Introduzione
Finita l’estate ci affacciamo a settembre con attese varie. Anche di che cosa scrivere nei prossimi numeri di Cose Nostre. Dopo la parata dei “Papi a Caselle” che ha avuto un buon riscontro, il primo fatto importante da evidenziare – a mio parere – è il Giubileo del 2025 che la Chiesa sta preparando.
Ora qualcuno penserà che io sia un cronista del Vaticano, visto che a volte scrivo di Papi, di storie religiose o di fatti inerenti la Chiesa, ma che soprattutto sto per dare spazio e voce al prossimo Anno Santo. Ovviamente non sono un emissario intrufolatosi dentro Cose Nostre ma, semplicemente, questi sono temi che mi hanno sempre interessato. Infatti mi appresto a scrivere la storia degli Anni Santi perché è una tematica che conosco bene. Lo scrivo senza supponenza, perché tra l’altro ai miei tempi ho allestito una collezione di tematica filatelica-numismatica che mi è costata studi, letture e spese non indifferenti – anche per lo speciale materiale di cui è composta – ma che ha avuto nelle varie mostre nazionali e regionali in cui è stata presentata riconoscimenti e ottimi attestati dalle giurie delle esposizioni inerenti i Giubilei della Chiesa.
Questo voler mettere sull’altare la mia collezione non è dovuto alla vecchiaia ma mi serve solo per introdurre sul nostro mensile che questa storia degli Anni Santi non è opera di uno sprovveduto in materia; nella certezza che questa tematica troverà un posticino sulla grande quantità di temi che ospita il nostro mensile nato oltre mezzo secolo fa.
Ma bando alle varie considerazioni, questa avventura dentro e fuori le mura del Vaticano comprenderà per il nostro giornale cinque puntate mensili dove via via presenteremo la Porta Santa, le quattro Basiliche romane del perdono e i Papi più significativi dei 27 Giubilei passati, il tutto per arrivare al 24 dicembre del 2024 dove il Papa aprirà la Porta Santa per dare inizio all’Anno Santo del 2025 che avrà il motto di “Pellegrini di Speranza”.
Gi.Ri.
ll fascino dei grandi eventi
L’origine della celebrazione dell’anno giubilare risale al 1300 quando Papa Bonifacio VIII indisse il primo Anno Santo, venendo così incontro al fervore religioso del popolo. Con la formula iniziale “semel in saeculo”, ossia una sola volta ogni cento anni, Roma tornava a essere il luogo della rinascita e l’evento si sarebbe appunto dovuto alla grazia implorata; la meta fu Roma, custode dei Santi Corpi degli Apostoli e sede del Vicario di Cristo. L’anno durante il quale si poteva guadagnare l’indulgenza giubilare era comunemente definito Anno Santo, soltanto dal 1475. Le indulgenze erano e sono ancora ottenute con le visite alle quattro basiliche romane, luoghi simbolo del Giubileo: San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le mura.
Durante il primo Anno Santo, quello del 1300, le processioni percorrevano salmodiando le aspre strade di Roma intente a cercare le facciate dorate delle basiliche sacrosante.
Ma cos’è un Giubileo? Nella tradizione cattolica il Giubileo è un grande evento religioso. È l’anno della remissione dei peccati e delle pene per i peccatori, è l’anno della riconciliazione tra i contendenti, della conversione e della penitenza sacramentale e, di conseguenza, della solidarietà, della speranza, della giustizia, dell’impegno al servizio di Dio nella gioia e nella pace con i fratelli. L’anno giubilare è soprattutto l’anno di Cristo, portatore di vita e di grazia all’umanità. Con una grande speranza di pace per il mondo.
Dunque, il tutto fu grazie a Papa Bonifacio VIII (1230 -1303) al secolo Benedetto Caetani, di nobile famiglia romana, che fu senza dubbio uno dei più grandi e autoritari papi del medioevo. Dante lo pose tra i simoniaci (commercio delle cose sacre) nel suo Inferno.
Il Giubileo, detto anche Anno Santo, può essere ordinario e straordinario. Il primo è legato a scadenze prestabilite (ogni 25 anni) mentre il secondo viene indetto in qualche occasione di particolare importanza e la sua durata varia da pochi giorni ad un anno. Gli ultimi Giubilei straordinari risalgono al XX secolo, quello del 1933 indetto da Pio XI per il XIX centenario della Redenzione, e del 1983 indetto da Giovanni Paolo II per i 1950 anni della Redenzione, e ultimo quello del 2016 della Misericordia, con Papa Francesco. Tutti sono imperniati sul perdono, sulle indulgenze, sulla speranza. Da secoli milioni di pellegrini dei Giubilei varcano la Porta Santa e visitano le quattro Basiliche papali romane.
Per il prossimo Giubileo del 2025 sono previsti 25 milioni di pellegrini. Ė un grande evento per la Chiesa, ma non solo, perché è sì un momento alto di tradizione religiosa, ma anche di arte, di storia, di attualità, di turismo. L’abbraccio di Roma giubilare ai pellegrini conserva ancora tutto il fascino dei grandi eventi mondiali.
Nella foto grande, Papa Francesco l’8 dicembre del 2015 apre la Porta Santa in San Pietro per l’inizio dell’Anno Santo della Misericordia del 2016, mentre la foto piccola è dedicata a un ritratto di Papa Bonifacio VIII.
Il Giubileo 2025, il 28° della Chiesa, inizierà il 24 dicembre 2024, alle ore 16 e 30, con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro. La solenne cerimonia sarà presieduta da Papa Francesco.