Un mestiere, quello del macellaio, che va sempre di più disperdendosi, complice la diffusione della grande distribuzione. Mestiere che però si è sempre contraddistinto per il suo grande fascino: fra salumi, bistecche imponenti, preparati di ogni tipo…
L’atmosfera delle macellerie è quasi magica.
Proprio quell’atmosfera densa di simpatia e accoglienza che respiri quando entri nella Macelleria Zaccone, dove trovi ad accoglierti Andrea che ha ricevuto il testimone dal papà Battista, per i casellesi “Batista”.
-Ci racconti un po’ di storia della sua macelleria?
“Sono qui dal 1980, ma questi muri sono da più di cento anni che vedono carne macellata. All’inizio il negozio era condotto da Paolo Chiabotto, poi da Mosca e Odilone e nell’80 arriviamo noi. Ma qui ho piacere di spendere due parole di riconoscenza verso Bruno Mosca e Ballesio, quest’ultimo ottimo macellaio di Borgaro, per i loro insegnamenti”.
-E con l’arrivo di Andrea, suo figlio, cosa è cambiato?
“Tutto”, ci dice intervenendo simpaticamente Andrea, “una ventata di aria fresca!” Poi ritornando serio, prosegue precisa: “Io sono entrato in negozio quando 20 anni fa papà non è stato bene e io ho dovuto rimboccarmi le maniche e proseguire l’attività. Felice di avere fatto tutto ciò e ancora più felice che papà sia poi guarito e che ancora adesso mi può ancora aiutare”.
-Parliamo del vicinissimo Natale, cosa propone ai suoi clienti?
“Possiamo solo sbizzarrirci, fra cesti con pasta, vini e le nostra specialità: rolate, antipasti sfiziosi. Potrei coniare un motto: da noi, dall’antipasto al dolce per un regalo di classe”.
-Una vera specialità di Andrea?
“Amo molto fare rolate e rolatine ripiene a fantasia, con dentro prugne, noci, albicocche, crema di pistacchi, cipolla di Tropea. Una mia bella specialità è il coniglio alle olive taggiasche o la faraona ripiena disossata”.
-Piatti pronti?
Sorridendo Andrea ci dice: “Basta guardare la vetrina e la foto”. È vero: impossibile descrive tutto lo spettacolo sotto i nostri occhi: dalla salsiccia, al coniglio alle olive taggiasche, dalla rolata al sesamo, alle trippe…
-Vediamo anche una bella esposizione di pasta: come la propone o la abbina alla carne?
“Abbiamo sughi di anatra, di cinghiale, di lepre e di coniglio e poi abbiamo i sughi pugliesi con varie salse. Ma parliamo anche dei prodotti tipici calabresi, nostra terra di origine, come ad esempio la famosa “ ‘Nduja”, un salame spalmabile spettacolare.
Abbiamo anche qualche vino per accompagnare questi piatti, come ad esempio il Prosecco di lusso prodotto da una grande cantina come Foss Marai, vere bollicine da urlo”, prosegue Andrea, che è anche un intenditore e sopratutto buongustaio.
Una bella realtà quella creata da Batista e un bel futuro quello che auguriamo ad Andrea che ha attinto il meglio dal papà e saprà sicuramente guardare avanti senza dimenticare il passato.
Uscendo dal negozio pregustiamo la meraviglia del coniglio alle olive taggiasche che abbiamo appena acquistato e che il giorno dopo, in forno, diverrà una leccornia da tre stelle Michelin, come ci aveva consigliato Andrea strizzandoci l’occhio, com’è sua abitudine.
Questa sì che è carne con la C maiuscola!