Nel pomeriggio di venerdì 20 maggio, sotto un gazebo in piazza Boschiassi, è avvenuta la presentazione di quella che nel sorteggio è risultata la Lista 2, fra le quattro che domenica 12 giugno scenderanno in campo per contendersi il governo della città di Caselle nei prossimi cinque anni.
Il nome per esteso della Lista è Caselle Futura Insieme per Fontana Sindaco. A presentare il candidato sindaco, è al microfono un effervescente Massimiliano Turra, che con una citazione cinematografica scherzosamente presenta Andrea Fontana come “Il Grinta, lo sceriffo di Caselle”, ricordando le 242 interrogazioni che il consigliere di opposizione Fontana ha presentato negli ultimi 5 anni.
Nel suo successivo intervento, Fontana spara a zero contro le amministrazioni degli ultimi due decenni: “Un governo che ha sbagliato tutte le scelte, 20 anni di decadenza; ora tocca a Caselle Futura dare un futuro a questa città”.
Nella successiva presentazione della squadra, un primo gruppo è costituito dagli altri consiglieri di minoranza del parlamentino uscente Alessandro Favero, Roberto Giampietro e Andrea Dolfi, che, svincolatisi dai precedenti apparentamenti politici, hanno deciso di appoggiare il progetto di Fontana.
Vengono quindi man mano presentati da Turra i restanti componenti della squadra: Monica Aloysius, che lavora come impiegata alla Juventus, Concetta Alessi laureata in Economia, Federica Bianco pure lei laureata e vicedirettrice di RSA, Anna Buri con studio di geometra a Caselle, Sandra Iannone laureata in lettere e professoressa, Fabio Chieregato e Marina Fragiacomo del Comitato Case CIT, Nicola Pelleriti nuovo casellese insediato in via Colombo, Stefano Cassia e Franca Vaccarino, avvocati, Roberto Turletto imprenditore e per 12 anni capo distaccamento dei Vigili del Fuoco volontari di Caselle.
Per ultimo viene lasciato, e presentato direttamente da Fontana come fiore all’occhiello, il professore Alessandro Stanchi, docente universitario di Economia Politica, con dottorato in Economia dei Rifiuti. “È un amico, che conosco per via della pallacanestro, a cui ho chiesto due anni fa di darci una mano per far rivivere questa città. Non abita a Caselle, ma qualche volta uno sguardo esterno serve”.