiamo perduto.
Con l’affetto che hai conosciuto
Elis

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L’Associazione Turistica Pro Loco di Caselle Torinese, la redazione del giornale “ Cose Nostre” si uniscono al cordoglio della famiglia Chiabotto per la perdita del carissimo Luigi, uomo vero e raro.

 

Il ricordo di Giovanni Verderone

Caro Luigi, sicuramente molti ti ricorderanno come “il meteorologo Casellese”, che mensilmente ci informava sull’andamento climatico con estrema precisione e farcendo la tua analisi con aneddoti frutto della tua esperienza e minuziosità.
Per chi come me ha avuto la fortuna di averti da sempre come grande amico e collega, non mi è difficile ricordare il tuo percorso professionale messo sempre a disposizione di tutti.
Con la tua caparbietà negli anni ‘58/’60 sei riuscito a coinvolgere tutti i giovani agricoltori di quel periodo a formare il gruppo “Giovani Agricoltori”.
Erano i momenti in cui l’agricoltura doveva modernizzarsi, impegnandosi per progredire e tu, da grande esperto e tecnico, hai saputo mettere al servizio la tua grande capacità d’equilibrio nei rapporti umani, valorizzando il confronto, ponendo sempre stima e fiducia al primo posto.
Vorrei scrivere un diario di tutti quegli anni passati assieme, ma sarebbe noioso ricordare i viaggi in Olanda, Francia, Spagna allo scopo di arricchire il bagaglio di esperienze.
Voglio conservare tutti questi ricordi, che mi hanno accompagnato e mi rimarranno per sempre.
Gli agricoltori hanno perso un saggio consigliere, per me un collega illuminato e un grande amico.
Con l’augurio di poter fare tesoro della tua esperienza, che generosamente ci volevi trasmettere, con commosso ricordo…“Ciau Ginetu”.

Un ultimo abbraccio
Giovanni Verderone

Un pensiero di Mauro Giordano

Voglio ricordare l’uomo, l’amico, l’agricoltore, l’imprenditore, lo studioso e appassionato di meteorologia.
Indimenticabile la sua rubrica, “Meteo Nostro”, che per anni ha accompagnato ogni numero di Cose Nostre, tanto da ricevere i complimenti da scienziati di fama mondiale, quali Luca Mercalli.

Ciao Luigi, ti ricorderò per la tua ironia, quella che caratterizzava il nostro saluto domenicale alla prima messa.
La tua fede nel Signore ti porterà certamente a godere il cielo che tanto hai amato per l’eternità.

Mauro Giordano

Il saluto di Giuliana Vormola

Ci siamo conosciuti parecchi anni fa, ai tempi in cui ci occupavamo della manutenzione del giardino del vecchio Baulino. Ci portava un” tamagnun” di concime gratis: una faticaccia, ma le nostre rose erano spettacolari.
Così era, raro vederlo “in parata” ma se c’era bisogno era sempre disponibile, con la concretezza e la solidità dello spirito contadino.
Una delle persone migliori che abbia mai conosciuto, con quel sorriso sempre aperto, educato. Un grande esempio.
Alla dolce signora Anna, sua moglie, e a tutta la famiglia il ricordo del prezioso tempo trascorso insieme: possa riempire almeno in parte il vuoto del nuovo tempo.

Giuliana Vormola

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Elis Calegari
Elis Calegari è nato a Caselle Torinese il 24 dicembre del 1952. Ha contribuito a fondare " Cose Nostre", firmandolo sin dal suo primo numero, nel marzo del '72, e, coronando un sogno, diventandone direttore responsabile nel novembre del 2004. Iscritto all' Ordine dei Giornalisti dal 1989, scrive di tennis e sport da sempre. Nel corso della sua carriera giornalistica, dopo essere stato collaboratore di prestigiose testate quali “Match Ball” e “Il Tennis Italiano”, ha creato e diretto “Nuovo Tennis” e “ 0/15 Tennis Magazine”, seguendo per più di un ventennio i più importanti appuntamenti del massimo circuito tennistico mondiale: Wimbledon, Roland Garros, il torneo di Montecarlo, le ATP Finals a Francoforte, svariati match di Coppa Davis, e gli Internazionali d'Italia per molte edizioni. “ Nuovo Tennis” e la collaborazione con altra testate gli hanno offerto la possibilità di intervistare e conoscere in modo esclusivo molti dei più grandi tennisti della storia e parecchi campioni olimpionici azzurri. È tra gli autori di due fortunati libri: “ Un marciapiede per Torino” e “Il Tennis”.

1 commento

  1. Non ho avuto il piacere di conscerTi Luigi Chiabotto (Gineto, che bel!); ma leggendo i ricordi di queste persone, che invece hanno avuto questo privilegio, mi sono commosso e ho provato il rimpianto di non avere avuto questa opportunità.
    Spero di poterTi incontrare in quei campi celesti che Tu hai amato.
    Michele P.

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