Immagina di ricevere su whatsapp un messaggio vocale di tuo figlio (o comunque di un tuo caro). Il messaggio arriva da un numero che non conosci, ma la voce è certamente la sua. Dice con una certa concitazione e senso di urgenza di aver perso il telefono e di avere bisogno di denaro velocemente, perché ha avuto un piccolo incidente con la macchina. Sono sicuro che tu che stai leggendo questo articolo non cadresti mai in una trappola così grossolana, vero? Ma se immaginassimo che lo stesso messaggio fosse inviato a migliaia di destinatari contemporaneamente, declinando voci e stili linguistici in base alle informazioni ricavabili dai finti mittenti, per la legge dei grandi numeri, molte persone cascherebbero nel tranello. Non è un caso che, ancora oggi, si senta parlare di truffe ormai storiche, come quella del finto Principe Nigeriano (peraltro nata come truffa postale “cartacea”).
Quello descritto è uno dei molteplici scenari della nuova generazione di truffe, possibili grazie all’uso malevolo dell’intelligenza artificiale. Se da una parte l’AI continua a portare cambiamenti positivi nel nostro mondo, la tendenza crescente al suo uso improprio sotto forma di truffe rappresenta una minaccia altrettanto reale. Recentemente, si sono moltiplicate le segnalazioni di truffe online che sfruttano l’intelligenza artificiale per ingannare le persone, rendendo urgente informarsi su questi pericoli e sui modi per difendersi. L’intelligenza artificiale consente ai truffatori di automatizzare processi complessi e dispendiosi in termini di tempo, creando identità false e sintetiche che interagiscono come veri esseri umani. Questo inganno è possibile grazie alla capacità dell’IA di generare contenuti falsi ma di alta qualità, perfettamente contestualizzati, che aumentano notevolmente l’efficacia degli attacchi fraudolenti. Per esempio, i messaggi di testo generati dall’intelligenza artificiale possono replicare con precisione gli scambi tra la vittima e il suo interlocutore, utilizzando un linguaggio appropriato e senza errori grammaticali o sintattici (anche se per qualcuno, sarebbe l’assenza di “orrori” ortografici a rappresentare proprio l’indizio probante di un tentativo di truffa in atto). Battute a parte, queste nuove frontiere tecnologiche rendono molto difficile per la vittima riconoscere la truffa.
L’intelligenza artificiale può produrre immagini e video autentici e di alta qualità, indistinguibili da quelli reali. Questi strumenti consentono ai truffatori, anche senza competenze avanzate, di creare contenuti credibili che possono ingannare facilmente le vittime. Ad esempio, sono stati segnalati casi in cui video falsi di celebrità sono stati utilizzati per promuovere prodotti inesistenti o truffe finanziarie. Una delle minacce più insidiose è rappresentata dalla clonazione della voce. Con l’AI, è possibile creare voci che imitano quelle di persone reali. Questo significa che i truffatori possono far credere alle vittime di parlare con qualcuno che conoscono, inducendole a condividere informazioni personali o a trasferire denaro. Inoltre è ormai assodato che l’IA permetta anche la creazione di chatbot amichevoli e convincenti, capaci di sostenere lunghe conversazioni testuali con le vittime, instaurando una connessione emotiva di fiducia per poi chiedere denaro o informazioni riservate. Allo stesso modo, la creazione di siti web truffa è diventata più semplice, permettendo anche a persone con competenze di codifica minime di creare siti fraudolenti con facilità.
La consapevolezza delle nuove minacce introdotte dall’uso improprio dell’intelligenza artificiale è il punto di partenza per una strategia di sicurezza informatica efficace. Abbinata alla competenza di professionisti esperti, consente di sfruttare i vantaggi delle tecnologie avanzate per difendersi dalle minacce. È una sorta di competizione continua tra il buon uso e il cattivo uso dell’IA, dove il fattore umano gioca un ruolo cruciale. Per proteggersi efficacemente dalle truffe online basate sull’intelligenza artificiale, è fondamentale usare il buon senso e adottare alcune pratiche di sicurezza. Può sembrare complicato, ma ci sono strategie semplici e pratiche che possono fare la differenza. Prima di tutto, è importante verificare sempre le fonti. Prima di cliccare su un link o scaricare un’applicazione, assicurati che provenga da una fonte ufficiale e affidabile. Inoltre, è fondamentale prestare attenzione alle chiamate sospette. Se ricevi una chiamata urgente da un presunto familiare che richiede denaro, verifica sempre l’identità della persona chiamando direttamente il numero di telefono conosciuto e presente in rubrica. Non fidarti immediatamente delle richieste di denaro, specialmente se presentate con urgenza.
Proteggere i propri dati è altrettanto cruciale. Utilizza password forti e uniche per ogni account, attiva l’autenticazione a due fattori dove possibile e limita la condivisione di informazioni personali sui social media. Questo riduce il rischio che i truffatori possano ottenere informazioni sufficienti per ingannarti. Se pensi di essere vittima di una truffa, segnala immediatamente l’accaduto. Non esitare a chiedere aiuto a familiari, amici o conoscenti più esperti. Avere qualcuno di fiducia a cui rivolgersi può fare una grande differenza quando si è incerti su come procedere. Utilizzare applicazioni che bloccano chiamate e messaggi provenienti da numeri sconosciuti o sospetti può ridurre ulteriormente il rischio. Infine, educarsi e rimanere informati sulle ultime truffe e minacce può aiutare a riconoscerle più facilmente. Iscriversi a newsletter di sicurezza informatica o seguire organizzazioni che si occupano di sicurezza online o corsi organizzati dai comuni o dalle associazioni specializzate, possono aiutare a sviluppare una presa di coscienza collettiva. Adottare queste pratiche di sicurezza può aiutarti a proteggere te stesso e i tuoi cari dalle sempre più sofisticate truffe online.