“Andate dove il cuore è in pace, viaggiate senza fermarvi mai”, Anonimo
Come avevo già raccontato nelle puntate precedenti, ad Anja Wenger piace vedere le cose che io ho già visto. Magari lo fa apposta per non avermi tra i piedi…
Ma no, dai, non è vero!
Come capitale con una storia che risale almeno a tremila anni fa, Pechino ha un patrimonio storico inestimabile che include siti antichi come il Palazzo d’Estate e la Città Proibita, e altri, il Tempio del Cielo e il Tempio dei Lama.
La Città Proibita, il simbolo di Pechino
La Città Proibita è il maestoso complesso architettonico dal quale governarono i 24 imperatori cinesi che si susseguirono nel corso di oltre 500 anni dagli inizi del XV secolo.
Il palazzo e i suoi cortili furono riservati alla corte e ai dignitari dalla costruzione, avvenuta nel 1420, fino al 1949: per questo motivo il complesso è conosciuto come Città Proibita.
Nella visita ci si trova in grandi cortili e padiglioni, dove si tenevano le cerimonie ufficiali dell’imperatore, e giardini e edifici più piccoli dove risiedevano i servitori e le concubine imperiali.
Troviamo figure simboliche – come i Guardiani del Tetto – agli angoli delle costruzioni che proteggono l’edificio in caso di incendio, oppure i Leoni cinesi, come in quasi tutti gli edifici tradizionali: due leoni che fanno la guardia all’ingresso di tutti i padiglioni.
Inoltre sul Passaggio Imperiale, al centro delle scale che portano a ognuno dei principali edifici, è possibile vedere una piccola rampa di marmo con draghi intagliati riservata all’imperatore.
Tutto si basa sull’armonia numerica dei numeri dispari, in particolare del numero nove: la Città possiede 9.999 sale e le porte delle stanze dell’imperatore sono decorate con 81 borchie in metallo (9×9).
La Città Proibita è il luogo più importante e visitato di Pechino, soprattutto dai Cinesi, che oggi possono accedervi tranquillamente, pur essendo stato un luogo impenetrabile alla gente comune per molto tempo.
Palazzo d’Estate
Utilizzato come giardino imperiale da varie dinastie, il Palazzo d’Estate diventò un piacevole diversivo che la dinastia Qing usò per fuggire dal caldo estivo della Città Proibita.
Con un’estensione di più di 290 ettari, il Palazzo è dominato dal Lago Kunming, che occupa un terzo del terreno. Intorno alla calma e alla tranquillità del lago, si succedono un’infinità di templi, palazzi e giardini davvero bellissimi.
Alcuni dei luoghi più interessanti sono: la Torre della fragranza di Buddha dalla quale si può godere di una vista mozzafiato, oppure il Giardino della Virtù e dell’Armonia, un edificio a tre piani, usato come teatro. Fu lo scenario delle rappresentazioni della compagnia di corte per intrattenere l’imperatrice Cixi nel XIX secolo.
Via Suzhou, la riproduzione di una strada commerciale, fu costruita per ordine dell’imperatore Quianlong, nel XIII secolo, ed è formata da piccoli negozietti che offrono sia prodotti tradizionali che altri più turistici.
Nel Giardino del Gusto Armonioso bellissimi edifici cinesi si riflettono nell’acqua, mentre la natura abbraccia ogni cosa rendendolo un luogo speciale.
La Grande Galleria, il lungo corridoio coperto che percorre 728 metri, è formato da travi di legno decorate con più di 14.000 pitture che mostrano scene della storia e della mitologia cinese.
Il Tempio del Cielo
Conosciuto anche come Tian Tan, oltre ad essere il tempio più importante di Pechino, è uno dei luoghi sacri più importanti di tutta la Cina.
Costruito durante il regno della dinastia Ming, nel XV secolo, era il luogo in cui l’imperatore realizzava sacrifici per ringraziare il Cielo per i frutti ottenuti e pregava per i futuri raccolti.
All’interno dei suoi 273 ettari si trovano diversi edifici dedicati al Dio del Cielo, tra questi i più importanti sono: lo Qinian Dian, ovvero Tempio delle Preghiere per il Buon Raccolto, un edificio circolare di colore azzurro che simboleggia il Cielo. L’ altare circolare costruito con lastre di marmo distribuite in nove cerchi concentrici è il luogo in cui l’imperatore realizzava i sacrifici e la parte più importante del luogo sacro.
Oppure la Volta Imperiale, il padiglione che si usava per conservare gli elementi cerimoniali, circondato dal Muro dell’Eco, un pannello che produce sorprendenti effetti sonori.
Inoltre il Salone dell’Astinenza, edificio in cui l’imperatore passava la notte precedente ai rituali, una piccola riproduzione della Città Proibita.
Il tempio si trova in un parco molto gradevole, che molti cinesi usano per fare Tai Chi, una forma non violenta delle arti marziali cinesi, oppure per giocare a carte, far volare aquiloni o partecipare a gare di ballo.
Il Tempio dei Lama
È il tempio buddista tibetano più importante che esiste fuori dal Tibet, ed è il più famoso di Pechino.
Costruito nel XVII secolo per il principe Yongzhen, il Tempio dei Lama diventò un importante monastero per i monaci lama. Oggi, il monastero è il rifugio spirituale di un gruppo di monaci mongoli che dedicano la loro vita allo studio dell’astronomia e della medicina.
Il Tempio dei Lama è un affascinante complesso formato da vari edifici tradizionali dai tetti dorati. Nei cortili tra gli edifici, si possono vedere enormi diffusori di incenso dove i fedeli collocano centinaia di stecche che producono un odore penetrante.
Uno degli edifici più importanti, il Falun Dian, accoglie una statua di bronzo alta sei metri di Tsongkapa, fondatore della setta del Berretto Giallo.
La più grande delle edificazioni centrali, il Padiglione Wanfu Ge, ospita l’elemento più prezioso del tempio, l’impressionante statua di Maitreya, il Buddha futuro. La scultura, alta diciotto metri, fu intagliata a partire da un unico pezzo di legno di sandalo.
Essendo uno dei luoghi di culto più importanti di Pechino, la vista delle impressionanti sculture di Buddha, accompagnata dall’odore dell’incenso, offre la possibilità di vivere da vicino il fervore religioso dei Cinesi.