Non rientrano negli ormai famosi (o famigerati, per chi non riesce a ottenerli) fondi PNRR, di provenienza europea. Se ne differenziano perché quelli introdotti dalla legge 234 del 30 dicembre 2021 e messi a bando per progetti di rigenerazione urbana sono fondi stanziati dal governo nazionale. Comunque, se non è zuppa, è pan bagnato: sempre di soldi si tratta, e le amministrazioni comunali ne vanno a caccia per finanziare opere pubbliche che altrimenti non riuscirebbero a inserire nei loro programmi.
Al bando per la rigenerazione urbana previsto dalla legge 234/2021 possono partecipare anche i comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, ma che, associandosi fra loro, superino questo limite. Purché ci sia continuità territoriale. I comuni di Borgaro, Caselle e San Maurizio, assieme, rispettano queste condizioni, e le loro amministrazioni – meno male – questa volta si sono parlate. Assieme hanno deciso di partecipare al bando, mandando avanti, come comune capofila, quello di Caselle, che si dovrà occupare della presentazione della domanda anche a nome degli altri due. L’importo massimo del finanziamento è di 5 milioni di euro, e, cosa che lo rende ancora più appetibile, la quota di copertura della spesa è il 100%, per una o più opere, che possano appunto riguardare il riuso o rifunzionalizzazione di aree o edifici, il miglioramento del decoro urbano, del tessuto sociale e ambientale, la mobilità sostenibile.
In base alle intese preliminari fra le tre amministrazioni, Borgaro inserirà uno o più progetti per un milione di euro, Caselle per due milioni e San Maurizio altrettanto.
Che cosa hanno deciso di proporre i tre comuni come progetti da finanziare?
Per Caselle, che cosa si intenda coprire con quei due milioni lo ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Isabella nell’ultimo Consiglio Comunale di giovedì 17 marzo: dato che la ristrutturazione della vecchia stazione è già coperta con fondi propri per 600.000 euro, questi saranno lasciati come cofinanziamento e si utilizzerà un primo milione di euro per allargare l’intervento all’intera piazza Matteotti, che potrà quindi essere ristrutturata in maniera più completa; il secondo milione di euro sarebbe invece destinato alla rimessa a norma dello storico fabbricato di piazza Europa, ex convento e attuale municipio, dato che la sede comunale verrà spostata, nei piani dell’amministrazione attuale, nell’ex Baulino.
Per quanto riguarda invece San Maurizio, l’intervento scelto dall’amministrazione comunale del sindaco Biavati per concorrere al bando riguarda la trasformazione dell’attuale “magazzino maestranze” di via De Amicis in salone polivalente, con spesa stimata per l’appunto in due milioni di euro. La scelta è stata confermata nell’ultimo Consiglio Comunale sanmauriziese svoltosi lunedì 21 marzo, in cui è stata approvata la convenzione che disciplinerà i rapporti, sia in fase di richiesta che poi di attuazione dei progetti, fra i tre comuni (la stessa approvata da Caselle il 17 marzo).
Infine, Borgaro: qui la convenzione è stata portata in approvazione nel recentissimo Consiglio Comunale del 29 marzo; l’intervento proposto riguarda il complesso della Cascina Nuova, in via Italia 45, dove il Comune di Borgaro concentra gran parte delle proprie attività di carattere sociale e culturale. Se si rientrerà nel bando, si procederà al restauro e risanamento conservativo dei paramenti esterni e della copertura, con una spesa ipotizzata di un milione di euro.