Rischio d’estinzione

lI patrimonio artistico casellese

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L’affresco di San Vittore nella cappella del cimitero

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Domanda: quale è la consistenza del patrimonio artistico casellese?
Da sempre quando pongo la domanda la risposta è: “Abbiamo la pala del Defendente Ferrari, la Madonna del Popolo”. Come se ci fosse solo quell’opera.
Eccovi, allora, un elenco delle opere presenti a Caselle. Sarà per forza di cose incompleto e lacunoso.
– A S. Anna: Annunciazione, due statue dorate. Bellissima “educazione di Maria”, statua in cartapesta; quadro di S. Carlo; interessante decorazione della cupola.
Presso il Cimitero: affresco di Cristo Pantocratore; nellacappella Bonetto, vari busti scolpiti; affresco di S. Vittore, nella cappella omonima.
– Chiesa di S. Giovanni: pala di S. Rocco di Alessandro Trono, opera splendida e di grande importanza; in sacrestia:  “l’educazione di Maria” opera del Morgari; stalli lignei; quadro di don Bosco; transito di S. Giuseppe; Pala Gibellini; quadro di S. Francesco con le stimmate; decorazione della volta di Rolando da Volpiano; quadro di S. Giovanni visitato da S. Pietro, un capolavoro.
– Angolo tra via Gibellini e piazza Europa, lacerti scultorei di grandissimo livello artistico, di grande bellezza.
– Palazzo Mosca: pala della “Madonna del popolo” del Defendente Ferrari; quadro del Crocifisso.
– Nella chiesa dei Battuti: Quadri: Il martirio di S. Orsola; La Madonna dei Battuti; La Madonna del Suffragio; La gloria della Croce; La Madonna della Guardia; La Madonna del Rosario; “La Crocifissione” del Villata, icona della trasfigurazione;  statua del “Cristo portacroce”;  la “Madonna del Latte”, importante statua in cartapesta. Organo del Concone 1756. Il coro ligneo. La statua della “Madonna bambina”.
– Chiesa di S.Maria: Cappella del crocifisso e relativi significativi affreschi e belle statue di S. Pietro e Paolo; quadri di S. Vittore, dell’Assunta del Morgari, della Madonna del Rosario (che è un quadro ovale). Nell’ abside affreschi del ciclo sulla vita di Maria di Rolando da Volpiano e relativa decorazione della volta. Ovale con il volto di Maria, opera molto delicata, diverse statue tra cui una splendida “Assunta” e un “S. Giuseppe”.
– Presso la Cappella della Madonnina: affreschi del pilone, splendidi; affreschi parietali con storie di Cristo; statua della Madonna bambina; quadro della donazione di Costantino (?) opera bella ed enigmatica; quadro del Rosario e altre opere pittoriche.
– Nel castello: splendida facciata affrescata in condizione di avanzato degrado: corre seri rischi di estinzione.

A questo elenco bisogna aggiungere il grande patrimonio costituito dai piloni votivi e dalle edicole, testimonianze del radicamento delle famiglie sul territorio. Sono presenti anche numerosi ex voto, con significative presenze. Chissà quante opere ed edifici sono andati persi nel passato!
Il patrimonio storico artistico è muto testimone della storia e della vita delle città e degli uomini e donne che le hanno abitate.
Bisogna dire, con chiarezza, che le condizioni di conservazione di questo vitale patrimonio non sono delle migliori. Spesso è abbandonato a se stesso, come denuncia nel suo ultimo saggio Tommaso Montanari intitolato “Chiese chiuse”. Mancanza di fondi? Anche. Mancanza soprattutto   della sensibilità necessaria . Caselle non fa eccezione.
Ci torneremo.

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