L’anno che ci siamo lasciati alle spalle ha attraversato periodi altalenanti ancora causati dalle restrizioni dovute alla pandemia che ha stravolto il trasporto aereo globale.
Con l’allentamento delle restrizioni e la libera circolazione delle persone è venuto a crearsi un improvviso eccesso di domanda dei viaggi aerei, trovando impreparati molti operatori del settore aeronautico, dagli aeroporti alle compagnie aeree per via della carenza di personale e delle risorse. Questa situazione ha creato un po’ ovunque cancellazioni di voli e bagagli mal gestiti, mettendo a dura prova i passeggeri che si sono trovati i queste situazioni.
Poi, in certi casi ci si mette anche la tecnologia ad andare in tilt, come è successo alcune settimane fa dove in un sol giorno, negli Stati Uniti, sono stati cancellati oltre 16.500 voli creando un caos da inferno dantesco.
Nonostante le condizioni avverse, nel 2022 tutti gli aeroporti hanno registrato un notevole aumento del traffico, e secondo i dati ricevuti dall’Assaeroporti, l’incremento maggiore è pervenuto soprattutto dagli scali piccoli e medi.
A guidare la classifica nella fascia compresa tra i 5 e 15 milioni di passeggeri annui, spiccano gli scali di Bergamo (con 13.155.806 passeggeri), Napoli (10.918.234), Catania (10.099.441), Venezia (9.319.156), Bologna (8.496.000), Milano-Linate (7.719.977) Palermo (7.117.822) e Bari (6.205.461).
Nella categoria tra 1 e 5 milioni di passeggeri, ne elenchiamo solo alcuni come Pisa (4.493.847), Cagliari (4.396.594), Roma-Ciampino (3.475.902), Olbia (3.167.368), Brindisi (3.065.962) e Verona 2.982.060.
L’aeroporto di Torino con 4.193.371 passeggeri (nel 2019 4.186.313) lo scorso anno si è posizionato al 13° posto risalendo la scala di un punto rispetto all’anno pre Covid, exploit avvenuto grazie all’aumento dei voli da parte delle compagnie low cost, come la Ryanair, la Wizz Air e la Blue Air che però alla fine dell’estate ha chiuso i battenti.
Lo scettro come sempre spetta all’aeroporto di Roma Fiumicino con 29.360.613 passeggeri, seguito da Milano Malpensa con 21.347.652 passeggeri che detiene anche il primato della movimentazione delle merci con 721.254,5 tonnellate.
Rimanendo nel settore merci primeggiano anche Roma Fiumicino con 140.603,9 tonnellate, seguito da Bologna con 58.604,9, Venezia con 47.585, Brescia 38.946,7 ed infine nuovamente Bergamo con 20.826,7 tonnellate. Senza mettere il dito nella piaga, lo scalo di Caselle nel 2022 ha movimentato solo 949,2 tonnellate, con una media mensile di 79,1 tonnellate (poco più di tre TIR al mese), una inezia per una città come Torino, le cui merci per via aerea vengono dirottate, non si sa per qualche motivo, su altri aeroporti, e pensare che nel 2000 l’aeroporto movimentava 20.623 tonnellate.
Ritornando agli aeroporti con un traffico superiore ai 15 milioni di passeggeri, il tasso di incremento annuo è stato penalizzato dal recupero tardivo dei collegamenti a lungo raggio che, come spiega la nota di Assaeroporti “è attribuibile principalmente al segmento intercontinentale che, dopo due anni di pandemia, ha ricominciato a crescere in maniera strutturale solo a partire dai mesi estivi del 2022”.
L’anno passato il recupero del traffico è stato progressivo se consideriamo che nel 2019 i passeggeri transitati in Italia erano stati 193 milioni, con un -39% del primo trimestre, il -12% nel secondo poi ridotto al -7% dei mesi estivi ed infine un leggero peggioramento del -9% dell’ultimo trimestre.
Infatti lo scorso anno il totale dei passeggeri transitati in tutti gli aeroporti italiani, sotto l’egida dell’Assaeroporti, sono stati 164.641.136, con una media nazionale del +104,1% rispetto al 2021 ed un -14,7% a confronto col 2019 (164.332.535).
Il nostro scalo di Caselle come abbiamo visto prima con 4.193.371 passeggeri ha fatto registrare un +103% rispetto al 2021 e un +6,1% sul 2019.
Ultimo volo da Caselle di un Airbus A320 Air One
Sabato 21 gennaio alle ore 15,18 è decollato per l’ultima volta, diretto a Roma Fiumicino, l’Airbus A320-216 marche EI-DSZ nella livrea della scomparsa Air One assorbita anni or sono dall’Alitalia.
Sulla fusoliera comparivano, oltre alla grande scritta Air One, sulla parte sinistra a fianco della porta d’ingresso i simboli dell’Alitalia e più in piccolo ITA Airways, quindi curiosamente un aereo con ben tre aviolinee.
Infatti dopo la cessazione delle attività dell’Alitalia il 14 ottobre 2021 ed il suo reintegro il giorno dopo nella nuova compagnia aerea di bandiera italiana ITA Airways, il velivolo ha continuato egregiamente a svolgere il suo mestiere: quello di trasportare il più possibile passeggeri sulle rotte di medio raggio.
L’ultimo servizio regolare di linea è stato il volo AZ1611 sulla rotta Bari-Roma Fiumicino il 23 gennaio e lo stesso giorno l’aereo è poi decollato alle 13,38 con il volo AZ8019, da Roma per Ostrava (Repubblica Ceca) per essere riverniciato nei colori blu della compagnia di bandiera italiana rientrando in Italia per riprendere i voli commerciali il 3 febbraio.
Ryanair scommette su Caselle
Venerdì 3 febbraio nelle luminose sale partenze dell’aeroporto di Caselle, si è tenuta la conferenza stampa della Ryanair con l’annuncio dell’operativo per l’estate 2023, che sale a 35 rotte incluse le quattro nuove destinazioni di Alicante, Porto, Stoccolma Arlanda e Vilnius. Le ultime due tratte al momento sono in realtà già attive con l’orario invernale, ma visto il successo riscontrato proseguiranno anche nel periodo estivo.
La Ryanair è ormai diventata la prima compagnia aerea del nostro scalo, che vale la metà del traffico, con oltre 310 voli settimanali, incluso l’aumento delle frequenze su cinque rotte: Bruxelles, Cagliari, Pescara, Siviglia e Alicante.
L’operativo a Torino della low cost per l’estate 2023 prevede due aeromobili B.737-800 basati da oltre un anno sul nostro scalo, con un investimento di 200 milioni di dollari ed oltre 1.800 posti di lavoro di cui 60 diretti (20 piloti e 40 membri di equipaggio).
La compagnia con la sua politica di basse tariffe a partire da 29,99 euro, offre la possibilità di una ricca scelta di rotte, che in precedenza Caselle non poteva offrire e bisogna dare atto che la Ryanair, difficilmente ha deluso le aspettative, incrementando il traffico dove altre compagnie non sono riuscite a competere.
Certamente questo vettore detta regole ferree per quanto riguarda le operazioni aeroportuali sul servizio dei suoi aerei, e lo si nota dalla brevità della sosta a terra tra l’arrivo e la partenza. Finalmente dopo anni di tentennamenti, anche il nostro aeroporto ha deciso di investire sulle compagnie low cost per incrementare il traffico passeggeri, con notevole beneficio da parte di tutto il settore turistico, alberghiero ed anche business.
Pienamente soddisfatti della fattiva collaborazione Eddie Wilson, CEO della Ryanair, Mauro Bolla, Country Manager Ryanair per l’Italia, Elisabetta Oliveri, presidente di Torino Airport e Andrea Andorno, AD di Torino Airport, con la speranza di poter raddoppiare la Base quanto prima.
L’impegno da parte della Sagat, in collaborazione con tutti i vettori aerei è quello di raggiungere entro il 2025 i cinque milioni di passeggeri, e la Ryanair con il suo potenziale sarà una delle artefici di questo ambito traguardo. La compagnia è sicura che su oltre 235 nuove potenziali tratte vi sia buona possibilità per Caselle di ampliare ancora la propria rete dando ulteriore sviluppo al nostro scalo.
Ricordiamo che lo scorso anno il Gruppo Ryanair, in tutto il suo network, ha trasportato 165,3 milioni di passeggeri con un grado di riempimento dei velivoli (load factor) del 93%. Nel gennaio 2023 ha già trasportato 11,8 milioni di passeggeri segnando un +69% rispetto al 2022, per un totale di 68.200 voli effettuati con una flotta di oltre 530 aerei, a cui a breve si aggiungeranno circa 50 nuovi velivoli e altri 150 in ordine.
Addio ad Agostino Frediani
Con immensa tristezza abbiamo appreso che il 17 gennaio 2023, all’età di 75 anni, è deceduto a Roma l’ex pilota collaudatore Agostino Frediani, nato a Merano il 6 giugno 1948.
Con il collega e pilota collaudatore Gianluca Evangelisti, il 24 settembre 1999, aveva portato in volo per la prima volta da Caselle, il bimotore C-27J Spartan, realizzato dalla Alenia Aerospazio Divisione Aeronautica. Ancora oggi il velivolo è in produzione con l’azienda Leonardo negli stabilimenti del nostro aeroporto (vedi Cose Nostre ottobre 1999).
Ottimo pilota, prima con l’Aeronautica Militare Italiana (1967-1984) e poi dal 1985 pilota collaudatore dell’azienda italiana, all’inizio come Aeritalia poi Alenia, fino al suo ritiro.
Come test pilot, oltre al C-27J ha collaudato diversi altri velivoli come: ATR 42/72, Tornado, AMX, Eurofighter, Superjet International RRJ95, e molti altri compresi l’Airbus A320, il McDonnell Douglas DC-10 e il Boeing 707TT Tanker Transport.
Nel campo elicotteristico ha volato con svariati tipi costruiti dalla Agusta come: A.B. 205, 206, 212 ed anche il grosso birotore CH-47, nonché modelli prodotti da altre società come l’inglese Westland Wessex che nella versione HCC.4 della RAF “The Queen’s flight” fu l’elicottero impiegato per gli spostamenti della regina Elisabetta II e dai membri della casa reale inglese.
Al suo attivo aveva oltre 20.000 ore sui velivoli ad ala fissa ed oltre 1.000 con i modelli ad ala rotante. Numerosi i riconoscimenti ricevuti nella lunga e brillante carriera, per la sua meticolosa dedizione al volo sia come pilota militare sia come pilota collaudatore.
Da sinistra a destra, Frediani, l’ing. Filippo Bagnato, Capo Divisione Aeronautica Alenia Aerospazio ed Evangelisti al termine del 1° volo del C-27J