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lunedì, Ottobre 14, 2024

    Dolflex…ed è Dolce dormire!

    “Accertati di non discutere mai di notte, perché perderesti soltanto una buona notte di riposo e non potrai sistemare comunque nulla fino al mattino successivo; meglio, se puoi, farti una bella risata che ti concilia con il sonno”.
    Più o meno era di questo tenore un principio che sovente mi ricordava un caro amico, maestro di vita e di lavoro. E proprio queste parole mi sono tornate alla mente parcheggiando l’auto per andare all’appuntamento con Cristina Dolce della ditta “Dolflex”, di San Maurizio Canavese.
    Ma chi non conosce la ditta “Dolflex”? Quando dalla provinciale per Ciriè, svolti in via Ceretta Inferiore, circa a metà strada dal centro di San Maurizio e dopo aver goduto della vista di parecchi edifici di gran bell’aspetto e perfettamente ristrutturati, trovi al numero 123, la “Dolflex”, l’azienda artigianale dedita alla produzione di materassi di pregio e a tutto ciò che ci riconcilia con il sonno, azienda che Cristina Dolce gestisce insieme allo zio Claudio Astegiano. Cristina ama definire la sua azienda “un punto di riferimento per il… mondo della nanna”.

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    Siamo andati a trovarli nell’ottica di promuovere la qualità del nostro territorio, puntando su imprenditori che privilegiano prodotti di eccellenza. Cristina ci riceve insieme all’inseparabile dolcissima cagnolina Bianca che, fra una coccola e un’altra, sembra quasi che si gusti con noi un ottimo caffè che ci viene offerto nell’angolo appositamente creato nel salone ricevimento clienti.
    Il sonno è una divinità capricciosa e spesso quando si invoca si fa aspettare, ma attraverso le eccellenze, le vere eccellenze italiane che tratta la “Dolflex”, questa attesa sarà sicuramente più breve. Provare per credere.
    Ma andiamo con ordine, perché prima di parlare del presente dobbiamo fare un passo indietro e per questo chiediamo a Cristina di raccontarci un po’ di storia, proprio quella che risale alla fondazione della “Dolflex”.
    Ed ecco che il bellissimo sorriso che incornicia il volto di Cristina si illumina ulteriormente quando ci dice che la “Dolflex” nasce da Michele Dolce, suo nonno, il 13 giugno 1957 come laboratorio di “sfilacciatura e cardatura”, laboratorio poi passato a produrre materassi in lana e trapunte, per poi virare verso sistemi più moderni con la preparazione di materassi a molle, cominciando anche a concedere spazio alla vendita di biancheria per il letto negli Anni ’80, quando fecero il loro ingresso in ditta il figlio di Michele, Franco Dolce e sua moglie Bruna Astegiano.
    Solo in tempi più recenti, e con l’affinarsi delle tecniche, la “Dolflex” si è specializzata e ha ampliato il suo parco servizi verso la clientela fornendo fantastici materassi in lattice, in memory foam, a molle insacchettate indipendenti e ultimissima novità in… “campo nanna”, i materassi in “schiuma microcellulare”.
    Peculiarità assoluta della “Dolflex” è la produzione totalmente artigianale del prodotto, confezionato in loco e, per usare un paragone del campo alimentare, “a chilometri zero”.
    La materia prima viene acquistata dall’industria specialistica, come avviene a esempio per le stoffe di rivestimento o le imbottiture. Partendo da quei materiali, tutto viene confezionato manualmente da Claudio Astegiano nell’ampio laboratorio, dove primeggia ancora la vecchia macchina cardatrice, che vediamo perfettamente funzionante in una prova che ci ha voluto mostrare Franco Dolce. Tutti noi, almeno coloro che hanno vissuto buona parte del secolo scorso, ricorderanno di avere visto nei cortili delle case il materassaio al lavoro, mentre cardava. Era un semplice ma importante processo per rendere più soffice la lana che poi veniva nuovamente reimmessa nella fodera creando a nuovo un confortevole materasso.
    Oggi il mercato globale propone scelte commerciali assai spinte viste e riviste su molti canali televisivi, o reclamizzate ovunque sugli altri media per vendere poi attraverso l’ e-commerce, ma la scelta migliore rimane quella di recarsi in un negozio-laboratorio come quello della “Dolflex” per toccare con mano, comprendendo la differenza tra i materiali.
    Proprio come tiene a precisare Cristina, quando ci spiega la diversità fra il produttore e il rivenditore.
    Noi il materasso dobbiamo farlo con una cura sartoriale, perché deve piacere al cliente e deve proprio essere come lo desidera lui, mentre il rivenditore propone un articolo standardizzato, capace di elargire margini superiori e spinto poi da una martellante pubblicità”.

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    “Dolflex” oggi tratta, come dicevamo poc’anzi, oltre ai tradizionali materassi a molle, anche quelli in lattice, quelli a molle insacchettate indipendenti di alta qualità, in “memory foam”, ovvero una schiuma poliuretanica antiallergica, antiacaro, e materassi creati con una delle ultime schiume microcellulari, capaci di offrire il massimo comfort e un’elevata traspirabilità.
    Questo materiale è proveniente dalle sperimentazioni statunitensi in tema di ricerca aerospaziale, per garantire il miglior sonno degli astronauti.


    Ultimissima novità e meravigliosa chicca della “Dolflex”, nata dal grande amore di Cristina per i cani, è la linea cucce, linea che si chiama “Veelly” (dalla fodera in velluto), proprio come si conviene per far riposare meglio “il miglior amico dell’uomo”.
    Da non dimenticare che la “Dolflex” commercializza anche tutta la linea di biancheria dedicata al sonno: dalle lenzuola, alle federe, ai copri materassi, ai topper, tutto rigorosamente “made in Italy”.
    Per chi desiderasse conoscere ancor più approfonditamente la “Dolflex”, lo può fare visitando le pagine social di Facebook e Instagram, ma anche di TikTok.
    O, e meglio ancora, recandosi nel bellissimo punto vendita di San Maurizio, in Via Ceretta Inferiore 123.
    Dopo, con “ Dolflex“ non potrà che essere un… Dolce dormire.

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    Mauro Giordano
    Mauro Giordano
    Sono nato a Torino il 23 settembre 1947, dove ho studiato e lavorato in tre aziende del settore servizi fino a tutto il 2005, quando, raggiunta l’età pensionabile ho potuto lasciare tutti i miei incarichi. Risiedo a Caselle dal 1970, anno in cui mi sposai trasferendomi da Torino nella nostra città. Fin dal 1970 ebbi l’onore di conoscere ed apprezzare il fondatore del mensile Cose Nostre, il dottor Silvio Passera, il quale fin dal primo numero mi propose di scrivere notizie relative alla Croce Verde, ente di cui facevo parte come milite a Torino e poi come milite della Sezione di Borgaro, poi divenuta Sezione di Borgaro-Caselle essendo stato il fondatore del sodalizio nel 1975. Una più corposa collaborazione con il giornale è avvenuta negli ultimi tempi e sotto la direzione di Elis Calegari, anche per effetto del maggiore tempo disponibile. Attualmente collaboro - con piacere e simpatia -anche alla stesura di notizie generali, ma sempre con matrice sociale. I miei hobby sono sempre stati permeati da una grande curiosità di tutto ciò che mi circonda: persone, fatti, lavoro, natura, buon umore e solidarietà. Ho avuto modo di conoscere tutta l’Italia, ed è questo il motivo che ora desidero dedicare tempo a “Cose Nostre”.

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