Con l’anno nuovo, si ritorna a parlare del Caselle Open Mall. Lo fa un giornale prestigioso come il Corriere, nella sua edizione di Torino, mercoledì 26 gennaio. “Un mega centro dello shopping, pianificato vicino – pure troppo, forse – all’aeroporto Sandro Pertini. Un’opera pazzesca, nei disegni della società Aedes Siiq, fra la volumetria dei grandi mall americani e il lusso di quelli che tappezzano Dubai”.
Nel resto dell’articolo il giornalista del Corriere passa poi in rassegna i tanti guai che affliggono il progetto e lo mettono in dubbio: i dissidi fra i soci, l’inchiesta della Procura a seguito dell’esposto FIH, il ricorso al TAR ancora pendente, l’impatto della pandemia sulle prospettive di sviluppo di nuovi centri commerciali. Tutto fa sì che continui la pausa di riflessione degli investitori, quelli rimasti, e lo stop per il momento ai lavori.
Il giorno dopo, giovedì 27 gennaio, un altro articolo dello stesso giornalista del Corriere è ritornato a interessare Caselle e il progetto del COM. Lo fa tramite alcune domande poste a Giuseppe Marsaglia, l’ex sindaco di Caselle dal 2002 al 2012, fra gli ispiratori del progetto in quegli anni. Alla richiesta se ha paura che l’opera salti, la risposta di Marsaglia è “Spero che si faccia. Continuo a pensare che Caselle avrebbe vantaggi, per attrarre persone e per i riflessi occupazionali”. Se alla fine non ci fossero risorse con gli operatori attuali? “Potrebbe entrare un’altra società, è già successo negli outlet”.
L’intervista è poi proseguita con domande sull’eventuale ridiscesa in campo dell’ex sindaco nelle prossime imminenti elezioni amministrative casellesi, di cui si parla molto in città. “Non ho ancora deciso” è la risposta. Da cosa dipende la decisione? “Da come verranno fatte le cose: vorrei la mia squadra”. E la condanna definitiva per tentata concussione nel 2017? “Ho ottenuto la riabilitazione. Io non mi sono mai messo in tasca un euro”. Perché la votano in tanti? “Mi sono sempre dato da fare per aiutare i concittadini. La gente mi vede fare un lavoro umile, sempre sul trattore, e si fida di me”.