Domenica 22 gennaio, la Filarmonica accompagna la processione per la festa di Sant’Antonio come da tradizione. Veniamo da un paio di giorni di freddo invernale normalissimo, ma al quale non siamo più abituati e forse per questo la partecipazione di fedeli non è molta. Ma questa mattina la temperatura non è troppo aggressiva e si può fare il classico giro intorno alla chiesa, con gli Alpini che trainano la statua del Santo. Amatissimo dagli agricoltori e dai viaggiatori, un po’ meno dai maialini il cui grasso veniva utilizzato dall’Abate e dai suoi collaboratori per preparare unguenti con cui lenire i dolori “di fuoco” provocati dal malanno che da lui ha preso il nome.
Pochini anche gli animali quest’anno, soprattutto “quattrozampe” di affezione fieri di accompagnare gli umani che (loro) hanno adottato.
Concerto di fine inverno
La Filarmonica si vuol far perdonare per la occasione natalizia mancata, a causa di difficoltà logistiche, ed organizza un concerto fuori programma la sera del prossimo 4 marzo. Aspettiamo tutti i sostenitori di sempre ed anche nuovi, il tema studiato dal maestro Andrea Marchi è attuale e intende fare crescere l’interesse per la musica originale per banda con brani semplici da ascoltare ma non banali.