Rosso (colore del cuore) + blu (colore della mente) = viola ( colore della gentilezza).
Ecco spiegato perché Caselle si è colorata di viola in queste feste natalizie.
Il colore è stato scelto dall’associazione culturale “ Cor et Amor”, che opera a livello nazionale e che ha promosso lo svolgimento del concorso in ogni regione, per “ costruire gentilezza”; la nostra città è una delle 185 località italiane che hanno scelto di far parte del progetto, così tanto coinvolta d’avere un assessore preposto alla gentilezza.
Domenica 8 gennaio in una Sala Cervi stracolma di pubblico e aria di festa si è concluso il concorso a premi “Natale 2022-Caselle si colora di gentilezza”, che ha dato una pennellata di viola, colore gentile, alle vie, alle rotonde, alle piazze, alle case e alle vetrine della nostra città.
La partecipazione della cittadinanza è stata davvero consistente, lo si è potuto constatare passeggiando per il paese e anche dall’affluenza di pubblico alla cerimonia della premiazione.
“Grazie di cuore a tutti i partecipanti; – ha detto il Sindaco Marsaglia – altre iniziative si stanno programmando per costruire nella nostra città una vera comunità gentile, sperando in un’adesione sempre più vasta.”
L’augurio, in realtà richiesta neanche troppo velata, del Sindaco è che le associazioni continuino nel corso dell’anno nella cura degli spazi “adottati”.
Tra musica, immagini, parole, sorrisi, fotografie e applausi la premiazione è filata via veloce e gioiosa.
Una giuria apposita e neutrale ha stilato la classifica basandosi sull’impatto estetico e la simbologia della gentilezza. L’ardua scelta tra i diversi allestimenti è stata affidata a una giuria “neutra” composta dal fotografo Andrea Mucelli, dal giornalista di “ Repubblica” Fabrizio Turco, dall’hair designer Franco Curletto, dal nostro notaio Gabriele Naddeo e da Luca Nardi.
Tre le categorie in concorso – singoli cittadini, associazioni e commercianti – e consistente il montepremi : 6.500 € complessivi in buoni acquisto messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con tante realtà commerciali del nostro territorio.
Alle tre categorie si sono aggiunte le nostre scuole di ogni ordine e grado che hanno collaborato all’allestimento di piazza Boschiassi: a loro è andata la cifra maggiore del premio, ben 3.500 euro da spendersi in esercizi della nostra città.
I premi consistevano, oltre che in un attestato di partecipazione, come detto, in buoni acquisto del valore di 500 € per il primo classificato, 300 € per il secondo, 200 € per il terzo di ogni categoria.
Ecco l’elenco dei premiati:
Per la categoria cittadini (14 partecipanti)
1° Anna Bongiovanni – 500 euro
2° Simona Candelo – 300 euro
3° Luisella Pagin – 200 euro
Per la categoria Commercianti (33 attività partecipanti)
1° Ristorante Pizzeria Il Portico – 500 euro
2° Estetica Giada – 300 euro
3° Pasticceria Castelli – 200 euro
Per la categoria Associazioni (14 partecipanti)
1° Gruppo Alpini Caselle – 500 euro
2° Unitre e Centro Incontro – 300 euro
3° Protezione Civile – 200 euro
Salvo Cesarano, titolare Ristorante Pizzeria “Il Portico”, con un gesto di nobiltà rara, ha deciso di devolvere il premio di 500 euro appena vinto all’associazione “La Stella Polare” e al suo presidente Antonio Lo Muscio, insignito poco prima del titolo di “Casellese dell’Anno 2022” per il lavoro straordinario fatto da Tony in favore dei ragazzi disabili. Salvo Cesarano ha voluto motivare il suo gesto con una frase emblematica: “ Noi possiamo scegliere, loro no.”
Gesto più alto non poteva esserci per chiudere una giornata e un concorso improntati alla gentilezza, unica strada percorribile per cercare di migliorare quel che resta del mondo.
Gesto nobile effettuato poi anche dalla Pasticceria Castelli, visto che anch’essa ha devoluto il premio a “ La Stella Polare”.
Speriamo che, nel nostro piccolo, Caselle sia fortemente ricettiva nel concorrere ogni giorno alla creazione d’una città meglio disposta ad accogliere ed ascoltare il prossimo e che le associazioni aderiscano all’augurio del Sindaco e continuino a curare gli spazi cittadini adottati, perché la cura e l’amore per il territorio passano anche da lì. E fa bene davvero a tutti.