Nel meraviglioso scenario dei giardini della Reggia di Venaria si è svolta la quarta edizione della “Festa della Nascita”, un gioioso evento di benvenuto alla vita, organizzato per celebrare e accogliere in comunità l’arrivo dei nuovi nati nel 2023 e nel 2024.Un’intera giornata all’insegna della bellezza, che quest’anno ha presentato molte novità: il numero dei Comuni che promuovono la festa è salito a 31, con un’ampia mobilitazione del mondo della salute e l’allestimento d’ un’area dedicata al rapporto con la natura.
La festa era rivolta a tutte le famiglie con bambini e bambine nati negli ultimi due anni, con l’obiettivo di far conoscere le opportunità offerte dai servizi locali, dal mondo della cultura, della sanità e dell’educazione. Nei giardini sono stati allestiti punti dedicati a vari temi, dove di svolgevano laboratori e attività ludiche. I 31 Comuni che hanno aderito a questa iniziativa, come segno di attenzione verso la prima infanzia, hanno adottato il “Passaporto culturale #naticonlacultura”, ideato dalla “Fondazione Medicina a Misura di Donna”, che consente il libero accesso alle famiglie in oltre 45 musei della rete “Abbonamento musei” nel primo anno di vita dei bambini e delle bambine. Il Passaporto è consegnato dalle strutture sanitarie alla nascita o inviato dalle amministrazioni cittadine aderenti al progetto. A inizio giornata, nel Giardino delle Rose, si è svolta la cerimonia di benvenuto a cura di Arianna Spigolon, responsabile di “Missione sviluppare competenze”, fondazione San Paolo, di Giorgio Tamburini, pediatra e presidente del “Centro della salute del bambino” e di Giovanna Brambilla, esperta di partecipazione culturale. I relatori, dopo i ringraziamenti alle circa 3000 famiglie partecipanti all’evento e ai 300 operatori volontari, hanno augurato che, insieme ai comuni aderenti, siano portate avanti reti territoriali che riconoscano che la cultura rappresenta una risorsa che lavora alla crescita e al benessere dei bambini e delle famiglie, mettendo al centro di questa rete le biblioteche, che sono un servizio pubblico per tutta la cittadinanza.
Abbiamo di fronte a noi, attualmente, delle sfide enormi, ma al primo posto possiamo sicuramente mettere la situazione delle diseguaglianze sempre più pressanti, e non solo per il cambiamento demografico. Siamo così toccati dall’invecchiamento della popolazione che non possiamo non vedere nei bambini e nelle bambine una risorsa fondamentale per la società tutta. Cosa c’è oggi di più importante dei bambini che nascono in ciascun comune? Non è forse il tesoro più importante, il capitale umano che deciderà le sorti del mondo? Pensiamo che questi tesori che si manifestano nelle culle vadano celebrati, ogni comune a modo proprio, facilitando il percorso dei genitori timorosi, in buona parte disorientati. Non basta nascere, occorre crescere bene e questa crescita avviene nell’ambiente familiare che va sostenuto. L’ideale sarebbe costruire una rete cittadina che accogliesse e sostenesse i neo genitori sin dalla fase della gravidanza, con eventuali visite domiciliari dopo il parto. I fondi ci sono. Il governo ha risorse specifiche col capitolo “Prenatale, infanzia e adolescenza”, risorse che stanno per essere trasferite ai comuni aderenti al progetto. Il “Passaporto culturale” rappresenta l’abbattimento di ogni tipo di barriera. Le nostre giovani famiglie e i nostri bimbi possono godere delle nostre meraviglie indipendentemente dallo status, dalla provenienza. Davvero un grande passo per l’equità sociale.
Festa della Nascita 2024: benvenuto raggio di sole!
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