La salute in gioco

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Grande l’afflusso, grande interesse, grande partecipazione e consensi per un’iniziativa di alto profilo.
“La salute in gioco”, questo il titolo della manifestazione organizzata dall’ Assessorato alle politiche socio assistenziali.
Passeggiando per l’ampio parcheggio del Prato Fiera, per un giorno senza auto, era interessante soffermarsi sulle varie postazioni: quella della Croce Rossa -Comitato di Mappano con mezzi e militi, le fotografie a memoria della meritoria attività svolta nel periodo di pandemia; quello della nostra amata Croce Verde Torino Sezione Borgaro-Caselle, di cui trattiamo il tema specifico in altra pagina del giornale.
Ancora in mostra l’attività dell’AMS Associazione di Mutuo Soccorso, altra meritoria associazione casellese, che molti conoscono per aver apprezzato la loro attività di trasporto di pazient da e verso ospedali o centri cura, per esami diagnostici. L’eccellenza di un servizio apprezzato dai molti utenti che, non potendo utilizzare altri mezzi, trovano sicurezza e garanzia nel trasporto.
I mezzi poi della Protezione Civile della Città di Caselle, con i tanti volontari in divisa… Verso le loro donne e i loro uomini un apprezzamento del pubblico, tanto che gruppetti qua e là di visitatori commentavano positivamente il servizio ricevuto anche attraverso le telefonate loro giunte, a famiglie o singole persone, colpite da Covid, specie in questa ultima tornata del virus. Un’assistenza che il Comune, attraverso la Protezione Civile, ha voluto offrire a maggior tutela dei propri cittadini.
Nel pomeriggio, accompagnati da una temperatura primaverile che invitava ancor più alla aggregazione, si sono tenute dimostrazioni di simulazione di pronto soccorso, dalla vestizione e svestizione dei soccorritori per proteggersi dal contagio al cosiddetto “percorso dell’ ubriaco”, una dimostrazione del pericolo di guida se effettuata in stato di ebrezza.
Nella tenda appositamente allestita dalla Croce Verde Torino, il prof. Senatore, Primario di Cardiologia dell’Ospedale di Ciriè, accompagnato dalla sua équipe, ha eseguito per l’intera giornata ben 120 elettrocardiogrammi a coloro che si sono presentati.
Su un altro mezzo, un camper sempre allestito dalla Croce Verde, il dottor Stefano Dinatale, con apposita attrezzatura tecnologica tutta di sua proprietà, computer e boccagli, eseguiva le “spirometrie”, esame questo atto a valutare la corretta funzionalità dei polmoni.
La cittadella verde era molto ricca di attrazioni e prevedeva due ambulanze visitabili, l’una attrezzata a trasportare il medico per i soccorsi a rischio (avanzata) e l’altra con la nuova barella anti Covid: una specie di bolla dove il paziente resta isolato e può essere trasportato in sicurezza. Infine in bella mostra il famoso “carro di volata”, la prima barella a mano costruita nel 1904 e offerta dai Ferrovieri di Torino alla Croce Verde: con questo capolavoro di ingegneria meccanica, trainato a mano da due militi volontari, i nostri nonni correvano per Torino a soccorrere i feriti sotto le macerie delle case bombardate. Un gesto questo, ma non il solo, che valse la medaglia d’oro al valor civile per la resistenza, conferito alla Croce Verde Torino.

Non poteva poi certo mancare la premiazione finale di tutte le associazioni partecipanti, con le congratulazioni del Sindaco Luca Baracco e dell’Assessore alle politiche socio assistenziali Angela Grimaldi che ci ha rilasciato la seguente dichiarazione:
““La salute in gioco” è l’ennesimo passo di un percorso avviato già da alcuni anni che ha alla base azioni positive volte a scongiurare l’insorgere di malattie croniche: percorso realizzato grazie alla collaborazione di professionisti del territorio che ogni giorno, con passione e cura, si dedicano al prossimo. Nel corso della giornata sono stati eseguiti 125 elettrocardiogrammi e 40 spirometrie, con un flusso ordinato e continuo di persone che si sono avvicinate a queste opportunità messe a disposizione gratuitamente. A metà pomeriggio, inoltre, si è tenuta l’esibizione di boccia paraolimpica a cura di Rossella Vacante ed alcuni componenti dell’Associazione Stella Polare: uno sport che esprime in pieno lo spirito paralimpico dal momento che è l’unico praticabile da persone che hanno anche gravi o gravissime disabilità. Importante non solo per favorire l’integrazione sociale di chi lo pratica (sia in autonomia sia con l’ausilio di supporti o di un tecnico), ma anche perché aiuta a migliorare l’autocontrollo e l’autostima degli atleti. E non è bastato un errore di comunicazione, non imputabile alle parti che hanno promosso la giornata (e, quindi, all’Amministrazione Comunale per quanto riguarda l’aspetto organizzativo ed ai medici, ai volontari ed agli sportivi per quello operativo) per ledere un’azione così importante e nobile per la cittadinanza. Le parti coinvolte (Amministrazione Comunale, mondo sanitario, volontari, sportivi) hanno messo in campo, ciascuna per quanto di sua competenza, energia, passione e professionalità nel corso dell’intera giornata. Il dialogo e la schiettezza sono stati sufficienti per chiarire quella che sarebbe potuta divenire un’ombra su un’ iniziativa così rilevante, svolta in un momento delicato nel quale addossare colpe e responsabilità anche a chi non ha né le une né le altre sembra essere diventato un passatempo diffuso. Fortunatamente, grazie all’impegno di tante persone di buona volontà, la giornata è stata un successo e ha rappresentato un importante momento di promozione della salute e dei corretti stili di vita.”

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Mauro Giordano
Sono nato a Torino il 23 settembre 1947, dove ho studiato e lavorato in tre aziende del settore servizi fino a tutto il 2005, quando, raggiunta l’età pensionabile ho potuto lasciare tutti i miei incarichi. Risiedo a Caselle dal 1970, anno in cui mi sposai trasferendomi da Torino nella nostra città. Fin dal 1970 ebbi l’onore di conoscere ed apprezzare il fondatore del mensile Cose Nostre, il dottor Silvio Passera, il quale fin dal primo numero mi propose di scrivere notizie relative alla Croce Verde, ente di cui facevo parte come milite a Torino e poi come milite della Sezione di Borgaro, poi divenuta Sezione di Borgaro-Caselle essendo stato il fondatore del sodalizio nel 1975. Una più corposa collaborazione con il giornale è avvenuta negli ultimi tempi e sotto la direzione di Elis Calegari, anche per effetto del maggiore tempo disponibile. Attualmente collaboro - con piacere e simpatia -anche alla stesura di notizie generali, ma sempre con matrice sociale. I miei hobby sono sempre stati permeati da una grande curiosità di tutto ciò che mi circonda: persone, fatti, lavoro, natura, buon umore e solidarietà. Ho avuto modo di conoscere tutta l’Italia, ed è questo il motivo che ora desidero dedicare tempo a “Cose Nostre”.

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