L’alfabeto greco di varianti prosegue la sua corsa, rendendo finalmente utili gli studi classici; nel frattempo si è svolto dopo 2 mesi il primo Consiglio comunale a green pass obbligatorio.
Niente di nuovo da Palazzo Mosca. Ho presentato numerose interrogazioni: sulla cessione del Baulino, sulle case Cit, sui cronici problemi di trasporto verso Torino, sulle aree ATA. A queste interrogazioni sono state date le tipiche risposte di circostanza. Il Baulino è stato ceduto ma non si è capito se i lavoratori e le condizioni economiche per i degenti casellesi rimarranno le medesime, visto che a quanto pare la nuova proprietà non si è pronunciata. Ho invitato a indagare.
Sulle case Cit pare che si proceda verso una ristrutturazione, ma anche qui le certezze non sono arrivate. Dalle comunicazioni intercorse tra Cit e inquilini si parla invece chiaramente di ristrutturazione ed efficientamento energetico, con successiva eventuale cessione agli inquilini. Perché pertanto non fare un comunicato ufficiale, in modo da mettere un punto a tutta la vicenda? Il gruppo Caselle Futura ha seguito tutta la vicenda e continua a monitorare da vicino la situazione.
Sui trasporti faranno delle riunioni per vedere il da farsi. Speriamo che le facciano, le riunioni, sui bus incriminati all’ora di punta, in modo da capire in prima persona i disagi.
Sulle Ata /open Mall ancora nessuna notizia, se non quelle pessime che tutti conosciamo e che fanno propendere ormai da anni verso il fallimento del progetto originario.
Ho poi provato a chiedere delucidazioni sul Pnrr, Il piano ripresa e resilienza, gestito dalle Regioni, che destina i fondi europei per la ripresa post Covid ai Comuni italiani. E ci siamo, con la ormai abusata “resilienza” a far capolino anche in un piano governativo, dopo averla letta ovunque, da twitter ai tatuaggi delle tizie su Instagram. Aldilà del nome, tuttavia, non pare un’idea sbagliata. I Comuni presentano dei progetti, e questi tramite la Regione vengono finanziati. Per citare alcuni esempi: Mappano ha presentato progetti per un milione di euro, Mezzenile 854 mila, Leinì 1 milione, Borgaro 250 mila.
E Caselle? Zero euro.
Nonostante le criticità e le difficoltà, e visto il periodo, riteniamo questa sia un’occasione almeno da provare a sfruttare. Però il Sindaco è rimasto ancora sul vago, trincerandosi dietro un laconico “Stiamo lavorando”. Speriamo almeno facciano in fretta, perché i termini scadono e rischiamo di rimanere fuori della partita. Poi ci lamentiamo che non ci sono soldi per questo o quel progetto.
Proseguono nel frattempo i preparativi per la campagna elettorale. Si agitano, si muovono. Speriamo che tanta agitazione porti ad avere un’amministrazione degna di questa città. Perché mi pare che si agitino più per sapere i piani altrui e distruggerli, piuttosto che fare qualcosa di costruttivo per la città. Per esempio, in maggioranza si lamentano se alcuni cittadini si rivolgono al sottoscritto presentando istanze o richieste. Accusandomi di strumentalizzarle politicamente. Ovvio, uno fa notare che manca una fognatura (caso realmente accaduto), loro dopo anni di insistenze la fanno, e poi se ne prendono pure i meriti. Peccato che certe richieste non siano strumentalizzazioni, e non essendo nei sobborghi di Calcutta le fognature funzionanti dovrebbero essere una cosa normale. Qui no. Qui si evidenziano mancanze che altrove non esisterebbero nemmeno e la colpa è di chi le evidenzia, non di chi per anni non ha fatto nulla.
Un augurio di buon Natale e buone feste giunga a tutti voi.
Dott. Andrea Fontana
Caselle Futura