Ormai è chiaro. Sta arrivando l’ondata. I primi segnali nei mesi scorsi, ma ora si avvicina sempre più. No, non è il Covid, è l’ondata d’affetto con cui i politici locali attualmente in maggioranza ci travolgeranno.
Molti sono spariti per anni, altri hanno badato a certi interessi, qualcuno si è creato un gruppo di gregari pronto a tutto. E stanno arrivando. Si candidano. Ti cercano. Persino alcune Associazioni (vecchie e soprattutto nuove) si prodigano per sponsorizzare questo o quel candidato (sempre i soliti, così sperano di mantenere inalterati i privilegi). Insomma è iniziata la Campagna Elettorale 2022. Roba da chiedere il trasferimento il più lontano possibile.
Eppure si potrebbe restituire finalmente Caselle ai cittadini, e strapparla dalle mani dei gruppuscoli autodefiniti “di potere”. Sono quelli che dicono di comandare. Basta non votarli.
Anche perché i risultati di questa amministrazione comunale sono sotto gli occhi di tutti. Non solo non è stato fatto niente, ma quel poco che ancora rimaneva è andato via via perdendosi. Nessun punto del programma elettorale di 5 anni fa è stato realizzato.
Ora in maggioranza litigano, si fanno i dispetti, e si vede chiaramente persino da come si sono svolte le manifestazioni del Settembre Casellese. Non una che abbia avuto successo. Perché? Perché i gruppi di amici di un aspirante non vanno di sicuro a portar pubblico alla manifestazione di un avversario. In un continuo spiare le mosse altrui, dimenticano che lo scopo primario sarebbe quello del bene pubblico.
E se questo avviene per una corsetta per bambini, o per un cinema in piazza, figuriamoci cosa accade quando si tratta di argomenti più importanti. Di decisioni strategiche per il futuro della città.
Ad esempio. Si sono messi in testa che il quartiere Cit deve essere abbattuto e ricostruito.
Fanno riunioni, presentano il plastico del progetto, dicono che sarà tutto bellissimo. Costo? 50 milioni di euro, centesimo più, centesimo meno.
Tempistiche? Teniamoci forte: 15 mesi. Sì, meno di un anno e mezzo per abbattere e ricostruire un complesso di quasi 170 appartamenti. E nel frattempo bisogna spostare tutti gli inquilini altrove. Masserizie, bambini, cani e gatti compresi.
Mi pare davvero fattibile, nella città delle aree Ata, che sono lì da 25 anni, del restauro della vecchia stazione, 20 anni, della ricostruzione del vecchio Baulino, 10 anni. O no?
Se ne è parlato ampiamente nel Consiglio Comunale del 30 settembre, ed ai dubbi che ho posto in merito alla vicenda, mi è stato risposto che “voglio fare un processo alle intenzioni del Cit”. No, niente di tutto ciò. Voglio evitare che ci prendano in giro ancora una volta.
Bisognerebbe porre un limite a quello che si può dire in campagna elettorale. Non si può giocare così con le persone, in questo caso gli inquilini Cit. Molti hanno perso sonno e tranquillità, oltre ai già noti problemi di tutti i giorni. E questo non è giusto.
Attenzione, in questo periodo accade di tutto, e se i prossimi obiettivi di tanto affetto foste voi?
Dott. Andrea Fontana
Caselle Futura