Non ci sarà nessuna retromarcia. La classe di venti bambini della scuola dell’infanzia Tana dei Cuccioli, attualmente ospitata nel prefabbricato di via Bo, dal prossimo settembre sarà trasferita nella più ampia sede dell’Albero delle Fate, in via General Cabrera. Una sede più ampia e moderna, ma non più nel centro del paese, come era la Tana dei Cuccioli. “Il Comune vuole chiudere questo angolo di paradiso” c’era scritto sullo striscione preparato dai genitori e appeso alla recinzione esterna; ben 450 le firme raccolte contro la chiusura dell’asilo. Le preoccupazioni dei genitori: perdere un ambiente familiare ed accogliente per i piccoli ospiti, facile da raggiungere anche per nonni appiedati. Nulla da fare. Nell’incontro con i genitori, avvenuto la settimana prima di Natale, l’assessore all’Istruzione del Comune di San Maurizio Giulia Gobetto ha spiegato che non si tratta di una chiusura (la classe non verrà divisa e manterrà gli stessi insegnanti), ma di un trasferimento. La sistemazione nel prefabbricato di via Bo, avvenuta nel 2014, era provvisoria, e l’edificio di via Bo, che risale agli anni 70, necessita comunque di interventi di ristrutturazione per essere adibito ad altri usi. La scelta dell’Amministrazione è quella di realizzare un unico polo scolastico nella struttura di via General Cabrera, ove il Comune di San Maurizio ha ottenuto dal PNRR un finanziamento di 167.000 euro per ampliare il refettorio, con lavori di imminente avvio e che si completeranno nella prossima estate, in maniera da poterne disporre per l’anno scolastico 2023-2024.
Spiegazioni che non hanno convinto i genitori dei bimbi della Tana, amareggiati per il muro di gomma trovato nel confronto con l’Amministrazione. “Non ci hanno per nulla ascoltato, ed erano quasi infastiditi per lo striscione e per la raccolta di firme. Inoltre, non hanno voluto prendere in considerazione ipotesi alternative avanzate da qualche genitore, come quella di lasciar completare il ciclo ai bimbi già iscritti a quel plesso”.
Con un nulla di fatto si è anche chiusa la proposta della capogruppo della lista di minoranza SiAmoSanMaurizio, Laura Cargnino, di affrontare la questione in un Consiglio Comunale aperto al pubblico. L’interpellanza è stata presentata e figurava al secondo posto dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 29 dicembre, ma non c’era pubblico presente alla sua discussione, come ha osservato la Cargnino nel suo intervento: “Quando si è portavoce di un’istanza collettiva che coinvolge la popolazione, ci si aspetterebbe che la popolazione sia presente; si parla, si chiede, ci si lamenta, ma poi nel momento in cui effettivamente si può partecipare – non penso che questo sindaco fosse così ostile ad aprire il consiglio – manca l’interlocutore principale, che non è la minoranza che ha proposto l’interpellanza ma sono le persone interessate, e di questo me ne dolgo”.