No alla guerra

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Per iniziare non possiamo non parlare del grave conflitto scatenatosi ormai da alcune settimane.

Due fazioni che si affrontano senza esclusione di colpi, a causa delle forti ambizioni territoriali di un uomo che ragiona come se fosse nel passato e che pretende di dettare legge (almeno così dicono i suoi detrattori, secondo altri è il salvatore del popolo); uno schieramento nettamente più numeroso tenta con ogni mezzo di schiacciarne un altro più debole che minaccia la scissione. Una lotta casa per casa, con riunioni diplomatiche lunghissime ma inconcludenti, che non fanno altro che acuire lo scontro, già di per sé fastidioso per l’opinione pubblica.

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È la situazione all’interno del Pd casellese. Il partito che sotto nomi diversi governa caselle da decenni. Al momento della consegna del presente articolo (inizio marzo), la situazione non si è ancora districata. Speriamo che lo sia almeno per il momento in cui il giornale sarà in edicola, perché non vorrei che all’interno del “partito di maggioranza” iniziassero a cedere le coronarie.

Dopo le pessime notizie dal mondo e gli ultimi due anni di pandemia, preferirei invece una campagna elettorale serena, allegra, leggera. Un programma snello, fattibile, concreto. Comprensibile a tutti. Vorrei poter dire ai concittadini, tra 5 anni, che nonostante gli amministratori abbiano spesso le mani legate, il programma è stato realizzato e Caselle è una città migliore.

Di sicuro Caselle invece dopo questi 10 anni è peggiorata, i problemi sono molti e sotto gli occhi di tutti. Progetti naufragati, con una percentuale di realizzazione del programma bassissima e prossima allo zero.

Il gruppo Caselle Futura si trasforma nella lista che riunisce l’opposizione, quella vera, in un clima di collaborazione che ha il solo fine di amministrare bene la città. Molti di noi quindi hanno esperienza amministrativa, e tutti provengono dalla società civile. Per questo il progetto civico di unione per Caselle Futura rimane al di fuori del mondo partitico; non serve un partito per amministrare bene, lo si è visto qui a Caselle. Serve la cultura del lavoro, attraverso la quale si crea il gruppo, ognuno con le proprie capacità che vengono messe a disposizione di tutti.

Per questo non ci  vedrete mai litigare, o pontificare sui social. Rispetto è quello che diamo a tutti, rispetto è quello che pretendiamo da tutti. E meno male che l’opposizione, a sentire certi, era in ritardo nell’apparire sulla scena politica. Al momento a fare proposte e a dare una visione diversa della città siamo solo noi dell’opposizione. Qualcosa si è rotto, in maggioranza, nei meccanismi instaurati da anni e anni. Dimostrano in maniera palese attaccamento non alla Città ma all’incarico che vorrebbero ricoprire.

Per quel che riguarda invece la vita amministrativa in senso stretto, oltre ad azioni di propaganda finalizzate alle elezioni, poco si è visto, ultimamente.  Ora inizieranno le asfaltature come sempre, in una città che per disorganizzazione ha visto proliferare cantieri senza senso che hanno paralizzato la viabilità.

Poi c’è il battaglione “Balocchi e Profumi”, che organizza iniziative a raffica per ingraziarsi l’elettorato, ovviamente con soldi pubblici, che chissà come mai per le frivolezze ci sono sempre, per le cose importanti mai.

Come al solito sono gli elettori che devono giudicare. Non sui social, ma in cabina elettorale. Cambiare è doveroso, questa volta.

Dott. Andrea Fontana

Caselle Futura

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