Nel 1982 pubblicavamo con la Stamperia Artistica di Corso Siracusa il IV° volume delle Schede Vesme ( con M. Boglione e Dario Sesia ). Si trattava di concludere una collana i cui tre precedenti volumi erano stati composti a piombo, su carta a mano ( da tagliare ); il proto ( capotecnico di tipografia che aveva il compito di ricercare fino all’ultima virgola fuori posto ) era di una precisione maniacale.
Oggi sui quotidiani di mezza Italia i refusi e gli errori ( anche grossolani ) sono numerosi; intanto è sempre colpa del computer o del correttore automatico !
Ricordiamo ancora il rumore assordante dei compositori che, velocissimi, realizzarono le pagine.
In quegli anni, un vecchio giornalista che catalogava svarioni e sentenziava, ci aveva regalato una poesiola destinata a essere scritta successivamente a caratteri quasi cubitali al Lingotto ( 1998, mostra Aldo Novarese ); sempre che la memoria non ci tradisca.
Ci piace di condividere con i colleghi “Un solo difetto” – ma imperdonabile – celato fra le righe di un saggio:
Lo si cerca e perseguita, ma esso se la svigna.
Finché la forma è in macchina si tiene ben celato
si nasconde negli angoli, par che trattenga il fiato.
Neppur il microscopio a scorgerlo è bastante,
prima; ma dopo esso diventa un elefante.
Il povero tipografo inorridisce, freme,
il correttor colpevole il capo abbassa, geme,
perché seppur dell’opera tutta il resto è perfetto,
si guarda con rammarico soltanto a quel difetto.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui
Captcha verification failed!
CAPTCHA user score failed. Please contact us!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.