Nonostante le restrizioni ancora in atto a causa della pandemia, l’aeroporto di Torino, archivia il mese di agosto con un benaugurante segno positivo (riferito ovviamente al tragico 2020), per quanto riguarda il traffico passeggeri.
Sono state proprio le destinazioni nazionali che hanno fatto segnare l’aumento maggiore dei passeggeri, con 224.692 transiti, mentre lo scorso anno erano stati 158.821, con un incremento del 41,5%. Questo forte aumento è avvenuto a causa delle restrizioni verso mete estere, quindi gli italiani per le vacanze hanno scelto di preferenza le località nazionali.
Il mese di agosto il nostro scalo ha movimentato in totale 310mila passeggeri tra nazionali ed internazionali che si riavvicinano a quelli del 2019: nello stesso periodo pre-Covid, l’aeroporto aveva registrato 318mila passeggeri, mentre l’anno scorso erano stati poco più di 170mila.
Le località più gettonate sono state come sempre la Sicilia, la Sardegna, la Calabria e la Campania, risultando la Città di Catania la più gettonata con 46.729 passeggeri con un incremento del 70,8% rispetto al 2019 con 27.362 passeggeri. La seconda è Palermo seguita da Olbia, Cagliari, Bari, Lamezia Terme, Napoli, Roma, Alghero.
Il traffico per Roma, con solo 12.045 passeggeri (-62,7% sul 2019 con 32.298 passeggeri), è stato penalizzato dal sistema ferroviario dell’Alta Velocità, ma soprattutto dalla scarsità dei voli operativi della travagliata ex compagnia di bandiera, che da ottobre opererà come ITA, noleggiando in prima battuta gli aerei della ex Alitalia. Ma per ora è meglio non addentrarci in questo ginepraio, lo faremo nei mesi a venire.
Secondo gli ultimi dati dellAssaeroporti, nei primi sette mesi del 2021, Caselle a movimentato 706.785 passeggeri (-18,8% sul 2019 ante pandemia), mentre la media nazionale viaggia con un -14,1%, quindi tutto sommato lo scalo non ha subito grossi contraccolpi. Al momento è difficile far meglio, ma anche per Caselle ci auguriamo che la situazione possa quanto prima migliorare.
Cauto ottimismo nel trasporto aereo
La stagione estiva delle grandi vacanze volge ormai al termine e, con il mese di settembre, il settore del trasporto aereo, inizia a valutare le problematiche dei mesi a venire in quanto il periodo pandemico non è ancora del tutto finito.
Se ritorniamo indietro di un anno, proprio in questo periodo, ci accorgiamo che il 2020 è stato particolarmente severo, mettendo le compagnie aeree, e di conseguenza gli aeroporti, dinnanzi ad una pesante realtà negativa.
Nonostante l’offerta di tariffe molto vantaggiose, il crollo del traffico è stato impietoso, causato dal notevole calo della domanda che si è protratta per oltre un anno fino al mese di maggio di quest’anno. Ad essere maggiormente penalizzati, e lo sono ancora, sono stati i viaggi a lungo raggio, per via delle restrizioni delle diverse nazioni a causa del Covid-19, che ancora oggi bloccano o limitano gli spostamenti.
Purtroppo l’industria del trasporto aereo risentirà ancora per parecchio tempo di questa situazione e, con ogni probabilità, sarà anche l’ultima ad uscirne, lasciando dietro di sé una scia negativa di fallimenti, sospensioni e/o chiusure ma, soprattutto una miriade di licenziamenti.
Comunque bisogna dare atto che la stagione estiva del 2021, tutto sommato ha dato segni positivi specialmente per quanto riguarda i voli a corto e medio raggio, verso località e città turistiche di richiamo.
Fortunatamente il nostro Paese ha in parte beneficiato dall’uscita delle restrizioni che nel primo periodo dell’anno erano ancora in vigore, consentendo così gli spostamenti con più tranquillità nonostante ci siano regole da eseguire a causa della pandemia.
Le compagnie aeree, in special modo le agguerritissime low-cost, che ben sapevano cosa sarebbe successo, già dai primi mesi dell’anno hanno ampliato le offerte di voli adottando sistemi per attirare la clientela, ben lieta di poter nuovamente recarsi nelle località prescelte per le vacanze.
Grazie ad una severa politica nel contenere i costi (alle volte a scapito di alcuni servizi), a fatto sì che ne abbia infine beneficiato tutto il comparto del trasporto aereo.
I dati di questi primi mesi del 2021 sono comunque migliori rispetto a quelli dello scorso anno (l’anno peggiore in assoluto del trasporto aereo), grazie all’imponente sistema venutosi a creare per quanto riguarda la somministrazione dei vaccini a cui anche l’aeroporto di Caselle ha dato il suo ammirevole contributo.
Nonostante vi siano ancora perplessità e in certi casi ostruzionismo, le istituzioni stanno svolgendo un grosso lavoro per il bene della popolazione, tutta, con azioni di convincimento che fortunatamente di stanno rivelando assai positive.
L’unico problema che ancora riguarda un po’ tutti è la variante “Delta” della pandemia, che potrà creare nuove restrizioni, cosa che sinceramente non ci auguriamo. In caso contrario il trasporto aereo sarà nuovamente in sofferenza. Sarebbe impensabile una nuova chiusura come avvenuta alla fine del 2020. Una catastrofe immane.
Al momento attuale le previsioni dei prossimi mesi stimano un 40% della capacità riferita al 2019, l’anno prima del Covid-19, ma come conferma Carsten Spohr, ceo della Lufthansa, questa percentuale sarà comunque il doppio dello scorso anno.
Visto sotto questa ottica è già un buon successo da parte di tutte le compagnie, i governi, gli aeroporti e gli operatori turistici, a cui si deve aggiungere tutta la logistica che permette al mondo aeronautico di svolgere al meglio le varie competenze, il tutto a beneficio di chi viaggia.
Non bisogna illudersi ma la stagione invernale che ormai bussa alla porta, sarà ancora assai “gelida” in fatto di domanda specialmente per il settore destinato al turismo della neve, i “charter della neve” che da anni si vedevano sempre più numerosi.
E proprio grazie ai voli invernali che il nostro scalo spera di riprendersi una buona fetta di passeggeri, dopo il nefasto azzeramento della stagione 2020-2021. Al momento non ci sono ancora dati ufficiali (non sarebbe male saperne di più proprio da parte della Sagat), ma a quanto pare sembra che siano già in programma diversi voli, alcuni già confermati, altri in fase di trattativa; tutto dipenderà dalla mobilità delle persone.
Se per i voli a corto e medio raggio, vi sono segnali positivi, purtroppo è il settore dei lunghi viaggi che è ancora parecchio in sofferenza anche perché da parte di alcune importanti nazioni come gli Stati Uniti, Cina, Asia-Pacifico le restrizioni si fanno ancora sentire mettendo le compagnie aeree in grande sofferenza.
Ottimismo da parte delle compagnie europee
Se ci soffermiamo sul sistema di trasporto aereo europeo, le più grandi compagnie aeree come la Air France-KLM, il Gruppo Lufthansa, la IAG (International Airlines Group), la Ryanair, la easyJet, la Wizz Air, hanno stimato che nel terzo trimestre dell’anno in corso, saranno in grado di poter operare al 73% della capacità.
È pur vero che in molti casi vi è stata una richiesta di una revisione dei programmi ma ciò ha comportato solo benefici a lungo termine.
Di riflesso, saranno possibili nuovi incrementi dei voli e, se alziamo gli occhi al cielo in questi ultimi mesi si è notato un aumento degli aerei chi ci sorvolano, dando a tutti un senso di fiducia nel futuro. La strada è ancora lunga ma si arriverà prima o poi alla fine del tunnel.
I voli dalla spagnola Alba Star hanno riportato a Torino gli alpini impiegati a Beirut
Ecco l’Airbus A.320 della Volotea, ancora con la colorazione del precedente proprietario. Il 25 luglio, decollato per Alghero, è stato investito subito dopo da una violenta grandinata. L’aereo, che ha riportato danni fortunatamente non gravi al muso e ai vetri della cabina di pilotaggio, ha proseguito in volo a bassa quota fino sulla Corsica, dove poi è stato fatto deviare per Verona, dove la Volotea ha le proprie officine per la riparazione.
Ritrovo Aerei Storici all’Aeritalia
Sabato 4 settembre, al campo volo dell’Aeritalia, sede dell’Aero Club Torino, con la partecipazione di oltre 15 aerei, oltre ad un elicottero, si è svolto un ritrovo di aerei storici, una prima assoluta per il sodalizio torinese, anche se ogni tanto qualche velivolo storico lo si vede transitare.
Il raduno è stato organizzato dal “Historical Aircraft Group Italy”, con la collaborazione dell’A.C. Torino. Gli aerei e loro equipaggi sono arrivati da alcune regioni italiane, e il giorno dopo alcuni di essi si sono poi riuniti all’aeroporto di Biella Cerrione.
Lo splendido DH.82-A Tiger Moth DE-486 (I-BANG) costruito nel 1944
La mascotte è stato un bellissimo biplano inglese, il De Havilland DH-82A Tiger Moth, nella mimetica militare inglese, che ha entusiasmato non solo a terra ma anche in volo i presenti accorsi numerosi.
Non si è trattato di una manifestazione ma di un ritrovo di appassionati, piloti e non, che periodicamente in Italia o all’estero si ritrovano a questi raduni come succede con le auto o moto d’epoca. Data la carenza di manifestazioni aeree in Piemonte, specialmente a Torino, ci auguriamo che questo piccolo “ritrovo” possa ripetersi nel prossimo futuro, e magari con un numero maggiore di partecipanti.
Il Piper J-3C-65 Cub (I-CERL), che negli anni ‘60 faceva base presso lo scomparso aeroporto di Cerrina (Bruino).