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Comune di Caselle Torinese
martedì, Ottobre 8, 2024

    Pialpetta, mon amour!

    La “ Baita dell'Amicizia” ha riaccolto i ragazzi casellesi


    Pialpetta è sempre Pialpetta. Passano gli anni, cambia la società intorno a noi, ma alla Baita dell’Amicizia il tempo sembra essersi fermato. E non con una connotazione negativa, bensì positiva, con l’aspetto della genuinità e della naturalezza del luogo.
    Un luogo che negli anni si è adattato alle normative vigenti, con ingenti lavori di ristrutturazione e allo stesso tempo ha mantenuto la semplicità che caratterizza il luogo e ha avuto la grande capacità di lasciare lontane quelle che sono le frivolezze della società contemporanea e la frenesia.
    Poche regole, chiare e semplici. I ragazzi non possono usare per una settimana lo smartphone e hanno un calendario delle attività da svolgere diviso per squadre. Quindi ogni giorno c’è una squadra che si occupa di apparecchiare a colazione, pranzo e cena, una che pulisce le camerate e i bagni, una che si occupa di sparecchiare la tavola e un’altra che lava i piatti. E nonostante grandi resistenze da parte di alcuni all’inizio, alla fine della settimana tutti sono contenti di dare il proprio contributo affinché tutto funzioni.
    Pialpetta è anche giochi, attività in montagna e all’aperto e anche riflessione e silenzio. E qualunque sia l’età che si ha quando si sale alla Baita, tutti ritornano con un bagaglio personale arricchito,  penso anche i genitori che restano giù in città.
    Proprio per questo abbiamo pensato dopo la ripartenza delle attività alla Baita di raccogliere alcuni contributi di animatori, cuoche, animati, genitori e di don Claudio, che da anni rende possibile tutto ciò.

    Mara Milanesio

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    Un’esperienza positiva ormai per diverse generazioni: quest’anno erano presenti nipoti dei primi che avevano vissuto in modo pionieristico le settimane a Pialpetta.
    Per questo ringrazio il buon Dio che:
    – ha suggerito a Don Benente di lanciarsi in questa iniziativa, ha suggerito a Don Benente di lanciarsi in questa iniziativa già alla fine degli Anni ’60, per poi acquistare la Baita nel 1972.
    – ha dato a diversi adulti e giovani di allora la possibilità di rendere “agibile” con non poca fatica la stalla (non c’era ancora la strada) portando il materiale a spalle con il “cavallo di San Francesco”.
    – ha sempre trovato tra i casellesi coloro che hanno contribuito, in modo diverso, a ristrutturare la Baita (con offerte, ma, soprattutto, con tanto sudore…)
    – non sono mai mancati animatori che hanno reso possibile per i tanti ragazzi e giovani questa esperienza educativa arricchente anche a livello umano.
    – quest’anno, dopo il Covid e la mia malattia, si è potuto riaprire la Baita dell’Amicizia, eseguendo già alcuni lavori per renderla completamente a norma, grazie anche qui a persone che hanno messo a disposizione materiale e lavoro gratuitamente. È il volontariato che l’ha tenuta e la tiene in piedi ed efficiente.
    Speriamo di poter continuare a utilizzarla ancora di più e meglio.
    Un grazie di vero cuore al Signore e a tutti voi.
    Don Claudio Giai Gischia

    “Grande Giove”, avrebbe detto Doc! E proprio un ritorno al passato è stata la nostra ripartenza di Pialpetta: una settimana intera senza cellulari, senza computer, alla riscoperta del confronto con i compagni, del dialogo, della vita in comunità, dei giochi di società, in alternativa all’isolazionismo cyber-dipendente oggi così diffuso.
    Come l’hanno vissuta i ragazzi e le ragazze? Bene, a quanto dicono, e anche noi animatori abbiamo avuto la medesima impressione.
    Gli ospiti più piccoli delle classi elementari si sono distinti perché hanno saputo subito e autonomamente fare gruppo e fornire aiuto e solidarietà ai compagni in difficoltà, senza abbandonarli a se stessi.
    Ragazzi e ragazze che hanno affrontato positivamente esperienze nuove come (e chi l’avrebbe mai pensato?) trovarsi con una scopa in mano a ramazzare la camerata o lavare i piatti o affrontare per la prima volta i sentieri di montagna.
    Sono sopravvissuti una settimana senza cellulari, senza sentire i genitori ed affrontando le difficoltà della giornata da soli, senza che qualcuno, come spesso succede a casa, desse loro aiuto. Proprio bravi!
    Grande differenza di carattere e di comportamento tra i ragazzi e le ragazze delle elementari e delle medie: i primi cercano molto la figura degli educatori o degli animatori, li seguono, li ascoltano, li prendono d’esempio; i secondi, in particolare quest’anno, molto più distaccati, indifferenti alla vita in comune, irrispettosi delle regole e degli educatori, preferiscono unirsi in gruppetti ed isolarsi per progettare qualche marachella da fare a noi educatori o ai loro compagni d’avventura.
    Purtroppo ci sono stati anche qui, per la prima volta, un caso di bullismo e qualche intemperanza di troppo che sono stati prontamente affrontati con le dovute attenzioni richieste in questi spiacevoli casi.
    Pialpetta ha ripreso, dopo alcuni anni di fermo, (conseguenza soprattutto del Covid e della malattia di don Claudio), ad essere di nuovo il punto di incontro estivo dei giovani di Caselle, come lo è stato, per tanti di noi, nei decenni passati.
    Un’esperienza unica, utile, riteniamo, per la sua offerta di socialità e di confronto tra pari con lo svolgimento di attività manuali, di sano divertimento e di vita semplice di montagna.
    Un’alternativa alla solitudine, all’isolazionismo ed al troppo tempo passato dai ragazzi sul web con i problemi ad esso collegati.
    Ricordiamoci dell’esperienza di Pialpetta tutto l’anno: non esiste solo il mondo virtuale, ma anche quello reale fatto di gente vera, di chi vive accanto a noi e delle piccole esperienze vissute insieme.
    E…ovviamente, vi aspettiamo il prossimo anno, più carichi che mai!
    Silvio Ansaldi
    ——

    Mi è sempre piaciuta la montagna ed è dalla seconda elementare che frequento la Baita dell’Amicizia di Pialpetta sempre con lo stesso entusiasmo: prima come “animata”, poi, ormai da diversi anni (ho perso il conto…) come animatrice e responsabile. Ho patito molto la chiusura della Baita prima per il Covid, poi per la malattia di don Claudio e nell’attesa di alcuni lavori di adeguamento alle norme. Quest’anno ho finalmente di nuovo respirato l’aria di Pialpetta e vissuto con entusiasmo il clima di gioia e condivisione con i ragazzi, gli  animatori, il don e gli altri adulti presenti. Così come per altre esperienze della vita spesso non si riesce a comunicare pienamente quello che uno prova, lo stesso vale per Pialpetta: per capire la devi vivere. Ecco quindi un invito a vivere la Baita come “animati” o come animatori, cuochi e responsabili adulti. Per me è stata una “malattia” contagiosa. Spero continui così per tanti altri, con l’impegno di tutti.

    Simonetta Ballari
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    La Baita di Pialpetta quest’estate ha finalmente riaperto i battenti ai giovani ed alla comunità! Dopo la chiusura forzata a partire dal 2020, in questi ultimi mesi sono stati messi in atto interventi impiantistici e manutentivi che ne hanno reso possibile la riapertura: rifacimento completo degli impianti elettrici, sistemazione del locale cucina, sostituzione di tutti i materassi, acquisto di nuovi elettrodomestici, ritinteggiatura dei locali.
    Si ringraziano tutti coloro che hanno messo a disposizione professionalità, tempo e materiali necessari allo scopo…Le opere sono “work in progress”…ce ne sono ancora molte da affrontare, chiunque avesse la voglia e la possibilità di partecipare con il proprio contributo per renderla ancor più accogliente e funzionale, potrà farsi avanti rivolgendosi a Don Alessandro.

    Claudio Merola
    —-
    “Pialpetta” era per me solo un nome, una semplice parola a cui altri attribuivano una grande importanza, chissà perché… Ora questa parola (strana, allegra, che sa di polpette e peluche…) ha preso corpo e anima. È diventata una realtà, di cui sono diventato piccola parte anche io. È, questa, la forza del racconto, del “mito”, di quella tradizione che ci condiziona e insieme ci rassicura e al tempo stesso sospinge verso le infinite possibilità del futuro. Ma non solo. “Pialpetta”, l’ho visto coi miei occhi, è la forza del popolo che è in cammino. Il popolo che si fida, che ci prova, che mette le mani nel fango, che sta di notte a guardar la luna e le stelle. Che gioca, che canta, che piange. La vita del popolo in tutte le sue forme. Il popolo che si raccoglie intorno al fuoco e riconosce anche oggi il mistero di Gesù, compagno di viaggio e insieme maestro in quel cammino. Grazie Caselle, forza Caselle!
    Paolo

    ——

    Posso solo dire che Greta è rimasta molto contenta. Quando è tornata era malinconica, ed è stata così per un giorno intero. Ha detto non vede l’ora di tornarci il prossimo anno. In futuro vorrebbe anche diventare animatrice . Entusiasta per tutto….e anche io!

    Un genitore

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    Siamo tornati dopo quattro lunghi anni e Pialpetta era lì come se fosse passato un solo giorno, pronta ad accogliere nuovamente i bambini e i ragazzi e a regalare a tutti nuovi ricordi e nuove emozioni.  Pialpetta è la conferma che le cose semplici sono le più belle. Grazie di cuore a don Claudio, agli animatori, alle cuoche e a chi ha contribuito alla riapertura della Baita dell’Amicizia di Caselle. Evviva Pialpetta!

    I genitori di Edoardo, animatore

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    È stato bello, mi sono divertita tanto, abbiamo fatto delle belle camminate. I giochi preparati dagli animatori erano fantastici. Le cuoche hanno fatto dell’ottimo cibo. Soprattutto la polenta con il cioccolato. Grazie a tutti per questa splendida settimana!
    Alice
    —-

    Per Andrea è stata una bellissima esperienza. Senza tecnologia. Fare tante cose insieme. Sarebbe rimasto ancora e sicuramente vuole rifarla questa esperienza. Da genitori, è stata dura. Non sentire la voce di Andrea per una settimana…la sua mancanza ci è pesata, ma grazie agli animatori abbiamo visto la gioia nei suoi occhi. Scoprire dopo Pialpetta “un altro Andrea” ha colmato la sua assenza.

    La mamma di Andrea

    Care famiglie e animatori,
    con il cuore ancora pieno di gioia voglio ringraziarvi di tutto cuore per l’esperienza indimenticabile che ho vissuto insieme voi.
    Era la prima volta che partecipavo a un’attività del genere e devo dire che è stata una sorpresa meravigliosa. La compagnia di grandi e piccini è stata davvero speciale. Ho conosciuto persone fantastiche con cui ho condiviso momenti di allegria, risate e vero spirito di collaborazione.
    Mi ha particolarmente colpito l’entusiasmo e la dedizione degli animatori, che con la loro passione e il loro impegno hanno reso ogni giorno un’avventura unica e speciale. Ho riscoperto in Don Claudio una persona dal grande cuore e in Maria Teresa un’ottima compagna di lavoro. Grazie a voi tutti ho imparato tanto, sulla collaborazione, sul rispetto e sull’importanza di stare insieme. Spero di tutto cuore di poter ripetere tutto ciò l’anno prossimo.
    Vita, cuoca

    —–

    Che dire, è stata un’esperienza indimenticabile. I bambini si sono riscoperti e hanno apprezzato le cose che contano davvero: l’amicizia, il rispetto, l’altruismo e lo stare insieme senza interessi e senza malizie. Come genitore ringrazio chi li ha guidati in questo percorso di rinascita interiore. I bambini si sono guardati dentro e sono riusciti a esternare delle cose che altrimenti non avrebbero mai tirato fuori. Grazie ancora agli animatori e al nostro mitico Don Claudio che con amore, pazienza e dedizione ha mosso i sentimenti di tantissime generazioni (me compresa).

    Francesca, mamma di Sofia

    ——

    Una delle prime cose che mi ha detto mio figlio quando sono andata a prenderlo é stata: “Il prossimo anno posso venire di nuovo?” Quindi giá solo questo fa capire la bellezza dell’esperienza. Dico bellezza perché per esperienza essendoci andata da bambina anche io so cos’hanno vissuto…lo stare insieme, la collaborazione, l’abbattere la timidezza, lo scoprire la natura in ogni suo elemento. E tutto ciò grazie a chi per una settimana si prende cura di loro facendoli divertire e crescere “dentro”. Un grazie enorme a Don Claudio che da sempre si dedica ai ragazzi, ci ha cresciuti e cresce i nostri figli con la sua semplicità che fa la differenza.
    Una mamma

    Riguardo all’esperienza di Pialpetta vorrei dire che per la nostra famiglia è stata la terza volta, due anni per la prima figlia durante le elementari e quest’anno con Valentina. Un’esperienza unica, che riporta i ragazzi per una settimana alle cose semplici della vita che spesso si dimenticano durante la routine quotidiana. Un’esperienza che arricchisce i ragazzi di valori come la condivisione, l’aiutarsi l’un l’altro e divertirsi anche con poco, lo stare liberi all’aria aperta, la ripartizione dei compiti per una vita serena in comunità. I ragazzi sono accuditi amorevolmente e con grande attenzione. Dopo gli anni del Covid sono contenta che mia figlia abbia trascorso questa settimana a Pialpetta. Un grazie di cuore a tutti coloro che l’hanno reso possibile.

    Mamma di Valentina

    ——

    A Pialpetta mi sono trovato molto bene…tutte le escursioni alle cascate o andare in mezzo ai boschi e tutte le riflessioni…. Ma la cosa più bella è stato stare insieme. I love you, Pialpetta!
    Riccardo

    —-
    A Pialpetta mi sono divertito tantissimo e mi sono trovato tanti amici che forse verranno in classe con me alle medie. Mi sono divertito così tanto che il prossimo anno lo vorrei rifare. Ogni giorno ci facevano fare qualcosa di diverso: la caccia al tesoro, passeggiate, scoprire cose nuove… La prima sera abbiamo giocato a tombola e poi  abbiamo fatto anche il karaoke. L’ultima sera c’è stato il falò e abbiamo cantato. Mi sono divertito un sacco. Mi è piaciuto tutto.
    Denis

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    Sono sicura che questa settimana rimarrà nel cuore dei nostri figli per tutta la vita. Sicura che questa settimana avrà lasciato un segno in mio figlio. Sono sicura che sono nate delle amicizie che dureranno nel tempo, perché le amicizie nate in questi posti non sono le stesse di quelle nate nella normale vita quotidiana. Sono proprio contenta che mio figlio abbia fatto questa esperienza e sono contenta e fortunata che abbia trovato un Don così e degli animatori/animatrici fantastici. Grazie!!!

    Una mamma

    —–
     Vorrei esprimere tutta la mia gratitudine a queste fantastiche persone. A don Claudio, il nonno, che con la sua esperienza e saggezza ha aiutato i nostri ragazzi a scoprire la ricchezza delle cose semplici e genuine. Il valore dell’amicizia e della condivisione. Le mitiche cuoche che con i loro manicaretti hanno sfamato lupetti affamati (non deve essere stato facile…) e ovviamente gli animatori, dai più grandi ai più piccoli, che   si sono messi a disposizione per un’intera settimana con il compito di farli divertire ma allo stesso tempo controllare che non combinassero “qualcosa” e soprattutto perché sono riusciti con le loro bellissime foto a… contenere la mia ansia.
    Che dire se non che spero tanto che Luca un giorno possa essere uno di loro.
    Grazie a tutti perché sono certa che dopo questa esperienza Luca tornerà a casa migliore di come è partito.
    Un papà

    —–

    Ma cos’è questo frastuono? Tante grida e risolini da sopra a sotto.. Già, è stata riaperta finalmente la ” Baita dell’Amicizia” e quella che sento è la gioia dei ragazzi. Ma non solo dei ragazzi, anche di noi adulti. Sulla fessura della tenda della cucina si affaccia un animatore: ” Maria Grazia, cosa si mangia stasera?” Meglio che mi rimbocchi le maniche e indossi il grembiule, da stasera dobbiamo sfamare 43 bocche. Che soddisfazione!! Grazie ragazzi!

    Maria Grazia, cuoca

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    Mara Milanesio
    Mara Milanesio
    Giornalista pubblicista. Ama correre, viaggiare e camminare in montagna. Ha la passione per la politica ed è una persona schietta che dice ciò che pensa.

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