Interessante iniziativa quella tenutasi nei locali del Nuovo Baulino del gruppo Colisée lo scorso 8 novembre e promossa dal Direttore dr. Marco Solia, con la collaborazione del Comune di Caselle, in armonia con l’Associazione Alzheimer San Carlo e il reparto Alzheimer del Fatebenefratelli di San Maurizio.
Un tavolo aperto al pubblico per iniziare un percorso di informazione e di sostegno rivolto verso i famigliari di persone con deficienze cognitive e che vivono ancora all’interno delle mura domestiche.
La presenza del Dr. Bianco Direttore Sanitario del Nuovo Baulino, della dottoressa Francesca Costante, psicologa, e della signora Maria Dalbesio, queste ultime storiche figure già presenti nel “vecchio” Baulino, unitamente alla dottoressa Paola Maina geriatra e anche volontaria dell’associazione Alzheimer San Carlo, ha permesso una presa di coscienza di una malattia, purtroppo in rapida evoluzione e che inizia a colpire in alcuni casi già dall’età di 40 anni.
Anche il primario del reparto Alzheimer del Fatebenefratelli, dr. Piero Secreto, ha fatto comprendere più che mai la necessità del confronto continuo, costante, puntuale e amorevole verso la persona con i sintomi di demenza senile, ma non senza dimenticare che a fronte di tanta malattia del singolo si ammala tutta la famiglia.
Ed è proprio la vicinanza verso la famiglia dell’ammalato, i cosiddetti “caregiver” che si sono concentrate le puntualizzazioni dei sanitari durante il dibattito.
Dunque l’intenzione della Direzione del Nuovo Baulino è quella di creare, in armonia e collaborazione con l’Associazione Alzheimer San Carlo, una serie di incontri costanti e cadenziati, che abbiano come fine quello di far comprendere ai famigliari di un ammalato l’importanza della malattia, la presenza della stessa a volte rifiutata, proponendo la vicinanza con partecipazione attiva di professionisti per consigli e proposte di risoluzione dei problemi pratici quotidiani.
A conclusione del dibattito il Direttore Solia, ha ribadito l’importanza della terapia non farmacologica, che permette di conoscere meglio la persona ammalata, la quale al suo interno è conscia della sua situazione e soffre, ma non può uscirne.
La scienza medica non ha ancora trovato rimedi.
La proposta/invito è dunque quella di far di sì che i famigliari delle persone ammalate di demenza senile di grado lieve o moderato si affaccino serenamente al Nuovo Baulino che organizzerà degli incontri liberi e gratuiti seguiti da personale qualificato aventi finalità di consigliare e aiutare a comprendere questa malattia così devastante.
Demenze senili: un aiuto per le famiglie
Interessante incontro al Nuovo Baulino
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