Primi passi del piano di intervento messo a punto dall’Amministrazione Marsaglia per disinnescare, si spera definitivamente, la potenziale bomba ecologica dell’ex sito industriale di Metalchimica. Un piano che era stato così illustrato dal sindaco Marsaglia in un’intervista su Cose Nostre di settembre: “A luglio per il sito orfano di Metalchimica si era aperto un piccolo spiraglio che faceva sperare di poter rientrare in extremis negli interventi di bonifica coperti dal PNRR. Ma così non è stato: nell’incontro che ho avuto in Regione a inizio agosto con i funzionari preposti ci è stato detto che era troppo tardi per rientrare. L’incontro è però stato molto utile per riallacciare i rapporti, interrotti da dieci anni, e aggiornarli sulla situazione del sito. Ci hanno chiesto innanzitutto di procedere a un intervento di pulizia dai rovi, che impediscono ai tecnici ARPA l’ingresso nel sito. Poi, con i soldi che quest’estate abbiamo stanziato, con una variazione di bilancio di 80.000 euro, integreremo i pozzetti che consentono di effettuare i campionamenti sulle acque di falda, e che adesso sono solo a valle del sito potenzialmente inquinante, inserendone qualcuno anche a monte, in maniera da poter stimare per differenza l’effetto della presenza di Metalchimica. Altra cosa importante da capire, la natura dei rilasci inquinanti eventualmente ancora presenti: sapere di quali sostanze e se siano volatili ci consente di capire se ad esempio un intervento di messa in sicurezza tramite tombatura sia accettabile, o se invece servirà una bonifica, che ha costi di un ordine di grandezza superiore. Con questi elementi in mano, tradotti in studio di fattibilità, convocheremo una Conferenza dei Servizi con Regione, Città Metropolitana e ARPA per condividere il percorso da seguire. Questa la strategia che abbiamo condiviso con i funzionari regionali.”
L’intervento di pulizia dai rovi, che formavano una barriera che impediva l’ispezione del sito, è stato effettuato il mese scorso (nella foto come si presenta ora il piazzale interno dell’ex stabilimento).
Il 21 ottobre c’è stata la determina di affidamento diretto, alla società Geostudio di Torino, dell’esecuzione del monitoraggio piezometrico sull’acqua di falda del sito di Strada Grangiotti 64, per un importo totale di 61.139 euro. Sono previste 5 perforazioni alla profondità di 33 metri per il monitoraggio della seconda falda, più altre 5 alla profondità di 18 metri per il monitoraggio della falda superficiale.
L’esecuzione delle perforazioni e le analisi delle acque di falda sono previste entro l’anno corrente. Si potrà così disporre di un quadro aggiornato della situazione, in maniera da essere pronti appena usciranno gli attesi nuovi bandi della Regione per finanziare interventi di bonifica su siti rimasti orfani.