Chi non conosce questa filastrocca? Ebbene, dietro a queste parole (“Giro-giro-tondo, casca il mondo, casca la terra, tutti giù per terra”) in realtà si può nascondere una vera e propria patologia che si manifesta con le vertigini.
Le vertigini sono scientificamente definite come una sensazione illusoria di movimento o rotazione di sé o dell’ambiente circostante, ma le definizioni più semplici arrivano dal mondo della letteratura: “Ho la sensazione di cadere, anche se sto fermo”, ha scritto Kafka nel romanzo “Il processo”, mentre “Il mondo mi gira intorno, come se fossi su una giostra impazzita”, scrive Charles Dickens nel romanzo “Il circolo della vita” e ancora “Tutto mi gira intorno, come se la terra mi stesse scivolando sotto i piedi”, racconta Edgar Allan Poe nel libro “La caduta della casa Usher”. Si tratta di un sintomo che può essere il campanello d’allarme per svariate condizioni mediche, alcune delle quali potenzialmente gravi. Per tale ragione, oltre a trattare il sintomo, è fondamentale ricercarne la causa scatenante cosi da impostare un corretto percorso terapeutico.
Il 20% della popolazione adulta manifesta un episodio di vertigini almeno una volta all’anno, numero che aumenta nelle donne e che raddoppia negli over 65. Per giungere a una corretta diagnosi, il medico valuta alcune caratteristiche della vertigine quali la durata, la gravità, la frequenza, gli eventuali fattori scatenanti, la presenza di patologie preesistenti e quindi effettua un esame obiettivo che possa valutare anche le funzioni vestibolare, oculare e motoria dell’assistito. Solo successivamente il medico di medicina generale prescriverà eventuali esami ematochimici e strumentali che possano confermare il sospetto diagnostico.
Tra le cause principali delle vertigini vi sono i disturbi vestibolari (quali la vertigine parossistica posizionale benigna, la labirintite e il morbo di Menière); le cefalee; alcune patologie neurologiche (ictus, neoplasie cerebrali, sclerosi multipla); l’utilizzo di alcuni farmaci (antistaminici, antibiotici, ansiolitici, antipertensivi, alcuni chemioterapici); la disidratazione; l’ipotensione arteriosa; l’ipoglicemia; i disturbi oculari (strabismo, glaucoma, cataratta); la cervicalgia e talvolta anche l’ansia e lo stress.
Un corretto stile di vita può aiutare a prevenire o a ridurre l’entità delle vertigini. Nello specifico è consigliabile evitare l’abuso di farmaci “da banco” e nel contempo assumere con regolarità le terapie prescritte dal proprio medico, controllare periodicamente a domicilio la pressione arteriosa, preferire la dieta mediterranea al fast-food e nello specifico evitare l’eccesso di caffeina, di alcolici e di cibi troppo salati, mantenere una idratazione adeguata, fare attività fisica periodica, mantenere un corretto ritmo sonno-veglia ed evitare il fumo di sigaretta, sia attivo che passivo.
Le vertigini, pur potendo essere un sintomo di lieve entità, possono anche essere indicative di condizioni mediche serie. Per questo motivo è fondamentale consultare il proprio medico di famiglia per ottenere una diagnosi accurata e tempestiva, al fine di ricevere il trattamento adeguato e scongiurare complicazioni.
Giro-giro-tondo
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