Come noto, lo scorso mese di maggio è partito ufficialmente il complesso iter che porterà il Comune di Mappano a dotarsi di un proprio Piano Regolatore, il primo nella sua giovane storia.
Nel Consiglio Comunale del 14 maggio scorso l’Assessore al Territorio Massimo Tornabene aveva illustrato i contenuti tecnici della proposta di Piano, elaborata dal gruppo di professionisti scelti dall’Amministrazione mappanese. Una proposta dalla forte connotazione “verde”. Emblematico il parametro relativo al “consumo di suolo”, che nel nuovo Piano, rispetto alle previsioni dei quattro PRGC preesistenti, si ridurrebbe di ben 371.000 metri quadrati.
Controcorrente, però, rispetto a questa impostazione generale, era l’indicazione, contenuta nella proposta di piano, di un nuovo svincolo sulla Torino-Caselle, da realizzare all’altezza di via Cottolengo. Ipotesi progettuale che ha suscitato notevole allarme nelle aziende agricole di strada Goretta, per l’ impatto che l’opera avrebbe su un comprensorio di cascine e terreni di elevata qualità produttiva.
Abbiamo intervistato sull’argomento, il 6 novembre, l’Assessore Tornabene.
Innanzitutto, come sta procedendo il cammino iniziale di questo primo PRGC? La vostra decisione di ripristinare la destinazione agricola per le aree Borsetto è stata coraggiosa, ma ha suscitato reazioni molto forti.
Certamente, e ce lo aspettavamo. Quella scelta non è però improvvisata, ma il frutto di tanti incontri che abbiamo avuto in questi anni con i nostri concittadini. Abbiamo avuto anche il plauso di Coldiretti, che ci ha fatto molto piacere. Comunque, il 27 ottobre c’è stato un passaggio molto importante in Regione: si è svolta la conferenza di co-pianificazione, che ha visto la partecipazione di una quarantina di soggetti che avevano ricevuto la nostra proposta tecnica di progetto preliminare e sulla quale si potevano esprimere. Fra questi soggetti, Ministero dei Beni culturali e Ambientali, Regione e Città Metropolitana potevano esercitare il diritto di veto, e non l’hanno fatto. Anzi, Ministero e Regione hanno espresso formale apprezzamento per il nostro sforzo nel contenimento del consumo di suolo. E di questo siamo molto soddisfatti. La Città Metropolitana si è invece mostrata più cauta, per la questione delle aree Borsetto. Da parte sua, l’Unione NET, nell’osservazione che ci ha inviato, ha chiesto esplicitamente di ripristinare, per le aree ex-Borgaro passate a Mappano, la destinazione ad attività produttive che avevano prima. Ma è da quelle aree, che ora sono campagna e che noi proponiamo di ridestinare a destinazione agricola, che deriva la maggior parte di quei 370.000 metri quadri di risparmio di consumo di suolo che costituisce l’aspetto che contraddistingue la nostra proposta di piano.
Relativamente all’allarme suscitato dall’ipotesi di nuovo svincolo sulla Torino-Caselle, cosa ci dice? Sono possibili soluzioni alternative?
Doverosa una premessa. L’impatto del traffico pesante sullo “stradone”, come viene chiamato qui da noi a Mappano l’asse viario di strada Cuorgnè e via Rivarolo, è pesantissimo. In una striscia larga 300 metri per parte, ci sono il 70% della popolazione e il 90% delle attività commerciali e di servizio. Qualcosa va fatto per spostare parte di quel traffico. Se anziché da un nuovo svincolo dalla Torino-Caselle, come noi l’abbiamo disegnato con una linea tratteggiata sulla carta di riepilogo, ci si sposta di 200 metri e si va a completare lo svincolo a quadrifoglio già previsto dal PRGC di Caselle, per noi è un’opzione interessante. L’importante è sensibilizzare la Regione e ottenere il coinvolgimento di ANAS e Ministero Infrastrutture per la realizzazione.
Cosa ci dice relativamente all’altra osservazione delle aziende agricole di strada Goretta sulla modifica delle classi di pericolosità idrogeologica, e sui maggiori vincoli che ne conseguono?
Senza troppo entrare nel tecnico, per i terreni a nord di strada Goretta confermo il no a nuove edificazioni, mentre invece c’è apertura e sosterremo attività di recupero dell’esistente.
Quali sono ora i passi successivi di avanzamento dei lavori per questo Piano Regolatore, e con quali tempistiche?
A fronte della nostra proposta tecnica di progetto preliminare, abbiamo ricevuto 65 osservazioni, da parte di enti, singoli privati portatori di interesse, ma anche gruppi di cittadini che si sono attivati e hanno deciso di esprimersi, con proposte anche molto interessanti. Questo coinvolgimento per noi è una cosa molto positiva. Sulle tempistiche per arrivare all’emissione del Progetto Preliminare, sul quale formulare osservazioni di maggiore dettaglio e a cui seguiranno le nostre controdeduzioni, non mi esprimo. Garantisco comunque che stiamo lavorando su questo progetto col massimo impegno.