Il saluto di Rosy

Dopo 43 anni di attività, chiude il negozio di maglieria ed intimo in via Torino

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Alla fine, ciò che conta non sono gli anni della nostra vita, ma la vita che metti in quegli anni.
Ed proprio così se pensiamo a quanta energia di vita ha messo Rosy nei 43 anni di attività del suo esercizio, il bel negozio di maglieria, intimo e calze che da sempre siamo abituati a vedere in Via Torino, all’angolo con Piazza Europa, nel cuore del centro storico di Caselle.
Quale signora non si è fermata a guardare almeno una volta le belle vetrine allestite da Rosy, e poi entrare per un acquisto, o anche solo per un’informazione o un consiglio.
Ma, come per tutte le cose, c’è un principio ed una fine: Rosy chiude l’attività.
E così, dal 15 ottobre, un’altra vetrina spenta, e un’altra tesserina del puzzle del commercio di vicinato della nostra città verrà a mancare.
Siamo stati a trovare Rosy nel suo angolo di vita: un negozio antico, con bellissimi stucchi ai soffitti. Ma c’è tristezza negli occhi di Rosy. Ci dice che lascia perché ha maturato la pensione di anzianità e vuole godersi ancora un po’ di anni con le due figliole.
Ma aggiunge che per lei il negozio era come se fosse il terzo figlio, e chiede: “Vorrei tramite Cose Nostre ringraziare tutta la mia clientela. Vorrei raggiungerli uno per uno, e tramite le vostre colonne lo posso fare. Dai clienti ho sempre tratto forza e soddisfazione. Mi sono stati vicini come non mai, in tempi belli e in tempi brutti, come quando, poco tempo fa, un brutto incidente mi costrinse a chiudere per alcuni mesi”. E Rosy aggiunge: “Nel mio negozio venivano fuori storie simpatiche e storie tristi, ma mai un pettegolezzo. Da me non usciva nulla delle tante confidenze che mi facevano le signore che frequentavano il locale”.
Oltre al rapporto umano, fondamentale nel commercio di vicinato è il rispetto del cliente: “Per me è importante non insistere su un prodotto se il cliente non sembra convinto: io vendo per conservare il cliente, non per il tocca e fuggi”.
Buona vita, signora Rosy, e quel po’ di tristezza che abbiamo colto nel corso dell’intervista

volerà via con le ali del nuovo tempo.
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Mauro Giordano
Sono nato a Torino il 23 settembre 1947, dove ho studiato e lavorato in tre aziende del settore servizi fino a tutto il 2005, quando, raggiunta l’età pensionabile ho potuto lasciare tutti i miei incarichi. Risiedo a Caselle dal 1970, anno in cui mi sposai trasferendomi da Torino nella nostra città. Fin dal 1970 ebbi l’onore di conoscere ed apprezzare il fondatore del mensile Cose Nostre, il dottor Silvio Passera, il quale fin dal primo numero mi propose di scrivere notizie relative alla Croce Verde, ente di cui facevo parte come milite a Torino e poi come milite della Sezione di Borgaro, poi divenuta Sezione di Borgaro-Caselle essendo stato il fondatore del sodalizio nel 1975. Una più corposa collaborazione con il giornale è avvenuta negli ultimi tempi e sotto la direzione di Elis Calegari, anche per effetto del maggiore tempo disponibile. Attualmente collaboro - con piacere e simpatia -anche alla stesura di notizie generali, ma sempre con matrice sociale. I miei hobby sono sempre stati permeati da una grande curiosità di tutto ciò che mi circonda: persone, fatti, lavoro, natura, buon umore e solidarietà. Ho avuto modo di conoscere tutta l’Italia, ed è questo il motivo che ora desidero dedicare tempo a “Cose Nostre”.

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