La Città di Caselle Torinese anche quest’anno ha aderito all’iniziativa di Legambiente: “Puliamo il Mondo”. Più di 100 persone sono partite dal Palatenda di Prato della Fiera munite di sacchetto, guanti, cappellino e pettorina gialli, con l’intento di arginare il problema dei rifiuti abbandonati. Una giornata di volontariato promossa dalla Amministrazione di Caselle e dal Servizio Giovani, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo, la SETA (Società Ecologica Territorio e Ambiente), i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile. I giovani volontari sono stati premiati con la consegna di uno zainetto realizzato con materiale riciclato. Sono intervenuti per ringraziare i ragazzi il sindaco Giuseppe Marsaglia, il vicesindaco Giuliana Aghemo, il dirigente scolastico Prof. Giuseppina Muscato e l’assessore all’ambiente Stefano Sergnese.
“Puliamo il Mondo” è l’edizione italiana di “Clean Up the World”, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo. L’iniziativa da più di trent’anni, conta migliaia di appuntamenti in tutta Italia per ripulire strade, piazze, parchi urbani, spiagge e sponde dei fiumi dai rifiuti abbandonati. Il problema dei rifiuti abbandonati non risparmia neanche i parchi urbani. Fanno riflettere i dati dell’ultima indagine Park Litter del 2024: sono stati 20.757 i rifiuti raccolti e catalogati dai volontari nei 35 parchi urbani in 12 città, tra le quali anche Torino. Circa 5 rifiuti ogni metro quadrato monitorato. Tra i rifiuti più trovati si confermano al primo posto i mozziconi di sigaretta (53%), seguiti da tappi di bottiglia/barattoli e dalle linguette di lattine. Raggruppati per categorie di materiali, i rifiuti dispersi nei parchi sono riconducibili per il 74% ai polimeri artificiali (plastiche), per l’8,6% al metallo, il 8% a carta e cartone, il 6% a vetro e ceramica, il 4% ad altre tipologie di rifiuti. Legambiente, inoltre, sottolinea che le principali zone di accumulo dei rifiuti nei parchi urbani restano perlopiù sotto o nelle vicinanze di panchine e tavoli da picnic e dei cestini. Il vento resta la principale causa della dispersione dei rifiuti nell’ambiente, unita al fatto che spesso i cestini sono privi di copertura. Rifiuti che spesso, attraverso tombini e canali di scolo dai parchi urbani, arrivano fino in mare.
“In Italia non si arresta la piaga dei rifiuti abbandonati”, dichiara Giorgio Zampetti direttore generale di Legambiente. “Da 32 anni, con “Puliamo il mondo”, promuoviamo l’informazione e la sensibilizzazione sul tema dei rifiuti abbandonati e dispersi promuovendo strumenti e soluzioni per ridurne sempre di più la presenza e organizzando iniziative di cittadinanza attiva in difesa dell’ambiente, restituendo, grazie alle volontarie e ai volontari, alla comunità luoghi più puliti, accoglienti e anche più inclusivi”.