“A Torino l’uso ufficiale del menu comparve molto tardi: i primi esemplari
sono stampati per la Corte in occasione dei festeggiamenti per l’Unità d’Italia”.
M. Falzone del Barbarò
Nel 1980 l’associazione “Ex Allievi Fiat inaugura una mostra di menu, cartoncini illustrati con la “lista” delle singole portate: sono i primi “diners” stampati per l’Accademia Filarmonica, la Società del Whist, il Circolo Degli Artisti oppure per i gruppi politici e l’inaugurazione della galleria del Freyus.
Nel 1911 – anno di Esposizione – il 17 settembre una fanciulla con un cespuglio di rose fra i capelli ( A. Manzi, Roma ) propone per un pranzo ufficiale “Consummè alla Reale, Voulvant, asparagi, pollo arrosto, insalata e gelato alla Tunisina”; contemporaneamente, la Lotteria Nazionale indice un premio di ben 1.500.000 lire !
Alcuni dei mens che abbiamo conservato in famiglia sono legati a una “chiacchierata” fatta per varie Associazioni. Così l’ACEM, a Villa Sassi, per “Film in concerto” ( 1907 ) invita a un ricchissimo aperitivo: “pescatrice, gnocchetti, risotto, stracotto di vitello e le sfogliatine di castagne”. Per fortuna, il concerto era stato organizzato prima del lauto pranzo !
Molti sono i cartoncini, specie del Rotary Torino Valsangone; inviti rivolti ora per celebrare la “Battaglia di Torino del 1706”, “I luoghi fortificati delle Valli di Lanzo”, l’anno rotariano, la storia delle “Biennali di Venezia”. La cena, solitamente, si apre con un ricco aperitivo a cui seguono, ad esempio: risotti, fagottini di filetto, dessert e caffè; le sedi sono Il Circolo ( Unione Industriali ), l’hotel SITEA ( qui, originale l’insalata di frutta allo zenzero con sorbetto di pompelmo rosa ), l’Antica Zecca di Caselle ( 2010 ), il palazzo Einaudi di Chivasso con un Grand Buffet; su quest’ultimo invito figura la tela “Rose su liberty” di Misetta Bozzini.
2008: il Circolo degli Artisti invita alla consueta cena del lunedì con un cartoncino firmato nel 1979 da Piero Monti; il salone di palazzo Graneri de la Roche è affollato da “giacomette” pronte a una danza sotto l’enorme lampadario che lo orna. Il menu ? Tagliere di formaggi e salumi, frittata di riso e fiori di zucca, insalata di arance, tortelli di magro, pere al vino. Sede, lo storico “crotin” affrescato e ricco di Autoritratti d’Artisti.
Anche la testata di Cose Nostre, ciascun anno, offre una cena a collaboratori e giornalisti. Nel 2009, in occasione della 37° Edizione, ecco pronti il vitello tonnato, il tacchino con radicchio, agnolotti, brasato e per finire, “i dolci bicchierini”. All’interno dell’invito un sensibile disegno di Giulio Gianolio con il cartello Ciao e la dedica “A Giulio, per sempre”.
L’Unitre di Torino, nel medesimo anno, invita i docenti al Jolly Hotel per offrire la “quiche, risotto e ravioli, piccatine di vitello, dessert”; un’Istituzione che inizialmente ha messo in atto l’idea brillante di proporre un’ora di cultura settimanale a chi se ne era andato tranquillamente in pensione.
Palazzo Beraudo di Pralormo ovvero il Circolo Ufficiali di Torino: la copertina del menu ( 10 dicembre 2009 ) s’ispira alla facciata dello storico palazzo ( corso Vinzaglio 6 ) e la cena s’articola con un flan, il fagottino con punte d’asparagi, risotto e filetto alla Richelieu, mousse alla vaniglia.
Allontaniamoci da Torino per cenare all’hotel Regina Elena di Santa Margherita Ligure in occasione della presentazione del libro “L’oro bianco e il suo mistero” di Anna Cremonte Pastorello di Cournour; non può mancare il risotto alla marinara seguito da scaloppine ai carciofi, semifreddo all’arancia, spumante e caffè.
L’Associazione “Immagine per il Piemonte” – di anno in anno – ha assegnato il Premio di Cultura “L’Arcangelo” a personaggi noti e meritevoli. La XIII edizione ( 2007 ) ha visto protagonista Guido Amoretti, direttore del museo “Pietro Micca”: bella e indomita questa figura di generale che ha cercato e rinvenuto “sottoterra” i resti di una battaglia e delle fortificazioni legati alla storia del Piemonte. Il logo dell’Associazione riporta il ritratto di Vittorio Alfieri. Per suggerire alle lettrici di Cose Nostre il menu di una cena trascriviamo la lista de Il Circolo: cardi con salsa di acciughe, risotto ai carciofi, guanciale di vitello con cipollotti, dessert.
I vini? Gewurztraminer di Bolzano e Nebbiolo Conti di Roero. La copertina del cartoncino raffigura una lieta facciata profilata contro il cielo stellato.
Il rito del pranzo è stato illustrato, specie nel passato, anche da gradevoli opere firmate da Lorenzo Delleani, Leonardo Bistolfi, Carlo Follini, per citare solo alcuni artisti piemontesi.