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mercoledì, Febbraio 19, 2025

    Cantiere CIT di Caselle: emergono i problemi

    Discussione in Commissione Urbanistica sul da farsi nel difficile rapporto col Consorzio

    “Cantiere mal gestito, che va avanti a rilento, in un clima generale di incuria”, questo in sintesi il giudizio che giovedì 23 febbraio in Sala Giunta l’assessore all’Urbanistica arch. Passaretti e il consigliere con delega all’Edilizia Pubblica Bocchetta hanno esposto alla Commissione Urbanistica e Edilizia Pubblica e Privata presente al completo, con Fava presidente, Turletto vicepresidente, Baracco e Milano componenti.

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    Il cantiere, ricordiamolo, era partito il 5 settembre scorso, affidato dal Consorzio CIT a una società del gruppo Italgas, vincitrice della gara fatta dal CIT per individuare un partner a cui affidare gli interventi di efficientamento energetico consentiti dal Superbonus 110%. su 22 suoi immobili in Torino e provincia. Un contratto “chiavi in mano” del valore complessivo di oltre 57 milioni di euro. 15,6 milioni la spesa dichiarata per l’intervento di efficientamento sui 168 alloggi di Caselle, pari quindi a circa 93.000 euro per alloggio.

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    Il 10 ottobre scorso era cominciato il montaggio del ponteggio nel lotto ovest, fra Piazza Borsellino e via Gobetti. In quel lotto si è quindi proceduto all’esecuzione delle cappottature e al cambio degli infissi, che sono a buon punto, tanto che nella testata verso via Audello nelle settimane scorse il ponteggio è stato smontato, per essere spostato nel lotto est ove si proseguirà con le stesse lavorazioni.

    Testata del lotto ovest dopo la rimozione del ponteggio

    E dalla rimozione dei ponteggi sulla testata del lotto ovest si è reso visibile il primo colpo d’occhio sul risultato estetico dei lavori. Baracco: “L’effetto visivo, visto da distante, dalla strada, è positivo: le facciate, grazie alla tinta chiara scelta per la tinteggiatura dei pannelli, sembrano moderne e piacevoli alla vista. Ma se ci si avvicina, ci si accorge che c’è qualcosa che non quadra”. La cosa che non quadra sono i balconcini, rimasti tal quali con i loro ferri arrugginiti. Spiegano Passaretti e Bocchetta che con la Direzione Lavori hanno ripetutamente insistito per un intervento di risanamento dei balconcini, ma, finora, tale richiesta è caduta nel vuoto, come dimostra l’avvenuto smontaggio del ponteggio senza procedere a tale lavorazione.

    Testata del lotto est in lavorazione

    Altro problema aperto sono i serramenti presenti sulle parti comuni: non essendo tali spazi riscaldati, la sostituzione dei vecchi serramenti, che sono in legno e cadono a pezzi, non è prevista nel capitolato del 110%. Bocchetta: “Essendo serramenti senza funzioni di coibentazione si potrebbero montare serramenti in alluminio, meno costosi rispetto al PVC, e la spesa complessiva sarebbe modesta rispetto al valore dell’appalto”. Viene inoltre fatto presente che la mancata sostituzione dei serramenti ammalorati, configurandosi come problema di sicurezza, sarebbe un elemento ostativo al rilascio da parte del Comune dell’agibilità alla conclusione dei lavori.

    A fronte dell’emergere di questi problemi, l’arch. Passaretti informa la Commissione che è partita già da gennaio un’interlocuzione fra Amministrazione e Consorzio CIT tramite scambio di email. La posizione assunta dal Consorzio CIT, e in particolare dal suo direttore ing. Toscano, è molto chiara, e può così essere riassunta:

    a) noi ve l’avevamo detto che la scelta dei lavori col Superbonus, anziché l’abbattimento con ricostruzione, non sarebbe stata risolutiva dei problemi presenti nelle case CIT di Caselle

    b) il Consorzio CIT col suo bilancio ordinario che deriva dall’incasso dei canoni d’affitto non può procedere a interventi extra

    c) per eventuali interventi extra serve una decisione politica.

    La discussione in Commissione vede diverse prese di posizione, anche polemiche da parte dei consiglieri di minoranza. Milano: “Io da mesi chiedevo una relazione sull’andamento dei lavori, mai arrivata. Ora ci avete convocato in Commissione quando le cose vanno male. Di fronte all’atteggiamento del Consorzio serve un atto di censura da far votare in Consiglio Comunale”. Turletto: “ È ammirevole l’impegno che ha messo Bocchetta nel seguire il cantiere, ma non è normale che sia lui a dover fare cose che spettano alla Direzione Lavori”. Baracco: “Serve un tavolo di confronto urgente Consorzio-inquilini-Comune”.

    Sulla necessità di un incontro urgente, peraltro già richiesto nell’ultimo messaggio di posta certificata scambiato col Consorzio, concordano tutti. Tale incontro dovrebbe essere fissato intorno al 20 marzo.

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    Paolo Ribaldone
    Paolo Ribaldone
    Dopo una vita dedicata ad Ampere e Kilovolt, ora dà una mano a Cose Nostre

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